Apple: trimestre fiscale record, ma le stime sono in ribasso

Apple chiude l'ultimo trimestre fiscale con un record assoluto negli introiti, grazie alle vendite di iPhone e ai servizi, ma le stime prevedono un calo nell'attuale trimestre, che si preannuncia negativo.

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Sarà un trimestre da ricordare quello di Apple, almeno da quanto visto nel report finanziario diffuso nelle scorse ore dall'azienda americana. I dati, con riferimento fino al 26 dicembre 2015, hanno mostrato numeri molto positivi, aiutati dal periodo natalizio, che le hanno consentito di migliorare i già ottimi risultati ottenuti lo scorso anno. Non è tutto oro quel che luccica però, e a Cupertino sono già pronti ad affrontare il prossimo trimestre fiscale, con le stime sui profitti previste in calo rispetto al passato. La situazione economica e geopolitica mondiale, unita al rallentamento dell'economia cinese, non permetterà ad Apple di aumentare il fatturato nei prossimi tre mesi. iPhone, iPad, Mac e tutti i device e i servizi della mela purtroppo non basteranno a sostenere la crescita. Nonostante questo, Apple gode di ottima salute, e di tanti capitali, come confermato dai dati forniti dall'azienda, che mostrano il trimestre fiscale con il maggior profitto della sua storia.

Un nuovo record

L'anno scorso, Apple riuscì nell'impresa di realizzare il trimestre con il suo più alto profitto di sempre, grazie al Natale del 2014, che ha fatto da traino alle vendite, con profitti per 18 miliardi di dollari. I dati riferiti al periodo natalizio del 2015 mostrano invece 18.4 miliardi di profitti, con entrate totali per 75.90 miliardi, contro i 74.60 dell'anno precedente. A farla da padrone, almeno in campo hardware, troviamo iPhone, che nelle sue varie incarnazioni ha venduto 74.78 milioni di pezzi, un numero che, rapportato al costo del telefonino della mela, rende l'idea delle cifre di cui si sta parlando. Da sottolineare però come le vendite non mostrano una crescita rispetto al passato, quando nello stesso periodo dell'anno Apple ha venduto 74.50 milioni di unità. Nonostante il traino del mercato cinese, centrale nelle strategie di Tim Cook e nelle crescita riscontrata in questo trimestre, le vendite sono cresciute poco, segno che anche la concorrenza sta facendo un buon lavoro di contenimento. In calo, seppur di poco, le vendite dei Mac, con 5.31 milioni di computer venduti, inferiori ai 5.50 milioni di dispositivi spediti alla fine del 2014. Forte calo invece per iPad, nonostante la presentazione di iPad Pro: si parla infatti 16.12 milioni di tablet venduti, in netta diminuzione rispetto ai 21.40 milioni di unità vendute nello stesso periodo del 2014. Vige ancora il riserbo sui dati di vendita di Apple Watch e Apple TV, anche se l'azienda californiana ha affermato che i due prodotti hanno visto una crescita degli introiti del 62% rispetto all'anno passato, con 4.3 miliardi di dollari incassati, realizzando anche nuovi record di vendite. In forte crescita il settore dei servizi, che ha generato 6.05 miliardi, grazia a iCloud, Apple Pay, Apple Music e a tutto quanto l'ecosistema della mela.

Tim Cook si è congratulato con i suoi collaboratori per il nuovo record, anche se le previsioni non sono positive per il prossimo trimestre. Le stime parlano di introiti compresi tra i 50 e i 53 miliardi, in calo rispetto ai 58 miliardi incassati nel secondo trimestre 2015. Cook ha parlato anche dell'attuale situazione del settore degli smartphone, soffermandosi sul tema della saturazione del mercato. Il CEO di Apple ha affermato che le stime al ribasso non sono dovute a questo fattore, quanto più alle attuali contingenze economiche, individuando nell'India un mercato su cui puntare, mentre numeri importanti potranno arrivare da Brasile e Russia.

Apple I numeri mostrati da Apple descrivono non solo l’ennesimo trimestre record, ma anche un’azienda totalmente inserita nel contesto globale. I 2/3 dei profitti complessivi derivano dalle vendite al di fuori degli Stati Uniti, mentre i mercati da conquistare sono quelli emergenti, dalla Cina all’India, passando per la Russia e il Brasile. Le recenti crisi, economiche o politiche che siano, che hanno visto protagonisti alcuni di questi stati però hanno messo il freno ai piani di Cook, che nel 2016 dovrà far fronte a un calo degli introiti, almeno nell’attuale trimestre fiscale. Capire cosa accadrà in futuro è praticamente impossibile, visto che i fattori in gioco sono troppi e complessi, ma la cosa certa è che Apple ha sia i numeri, che le risorse economiche, per superare indenne le incertezze future.