BeReal: alla scoperta del social dove siamo tutti più veri

Con una filosofia totalmente opposta rispetto a Instagram, BeReal sembra pronto ad accogliere a se le nuove generazioni.

BeReal: alla scoperta del social dove siamo tutti più veri
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L'anti-Instagram è arrivato. Si chiama BeReal e sta facendo parecchio parlare di sé per la sua particolare filosofia nella condivisione di foto con i propri amici. In un mondo social che fa dell'apparire perfetti e bellissimi la sua arma prediletta, questo nuovo e particolare servizio offre agli utenti la possibilità di mostrarsi così come si è, con foto e selfie scattati in tempo reale da condividere direttamente con i propri amici.
Nessun filtro, nessuna pre-produzione, solo noi e quello che siamo, in un modo che riscuote sempre più successo tra le nuove generazioni, vogliose sempre più di contenuti in tempo reale e di modi per comunicare in modo rapido e veloce.

Come funziona

BeReal funziona in modo molto semplice e la sua funzione di base è solo una, ovvero condividere una foto al giorno da mostrare ai propri amici e da caricare sul proprio profilo per mostrare quello che si sta facendo in quell'esatto momento e senza pensarci troppo. Per ottenere questo risultato il social invia ai propri utenti una notifica in cui si chiede di caricare una foto. In seguito alla notifica, si avrà un timer di due minuti per scattare e condividere, utilizzando sia la fotocamera anteriore che quella posteriore.

Il post viene caricato e gli amici hanno possibilità di vedere esattamente il momento da due prospettive differenti, una con la nostra reazione e l'altra con quello che vediamo. I nostri amici non potranno fare altro se non commentare o rispondere con una RealMoji, sostituto "reale" che il social ha pensato al posto delle classiche faccine.
Una volta registrato il proprio profilo, infatti, si avrà la possibilità di farsi dei selfie da abbinare a ogni emozione, emoji che poi potranno essere utilizzate di volta in volta a seconda delle reazioni che vogliamo lasciare.

Semplicità

I profili di base sono privati e si potrà interagire e vedere solo le foto dei nostri amici. Entrando però nelle impostazioni si avrà la possibilità di aprire la propria pagina a tutti gli altri rendendola pubblica e quindi visibile e accessibile indiscriminatamente alla community. Se comunque una foto che abbiamo scattato nei due minuti a disposizione non ci piace è possibile eliminarla dalla timeline e non renderla più visibile.

Si ha la possibilità di condividere anche dei piccoli video di 20 secondi, ma in futuro non è escluso che si possano aprire le porte anche a filmati leggermente più lunghi, anche questi con una filosofia ben precisa di realismo e assenza totale di qualsiasi tipo di artificio.
Nato nel febbraio 2020, BeReal sta facendo parlare di sé tra le nuove generazioni e ha già ricevuto un primo finanziamento da 30 milioni di dollari per proseguire la sua corsa nel sempre più affollato mondo dei social network.

Filosofie opposte

La vera particolarità di BeReal è il suo voler scardinare tutte le caratteristiche principali della maggior parte dei social network. Via a qualsiasi tipo di like, via i follower, via i meccanismi di approvazione e di successo che sono la base delle altre piattaforme. Tra l'altro, di recente Instagram permetterà i like alle storie. A seguirci saranno solo i nostri amici, che potranno interagire con noi solo tramite commenti o emoji.

Il resto è un tentativo di ricerca della vera autenticità e del realismo a tutti i costi, di mostrare momenti di vita per quello che sono e non per quelli che vogliamo far credere che siano. Da questo punto cardine deriva poi l'assenza di qualsiasi filtro, modifica, abbellimento estetico o post-produzione.
BeReal mostra esattamente quello che abbiamo davanti e ci mostra ai nostri amici esattamente per come siamo in quell'esatto istante. Non vogliamo farci vedere in un determinato momento? Evitiamo di mostrarci, anche se la particolarità di un social di questo tipo è proprio quello di far vedere momenti che altrimenti non mostreremo mai.

Nuove tendenze

Influencer, star e vip hanno invaso i social con la finzione del loro mondo incantato, riempito di filtri d'abbellimento che hanno reso tutto poco credibile. Negli ultimi tempi Instagram ha fatto registrare un drastico calo di iscritti e una diminuzione del suo utilizzo, a dimostrazione che le nuove generazioni non sembrano più interessate ad un mondo invaso da star e pagine di successo che nulla hanno a che fare con la loro vita e i loro bisogni. Un mondo artefatto che ha aperto la strada a nuovi modi per far sentire la propria voce.

Di recente TikTok ha superato YouTube nel tempo d'utilizzo, un primo passo verso un modo di mostrarsi più genuino, meno distaccato, dove utilizzare i video per mostrare un lato diverso di sé. BeReal si inserisce in questo filone, proseguendo sulla stessa strada ma in modo, se vogliamo, ancora più estremo. Video e foto non possono essere ritoccati e devono fotografare esattamente il momento in cui sono registrati.
Sembra proprio questo il futuro che cercano i giovani sulla rete, un modo di interagire che sia quanto più vicino possibile alla realtà, che mostri maggiore genuinità possibile, che sia visto come autentico. BeReal, il suo timer di 20 secondi e le sue faccine fatte in casa sembrano quasi un gioco divertente, una sfida, un modo per avvicinare le persone e inserirle in un contesto che assomigli più possibile alla vita vera.

Nuovo futuro

Impossibile capire se un social di questo tipo avrà successo, diventerà la nuova moda del momento o sparirà nel giro di poco. A colpire è però la sua filosofia di base, il suo sancire definitivamente una nuova tendenza tra le preferenze degli utenti, un nuovo modo di pensare le interazioni social che potrebbe diventare molto presto la regola.

I tempi della promozione della bellezza e della propria immagine a tutti i costi sembrano ormai finiti in favore di una maggiore genuinità nelle interazioni, di una costruzione di una propria storia personale, di una narrazione di sé che ci mostri più per quello che siamo davvero che per quello che vorremmo gli altri vedessero.
Per i più giovani il social non è più un mondo a parte in cui tuffarsi di tanto in tanto ma una parte integrante della propria vita, un'appendice virtuale del mondo reale, non un quadro da ammirare ogni tanto ma una finestra sempre aperta sul mondo. E quale modo migliore per mostrarsi agli altri se non nel modo più puro e autentico possibile?