Apple, ecco tutte le novità: da iPhone 15 ad Apple Watch Ultra 2
Durante l'evento Wonderlust del 12 settembre, Apple ha annunciato tanti prodotti, tra cui iPhone 15, la revisione degli AirPods Pro 2 e due Apple Watch.
L'evento Wonderlust di Apple è stato, come ormai da tradizione, uno degli appuntamenti più importanti dell'anno per gli amanti della tecnologia. Il keynote di fine estate di Cupertino è stato la cornice dell'annuncio degli iPhone 15 che, ancora una volta, si preparano a diventare campioni di incassi sul mercato smartphone: la lineup, composta anche quest'anno da quattro dispositivi, si distingue per l'implementazione del connettore USB-C, che andrà a sostituire la vecchia porta Lightning, e per una serie di miglioramenti hardware, fotografici e di design in larga parte condensati sui due modelli Pro. Spazio anche al refresh degli AirPods Pro 2 e degli EarPods, che, a scheda tecnica invariata, pensioneranno il connettore (o la custodia di ricarica) Lightning in favore del nuovo standard USB-C.
Infine, un lungo affondo è stato dedicato ai nuovi Apple Watch Series 9 e Ultra 2: anche in questo caso si parla di due upgrade estremamente conservativi, sia dal punto di vista del software che da quello dell'hardware, che però guardano con attenzione all'ambiente. Vediamo dunque insieme quali sono stati gli annunci principali dell'evento Wonderlust di Apple e quando arriveranno i nuovi prodotti della mela morsicata sul mercato italiano.
iPhone 15 Pro e Pro Max: nuovo design e tanta, tanta potenza
iPhone 15 Pro e Pro Max sono state le star del keynote Apple di fine estate, come era lecito aspettarsi. Durante la presentazione di iPhone 15 Pro e Pro Max, infatti, il colosso di Cupertino ha calato alcuni assi davvero mica male. Il primo è il redesign del "corpo" dei due melafonini high-end, che passa per due novità principali, ovvero la sostituzione del frame in acciaio inossidabile con uno in titanio e l'implementazione di un Pulsante Azione al posto dello slider del silenzioso.
Il nuovo corpo di iPhone 15 Pro e Pro Max sarà dunque in titanio Grado 5, la lega di titanio più utilizzata al mondo, che dovrebbe fornire ai due smartphone una resistenza senza pari e un peso piuma: iPhone 15 Pro peserà 187 grammi, contro i 206 grammi di iPhone 14 Pro; iPhone 15 Pro Max peserà 221 grammi, ben 19 in meno di iPhone 14 Pro Max. Si tratta di una novità destinata a fare scuola: pare infatti che anche Samsung Galaxy S24 Ultra avrà un frame in titanio e che lo stesso materiale verrà utilizzato da Xiaomi per Xiaomi 14 Pro. Il Pulsante Azione, invece, sarà un ibrido tra il "vecchio" slider del silenzioso e il pulsante multifunzione di Apple Watch: esso potrà essere programmato dagli utenti per svolgere una pletora di azioni, ma verrà impostato di default per attivare o disattivare la modalità silenziosa (come l'"interruttore" che andrà a sostituire, insomma). In totale, sono nove le funzioni programmabili mostrate da Apple durante l'evento Wonderlust: tra di esse, oltre alla già citata modalità silenziosa, abbiamo l'attivazione della modalità Full Immersion, l'attivazione della Fotocamera o della torcia, l'accesso alle impostazioni di accessibilità, alla lente di ingrandimento e ai memo vocali o l'apertura delle app Traduci e Comandi Rapidi.
Grandi novità anche per il comparto hardware: il chip A17 Bionic Pro di Apple Silicon è il primo realizzato con nodo a 3 nanometri su smartphone. Un primato che probabilmente durerà poco, dal momento che anche lo Snapdragon 8 Gen3 di Qualcomm (in arrivo a ottobre) dovrebbe usare la stessa tecnologia. Ciononostante, il nuovo SoC progettato da Apple garantirà ai nuovi "Pro" una potenza senza precedenti: la CPU next-gen a 6 Core migliorerà del 10% le prestazioni rispetto a quella del chip A16 Bionic di iPhone 14 Pro e Pro Max, mentre la GPU incrementerà le performance del 20% rispetto al SoC di vecchia generazione.
Inoltre, è stata raddoppiata la potenza del Neural Engine, che ora arriva a ben 16 Core, i quali garantiscono l'esecuzione di 35 trilioni di operazioni al secondo, rendendo quasi istantanee attività complesse come l'autofocus della fotocamera e potenziando le performance dei due smartphone nei task legati all'IA e al machine learning.
La più grossa novità tecnica di iPhone 15 Pro e Pro Max è certamente il redesign della GPU del chip A17 Pro Bionic, descritto da Cupertino come "il più importante nella storia di iPhone". La grafica integrata dei nuovi iPhone è stata ridisegnata pensando alle performance quanto al risparmio energetico, con supporto per l'accelerazione hardware per il Ray-Tracing, rendendo il gaming di fascia alta disponibile anche su iPhone.
La terza, grande novità di iPhone 15 Pro e Pro Max sta nelle fotocamere. Il sensore principale resta a 48 MP f/1.78, ma vanta delle dimensioni più generose e un nuovo rivestimento anti-flare per le lenti: queste due novità, insieme al nuovo Photon Engine e all'utilizzo del sensore LiDAR, garantiscono delle performance migliorate sia per le foto in modalità notturna che per quelle in modalità Ritratto, specie se scattate in bassa luminosità.
Abbiamo poi il supporto per le tre lunghezze focali equivalenti a 24, 28 e 35 millimetri e per lo scatto di default a 24 MP (anziché a 12 MP), definito da Cupertino Super High-End Resolution. Se la lente ultra-grandangolare si limiterà a ricevere una nuovo rivestimento contro i riflessi, la lente tele dei due smartphone verrà rinnovato completamente: passeremo dunque ad un teleobiettivo 3x su iPhone 15 Pro e ad un teleobiettivo 5x f/2.8 con lunghezza focale equivalente a 120 mm su iPhone 15 Pro Max. Il sensore è più grande del 25% rispetto a quello di iPhone 14 Pro Max, catturando una quantità molto maggiore di luce rispetto a quest'ultimo, e vanta la tecnologia OIS e l'Autofocus 3D con un massimo di 10.000 micro-aggiustamenti al secondo, per quello che è stato definito il "sistema di stabilizzazione ottica più avanzato al mondo" dalla mela morsicata. Lato video, invece, abbiamo il supporto per le riprese in 4K a 60 fps e per i "Video Spaziali": questi ultimi verranno girati utilizzando insieme la lente principale dello smartphone e quella ultra-grandangolare, in modo da effettuare riprese tridimensionali da iPhone per Apple Vision Pro.
iPhone 15 e iPhone 15 Plus: finalmente c'è l'USB-C!
Accanto a queste novità esclusive dei due modelli Pro, però, ci sono anche una serie di feature comuni anche ad iPhone 15 e iPhone 15 Plus, presentati da Apple nel corso dello stesso evento. La più importante è sicuramente il nuovo connettore USB-C, che sostituisce la porta Lightning, lanciata nel lontano 2012. In questo caso, però, sappiate che i modelli base avranno una velocità di trasferimento dati inferiore a quella delle versioni Pro: questi ultimi, infatti, saranno dotati di un controller USB di nuova generazione che garantirà velocità al livello dello standard USB 3.0 (a patto di avere un cavo adatto, dal momento che quello incluso nella confezione non sarà compatibile con le velocità di trasferimento massime previste da Apple).
iPhone 15 Pro
iPhone 15
A questo giro, inoltre, la Dynamic Island arriva sugli iPhone "base", dopo aver debuttato su iPhone 14 Pro e Pro Max. Stesso discorso per il chip A16 Bionic e per la fotocamera principale da 48 MP, che dopo il lancio sugli smartphone top di gamma dello scorso anno sono "saltati" anche su quelli entry-level con il cambio di generazione.
Grazie al nuovo sensore da 48 MP, inoltre, sarà possibile ottenere uno zoom 2x equivalente a quello di un sensore ottico, finora non riproducibile sugli iPhone base e destinato in esclusiva ai modelli Pro.
Attenzione però a non farvi ingannare: iPhone 15 Pro e Pro Max non hanno tre fotocamere posteriori ma solo due, di cui una ultra-grandangolare. Lato fotografico, inoltre, sono condivisi con i due "fratelli maggiori" l'output video in 4K a 60 fps e la nuova modalità Ritratto, che si attiva automaticamente quando lo smartphone identifica un soggetto umano nelle foto e che fornisce una serie di controlli aggiuntivi per l'intensità dell'effetto bokeh.
In termini di design e schermo, sia iPhone 15 che iPhone 15 Plus hanno un retro in vetro smerigliato con una finitura opaca, mentre il display dei due smartphone è rispettivamente pari a 6,1" e a 6,7" (le stesse dimensioni degli iPhone 15 Pro e Pro Max, che però vantano delle cornici meno invadenti ed un rapporto schermo-corpo più elevato).
Anche in questo caso, poi, abbiamo la copertura del pannello con Ceramic Glass di Apple. La più grande novità lato schermo, però, è l'incremento della luminosità fino a 1.600 nit in condizioni normali - contro i 1.200 nit di iPhone 14 e iPhone 14 Plus - e fino a 2.000 nit sotto la luce solare diretta. Infine, entrambi i dispositivi vantano le funzioni Emergency SOS e, soprattutto, Findy My via Satellite, insieme a Roadside Assistance, che permette di richiedere assistenza stradale via messaggio satellitare: quest'ultima feature, ovviamente, arriverà anzitutto negli Stati Uniti, ma un suo lancio in futuro anche in Europa e in Italia non è affatto da escludere. Tutti i nuovi iPhone avranno un chip Ultra-Wideband U2 di Apple, che permetterà di triplicare la distanza di connessione alle reti e di condividere più facilmente e con maggiore precisione la propria posizione. Allo stesso modo, anche la connettività 5G verrà migliorata, mentre verrà implementato il supporto al Wi-Fi 6E e alla ricarica wireless con standard Qi2.
Tutto troppo bello per essere vero, direte voi. Dove sta l'inghippo? Qualcuno potrebbe pensare ad un aumento di prezzo per iPhone 15 Pro e Pro Max, giustificato magari dal nuovo chip o dal corpo in titanio, ma si sbaglierebbe. Il prezzo italiano di iPhone 15 e iPhone 15 Plus partirà rispettivamente da 979 e 1.129 Euro per i modelli da 128 GB, per poi salire a 1.109 e 1.259 Euro per le varianti da 256 GB e a 1.359 e 1.509 Euro per quelle da 512 GB. Gli occhi non vi ingannano, Apple ha abbassato i prezzi di iPhone 15 rispetto a iPhone 14. I due smartphone, inoltre, verranno lanciati in cinque nuovi colori, ovvero Rosa, Giallo, Verde, Blu e Nero. Invece, iPhone 15 Pro e Pro Max arriveranno in quattro tinte del tutto nuove, ovvero Black Titanium, White Titanium, Blue Titanium e Natural Titanium: addio al modello Oro, dunque, nonostante si trattasse di uno dei più venduti sul mercato.
Come se ciò non bastasse, numeri alla mano, possiamo confermare che i due iPhone 15 Pro costeranno meno dei predecessori. Sì, avete capito bene: iPhone 15 Pro costerà 1.289 Euro nel taglio da 128 GB, 1.369 Euro in quello da 256 GB, 1.619 Euro in quello da 512 GB e 1.869 Euro in quello da 1 TB. Invece, iPhone 15 Pro Max oscillerà tra i 1.489 Euro del modello da 256 GB e i 1.989 Euro del modello da 1 TB: a confronto, i corrispettivi dello scorso anno costavano tra i 100 e i 150 Euro in più sul mercato italiano. I preordini dei nuovi smartphone Apple si apriranno il 15 settembre, mentre le vendite avranno inizio la settimana dopo, il 22 settembre.
Apple Watch Series 9 e Ultra 2: una questione di gesture
Accanto a una conferma quasi in sordina della versione USB-C degli AirPods Pro 2 (niente AirPods Pro 3, al contrario di quanto stabilito dagli ultimi rumor) e degli Earpods, durante l'evento Wonderlust Apple ha anche lanciato due nuovi smartwatch.
Il primo è Apple Watch Series 9: a differenza di quanto previsto dai leaker, Apple Watch Series 9 rappresenta un grande passo in avanti in termini hardware: il nuvo SiP S9, infatti, ha il 60% di transistor in più, permettendo una velocità maggiore del 30% rispetto al chip S8 di Apple Watch Series 8. Il Neural Engine a 4 Core è il doppio più veloce di quello di scorsa generazione e si combina al chip Ultra-Wideband U2 per svolgere on-device tutte le funzioni legate a Siri e per garantire una connettività nettamente migliorata, che in questo caso dovrebbe concretizzarsi in un tracciamento GPS degli utenti molto più preciso che in precedenza, perfetto per il monitoraggio delle sessioni di allenamento all'aperto o per la localizzazione in caso di emergenza. Abbiamo poi un display Retina always-on più luminoso di quelli di scorsa generazione, con una luminosità di picco pari a 2.000 nit. Inoltre, l'orologio è il primo prodotto Carbon Neutral di Cupertino: un primato ecologico che la casa di Cupertino ha sottolineato con forza durante il keynote e che verrà esteso a quanti più dispositivi possibile nel corso dei prossimi anni. L'orologio arriverà nella nuova colorazione Pink con cassa in Alluminio, che si affiancherà alle tradizionali tinte Gold, Silver e Graphite in Acciaio Inossidabile. Apple Watch Series 9 sarà disponibile a partire dal 22 settembre al prezzo di 459 Euro.
Il secondo smartwatch lanciato durante l'evento Wonderlust è invece l'Apple Watch Ultra di seconda generazione. Come per Apple Watch Serie 9, anche il nuovo orologio per sportivi estremi vanta un SiP S9, che si combina con lo schermo più luminoso mai prodotto da Apple, dotato di una luminosità di picco da ben 3.000 nit, pari al 50% in più della luminosità massima del primo Apple Watch Ultra. Il chip Ultra-Wideband U2, inoltre, permette di attivare la funzione di Precision Finding, con la quale è possibile ritrovare l'iPhone connesso all'orologio in caso di smarrimento.
Esclusivo dello smartwatch di nuova generazione, invece, è il quadrante sportivo Modular Ultra, che mostra una pletora di dati biometrici e geografici (tra cui altitudine, bussola, inclinazione del terreno, battito cardiaco, calorie consumate e dati meteo, oltre ovviamente all'orario e alla data) e che si aggiorna costantemente sfruttando le potenzialità offerte dal display always-on del dispositivo. Del tutto nuova è anche la modalità Notte automatica, gestita da un sensore che misura la luce ambientale e che la attiva o disattiva durante le ore notturne o quando si entra in un luogo buio, come un cinema o un teatro. Sfortunatamente, la durata della batteria non cambia: stiamo ancora parlando di 36 ore di uso ininterrotto, che salgono a 72 ore in modalità low-power. In ogni caso, Apple Watch Ultra 2 costerà 909 Euro sul mercato italiano e verrà lanciato il 22 settembre.
Senza girarci troppo intorno, però, la novità maggiore dei due smartwatch di nuova generazione di Cupertino - almeno in termini di effetto "wow" tra gli spettatori del keynote - è stata la nuova gesture Doppio Tocco. Il funzionamento è semplice: toccando due volte tra loro il dito indice e il pollice, potrete svolgere determinate funzioni legate alle vostre app per smartwatch senza toccare il display e, soprattutto, utilizzando una sola mano. Tra le funzioni supportate abbiamo, per esempio, l'accettazione e il riaggancio di una chiamata o il posizionamento di un waypoint durante le sessioni di camminata, corsa e bicicletta all'esterno.
Il Doppio Tocco è reso possibile dal Neural Engine, che processa costantemente i dati provenienti da una serie di sensori dello smartwatch, come l'accelerometro, il sensore del flusso del sangue, il giroscopio e il sensore di misurazione del battito cardiaco, per capire se l'utente sta effettivamente eseguendo la gesture "aerea". Proprio per via del carico di lavoro richiesto al Neural Engine, Doppio Tocco non arriverà sugli smartwatch Apple di vecchia generazione. Con ogni probabilità, la feature verrà gestita in modo non dissimile dal controllo delle gesture di Apple Vision Pro, che non a caso si basano proprio su movimenti precisi delle dita e delle mani dell'utente.
Apple, ecco tutte le novità: da iPhone 15 ad Apple Watch Ultra 2
Durante l'evento Wonderlust del 12 settembre, Apple ha annunciato tanti prodotti, tra cui iPhone 15, la revisione degli AirPods Pro 2 e due Apple Watch.
L'evento Wonderlust di Apple è stato, come ormai da tradizione, uno degli appuntamenti più importanti dell'anno per gli amanti della tecnologia.
Il keynote di fine estate di Cupertino è stato la cornice dell'annuncio degli iPhone 15 che, ancora una volta, si preparano a diventare campioni di incassi sul mercato smartphone: la lineup, composta anche quest'anno da quattro dispositivi, si distingue per l'implementazione del connettore USB-C, che andrà a sostituire la vecchia porta Lightning, e per una serie di miglioramenti hardware, fotografici e di design in larga parte condensati sui due modelli Pro. Spazio anche al refresh degli AirPods Pro 2 e degli EarPods, che, a scheda tecnica invariata, pensioneranno il connettore (o la custodia di ricarica) Lightning in favore del nuovo standard USB-C.
Infine, un lungo affondo è stato dedicato ai nuovi Apple Watch Series 9 e Ultra 2: anche in questo caso si parla di due upgrade estremamente conservativi, sia dal punto di vista del software che da quello dell'hardware, che però guardano con attenzione all'ambiente. Vediamo dunque insieme quali sono stati gli annunci principali dell'evento Wonderlust di Apple e quando arriveranno i nuovi prodotti della mela morsicata sul mercato italiano.
iPhone 15 Pro e Pro Max: nuovo design e tanta, tanta potenza
iPhone 15 Pro e Pro Max sono state le star del keynote Apple di fine estate, come era lecito aspettarsi. Durante la presentazione di iPhone 15 Pro e Pro Max, infatti, il colosso di Cupertino ha calato alcuni assi davvero mica male. Il primo è il redesign del "corpo" dei due melafonini high-end, che passa per due novità principali, ovvero la sostituzione del frame in acciaio inossidabile con uno in titanio e l'implementazione di un Pulsante Azione al posto dello slider del silenzioso.
Il nuovo corpo di iPhone 15 Pro e Pro Max sarà dunque in titanio Grado 5, la lega di titanio più utilizzata al mondo, che dovrebbe fornire ai due smartphone una resistenza senza pari e un peso piuma: iPhone 15 Pro peserà 187 grammi, contro i 206 grammi di iPhone 14 Pro; iPhone 15 Pro Max peserà 221 grammi, ben 19 in meno di iPhone 14 Pro Max. Si tratta di una novità destinata a fare scuola: pare infatti che anche Samsung Galaxy S24 Ultra avrà un frame in titanio e che lo stesso materiale verrà utilizzato da Xiaomi per Xiaomi 14 Pro.
Il Pulsante Azione, invece, sarà un ibrido tra il "vecchio" slider del silenzioso e il pulsante multifunzione di Apple Watch: esso potrà essere programmato dagli utenti per svolgere una pletora di azioni, ma verrà impostato di default per attivare o disattivare la modalità silenziosa (come l'"interruttore" che andrà a sostituire, insomma).
In totale, sono nove le funzioni programmabili mostrate da Apple durante l'evento Wonderlust: tra di esse, oltre alla già citata modalità silenziosa, abbiamo l'attivazione della modalità Full Immersion, l'attivazione della Fotocamera o della torcia, l'accesso alle impostazioni di accessibilità, alla lente di ingrandimento e ai memo vocali o l'apertura delle app Traduci e Comandi Rapidi.
Grandi novità anche per il comparto hardware: il chip A17 Bionic Pro di Apple Silicon è il primo realizzato con nodo a 3 nanometri su smartphone.
Un primato che probabilmente durerà poco, dal momento che anche lo Snapdragon 8 Gen3 di Qualcomm (in arrivo a ottobre) dovrebbe usare la stessa tecnologia. Ciononostante, il nuovo SoC progettato da Apple garantirà ai nuovi "Pro" una potenza senza precedenti: la CPU next-gen a 6 Core migliorerà del 10% le prestazioni rispetto a quella del chip A16 Bionic di iPhone 14 Pro e Pro Max, mentre la GPU incrementerà le performance del 20% rispetto al SoC di vecchia generazione.
Inoltre, è stata raddoppiata la potenza del Neural Engine, che ora arriva a ben 16 Core, i quali garantiscono l'esecuzione di 35 trilioni di operazioni al secondo, rendendo quasi istantanee attività complesse come l'autofocus della fotocamera e potenziando le performance dei due smartphone nei task legati all'IA e al machine learning.
La più grossa novità tecnica di iPhone 15 Pro e Pro Max è certamente il redesign della GPU del chip A17 Pro Bionic, descritto da Cupertino come "il più importante nella storia di iPhone".
La grafica integrata dei nuovi iPhone è stata ridisegnata pensando alle performance quanto al risparmio energetico, con supporto per l'accelerazione hardware per il Ray-Tracing, rendendo il gaming di fascia alta disponibile anche su iPhone.
In particolare, tra i videogiochi che riceveranno update e miglioramenti pensati per sfruttare il nuovo hardware abbiamo Genshin Impact, Honkai: Star Rail e Tom Clancy's The Division: Resurgence.
Parte anche l'era dei porting per iPhone dei giochi console: i primi ad arrivare saranno RE Village e Resident Evil 4 Remake su iPhone 15 Pro insieme ad Assassin's Creed Mirage, che girerà nativamente su iPhone 15 Pro.
La terza, grande novità di iPhone 15 Pro e Pro Max sta nelle fotocamere. Il sensore principale resta a 48 MP f/1.78, ma vanta delle dimensioni più generose e un nuovo rivestimento anti-flare per le lenti: queste due novità, insieme al nuovo Photon Engine e all'utilizzo del sensore LiDAR, garantiscono delle performance migliorate sia per le foto in modalità notturna che per quelle in modalità Ritratto, specie se scattate in bassa luminosità.
Abbiamo poi il supporto per le tre lunghezze focali equivalenti a 24, 28 e 35 millimetri e per lo scatto di default a 24 MP (anziché a 12 MP), definito da Cupertino Super High-End Resolution. Se la lente ultra-grandangolare si limiterà a ricevere una nuovo rivestimento contro i riflessi, la lente tele dei due smartphone verrà rinnovato completamente: passeremo dunque ad un teleobiettivo 3x su iPhone 15 Pro e ad un teleobiettivo 5x f/2.8 con lunghezza focale equivalente a 120 mm su iPhone 15 Pro Max. Il sensore è più grande del 25% rispetto a quello di iPhone 14 Pro Max, catturando una quantità molto maggiore di luce rispetto a quest'ultimo, e vanta la tecnologia OIS e l'Autofocus 3D con un massimo di 10.000 micro-aggiustamenti al secondo, per quello che è stato definito il "sistema di stabilizzazione ottica più avanzato al mondo" dalla mela morsicata.
Lato video, invece, abbiamo il supporto per le riprese in 4K a 60 fps e per i "Video Spaziali": questi ultimi verranno girati utilizzando insieme la lente principale dello smartphone e quella ultra-grandangolare, in modo da effettuare riprese tridimensionali da iPhone per Apple Vision Pro.
iPhone 15 e iPhone 15 Plus: finalmente c'è l'USB-C!
Accanto a queste novità esclusive dei due modelli Pro, però, ci sono anche una serie di feature comuni anche ad iPhone 15 e iPhone 15 Plus, presentati da Apple nel corso dello stesso evento.
La più importante è sicuramente il nuovo connettore USB-C, che sostituisce la porta Lightning, lanciata nel lontano 2012. In questo caso, però, sappiate che i modelli base avranno una velocità di trasferimento dati inferiore a quella delle versioni Pro: questi ultimi, infatti, saranno dotati di un controller USB di nuova generazione che garantirà velocità al livello dello standard USB 3.0 (a patto di avere un cavo adatto, dal momento che quello incluso nella confezione non sarà compatibile con le velocità di trasferimento massime previste da Apple).
iPhone 15 Pro
iPhone 15
A questo giro, inoltre, la Dynamic Island arriva sugli iPhone "base", dopo aver debuttato su iPhone 14 Pro e Pro Max. Stesso discorso per il chip A16 Bionic e per la fotocamera principale da 48 MP, che dopo il lancio sugli smartphone top di gamma dello scorso anno sono "saltati" anche su quelli entry-level con il cambio di generazione.
Grazie al nuovo sensore da 48 MP, inoltre, sarà possibile ottenere uno zoom 2x equivalente a quello di un sensore ottico, finora non riproducibile sugli iPhone base e destinato in esclusiva ai modelli Pro.
Attenzione però a non farvi ingannare: iPhone 15 Pro e Pro Max non hanno tre fotocamere posteriori ma solo due, di cui una ultra-grandangolare. Lato fotografico, inoltre, sono condivisi con i due "fratelli maggiori" l'output video in 4K a 60 fps e la nuova modalità Ritratto, che si attiva automaticamente quando lo smartphone identifica un soggetto umano nelle foto e che fornisce una serie di controlli aggiuntivi per l'intensità dell'effetto bokeh.
In termini di design e schermo, sia iPhone 15 che iPhone 15 Plus hanno un retro in vetro smerigliato con una finitura opaca, mentre il display dei due smartphone è rispettivamente pari a 6,1" e a 6,7" (le stesse dimensioni degli iPhone 15 Pro e Pro Max, che però vantano delle cornici meno invadenti ed un rapporto schermo-corpo più elevato).
Anche in questo caso, poi, abbiamo la copertura del pannello con Ceramic Glass di Apple. La più grande novità lato schermo, però, è l'incremento della luminosità fino a 1.600 nit in condizioni normali - contro i 1.200 nit di iPhone 14 e iPhone 14 Plus - e fino a 2.000 nit sotto la luce solare diretta.
Infine, entrambi i dispositivi vantano le funzioni Emergency SOS e, soprattutto, Findy My via Satellite, insieme a Roadside Assistance, che permette di richiedere assistenza stradale via messaggio satellitare: quest'ultima feature, ovviamente, arriverà anzitutto negli Stati Uniti, ma un suo lancio in futuro anche in Europa e in Italia non è affatto da escludere.
Tutti i nuovi iPhone avranno un chip Ultra-Wideband U2 di Apple, che permetterà di triplicare la distanza di connessione alle reti e di condividere più facilmente e con maggiore precisione la propria posizione. Allo stesso modo, anche la connettività 5G verrà migliorata, mentre verrà implementato il supporto al Wi-Fi 6E e alla ricarica wireless con standard Qi2.
Tutto troppo bello per essere vero, direte voi. Dove sta l'inghippo? Qualcuno potrebbe pensare ad un aumento di prezzo per iPhone 15 Pro e Pro Max, giustificato magari dal nuovo chip o dal corpo in titanio, ma si sbaglierebbe. Il prezzo italiano di iPhone 15 e iPhone 15 Plus partirà rispettivamente da 979 e 1.129 Euro per i modelli da 128 GB, per poi salire a 1.109 e 1.259 Euro per le varianti da 256 GB e a 1.359 e 1.509 Euro per quelle da 512 GB.
Gli occhi non vi ingannano, Apple ha abbassato i prezzi di iPhone 15 rispetto a iPhone 14.
I due smartphone, inoltre, verranno lanciati in cinque nuovi colori, ovvero Rosa, Giallo, Verde, Blu e Nero. Invece, iPhone 15 Pro e Pro Max arriveranno in quattro tinte del tutto nuove, ovvero Black Titanium, White Titanium, Blue Titanium e Natural Titanium: addio al modello Oro, dunque, nonostante si trattasse di uno dei più venduti sul mercato.
Come se ciò non bastasse, numeri alla mano, possiamo confermare che i due iPhone 15 Pro costeranno meno dei predecessori. Sì, avete capito bene: iPhone 15 Pro costerà 1.289 Euro nel taglio da 128 GB, 1.369 Euro in quello da 256 GB, 1.619 Euro in quello da 512 GB e 1.869 Euro in quello da 1 TB. Invece, iPhone 15 Pro Max oscillerà tra i 1.489 Euro del modello da 256 GB e i 1.989 Euro del modello da 1 TB: a confronto, i corrispettivi dello scorso anno costavano tra i 100 e i 150 Euro in più sul mercato italiano. I preordini dei nuovi smartphone Apple si apriranno il 15 settembre, mentre le vendite avranno inizio la settimana dopo, il 22 settembre.
Apple Watch Series 9 e Ultra 2: una questione di gesture
Accanto a una conferma quasi in sordina della versione USB-C degli AirPods Pro 2 (niente AirPods Pro 3, al contrario di quanto stabilito dagli ultimi rumor) e degli Earpods, durante l'evento Wonderlust Apple ha anche lanciato due nuovi smartwatch.
Il primo è Apple Watch Series 9: a differenza di quanto previsto dai leaker, Apple Watch Series 9 rappresenta un grande passo in avanti in termini hardware: il nuvo SiP S9, infatti, ha il 60% di transistor in più, permettendo una velocità maggiore del 30% rispetto al chip S8 di Apple Watch Series 8. Il Neural Engine a 4 Core è il doppio più veloce di quello di scorsa generazione e si combina al chip Ultra-Wideband U2 per svolgere on-device tutte le funzioni legate a Siri e per garantire una connettività nettamente migliorata, che in questo caso dovrebbe concretizzarsi in un tracciamento GPS degli utenti molto più preciso che in precedenza, perfetto per il monitoraggio delle sessioni di allenamento all'aperto o per la localizzazione in caso di emergenza. Abbiamo poi un display Retina always-on più luminoso di quelli di scorsa generazione, con una luminosità di picco pari a 2.000 nit. Inoltre, l'orologio è il primo prodotto Carbon Neutral di Cupertino: un primato ecologico che la casa di Cupertino ha sottolineato con forza durante il keynote e che verrà esteso a quanti più dispositivi possibile nel corso dei prossimi anni.
L'orologio arriverà nella nuova colorazione Pink con cassa in Alluminio, che si affiancherà alle tradizionali tinte Gold, Silver e Graphite in Acciaio Inossidabile. Apple Watch Series 9 sarà disponibile a partire dal 22 settembre al prezzo di 459 Euro.
Il secondo smartwatch lanciato durante l'evento Wonderlust è invece l'Apple Watch Ultra di seconda generazione.
Come per Apple Watch Serie 9, anche il nuovo orologio per sportivi estremi vanta un SiP S9, che si combina con lo schermo più luminoso mai prodotto da Apple, dotato di una luminosità di picco da ben 3.000 nit, pari al 50% in più della luminosità massima del primo Apple Watch Ultra.
Il chip Ultra-Wideband U2, inoltre, permette di attivare la funzione di Precision Finding, con la quale è possibile ritrovare l'iPhone connesso all'orologio in caso di smarrimento.
Esclusivo dello smartwatch di nuova generazione, invece, è il quadrante sportivo Modular Ultra, che mostra una pletora di dati biometrici e geografici (tra cui altitudine, bussola, inclinazione del terreno, battito cardiaco, calorie consumate e dati meteo, oltre ovviamente all'orario e alla data) e che si aggiorna costantemente sfruttando le potenzialità offerte dal display always-on del dispositivo.
Del tutto nuova è anche la modalità Notte automatica, gestita da un sensore che misura la luce ambientale e che la attiva o disattiva durante le ore notturne o quando si entra in un luogo buio, come un cinema o un teatro.
Sfortunatamente, la durata della batteria non cambia: stiamo ancora parlando di 36 ore di uso ininterrotto, che salgono a 72 ore in modalità low-power. In ogni caso, Apple Watch Ultra 2 costerà 909 Euro sul mercato italiano e verrà lanciato il 22 settembre.
Senza girarci troppo intorno, però, la novità maggiore dei due smartwatch di nuova generazione di Cupertino - almeno in termini di effetto "wow" tra gli spettatori del keynote - è stata la nuova gesture Doppio Tocco. Il funzionamento è semplice: toccando due volte tra loro il dito indice e il pollice, potrete svolgere determinate funzioni legate alle vostre app per smartwatch senza toccare il display e, soprattutto, utilizzando una sola mano.
Tra le funzioni supportate abbiamo, per esempio, l'accettazione e il riaggancio di una chiamata o il posizionamento di un waypoint durante le sessioni di camminata, corsa e bicicletta all'esterno.
Il Doppio Tocco è reso possibile dal Neural Engine, che processa costantemente i dati provenienti da una serie di sensori dello smartwatch, come l'accelerometro, il sensore del flusso del sangue, il giroscopio e il sensore di misurazione del battito cardiaco, per capire se l'utente sta effettivamente eseguendo la gesture "aerea".
Proprio per via del carico di lavoro richiesto al Neural Engine, Doppio Tocco non arriverà sugli smartwatch Apple di vecchia generazione.
Con ogni probabilità, la feature verrà gestita in modo non dissimile dal controllo delle gesture di Apple Vision Pro, che non a caso si basano proprio su movimenti precisi delle dita e delle mani dell'utente.
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