Calcio italiano alla svolta: a DAZN tutta la Serie A, che succede ora?

Svolta epocale per il calcio italiano: la Lega Calcio ha assegnato i diritti televisivi per la trasmissione di tutte le partite di Serie A a DAZN.

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La fumata bianca è finalmente arrivata. Proprio quando si prospettava l'incubo peggiore per i club, ovvero la scadenza delle offerte con possibile nuova asta e nuovo bando, è stato trovato l'accordo perl'assegnazione dei diritti televisivi della Serie A 2021-24 a DAZN.
La piattaforma di streaming ha messo a segno il colpo più importante degli ultimi tempi, ed avrà il non facile onere di guidare la transazione digitale dell'Italia in un mercato chiave: il calcio. L'industria infatti ha un impatto importante sul PIL italiano, ed una novità di questo tipo potrebbe fare da traino anche per la diffusione della banda ultralarga, che è centrale nel nuovo piano Colao.

A DAZN l'esclusiva per 7 partite di Serie A a turno

DAZN alla fine l'ha spuntata e, come abbiamo avuto modo di raccontare nelle passate ore su queste pagine, ha portato a casa i pacchetti uno e tre. Il primo comprende la trasmissione in esclusiva di sette partite per ogni turno di Serie A (che fino a quest'anno è stato nelle mani di Sky), mentre il pacchetto 3 garantisce al servizio di Perform la possibilità di trasmettere in co-esclusiva insieme ad un'altra emittente (che al 90% sarà Sky) le restanti tre partite.
Fondamentalmente quindi c'è una prima novità rispetto a quanto avvenuto negli ultimi tre anni: gli utenti con un unico abbonamento (a DAZN) potranno vedere tutte le partite, in streaming.

Le incognite restano tante però, e non è un caso che DAZN si sia mossa in anticipo acquistando le frequenze di Persidera, per valutare un'eventuale trasmissione della Serie A su digitale terrestre. Un'eventualità che i dirigenti probabilmente intendono evitare il più possibile, in quanto rappresenterebbe una resa nei confronti di Sky e degli utenti finali, che a giudicare da quanto si legge sul web non sono particolarmente entusiasti di questo esito.
Quanto accaduto tre anni fa con DAZN è un ricordo ancora vivo: i problemi con lo streaming e di rebuffering hanno costretto il servizio a siglare un accordo con Sky, che ha portato all'arrivo del canale DAZN1.

L'imperativo ora è di evitare altri passi falsi: DAZN si gioca tutto e non intende nemmeno vanificare gli 840 milioni di Euro messi sul piatto, che hanno convinto i presidenti delle squadre di Serie A. Pesa però la diffusione della banda ultralarga: l'Italia in termini di digital divide è molto indietro rispetto agli altri mercati in cui opera, ed in quest'ottica si inserisce il piano di TIM.

Il ruolo di TIM nella prossima Serie A

Come noto, infatti, DAZN ha siglato una partnership con TIM. L'operatore telefonico è diventato partner strategico della società, ed è visto da molti come una garanzia. Secondo quanto emerso, TIM avrebbe messo a punto un piano per garantire agli abbonati una qualità dello streaming pari a quella del satellite.
Le indiscrezioni infatti parlano di TIM pronta ad affidarsi al Multicast ed il Content Delivery Network: questi due modelli permetteranno la distribuzione del segnale in maniera capillare senza congestionare la rete e garantendo una qualità elevata.
Altri rumor inoltre riferiscono che TIM dovrebbe offrire ai propri abbonati tutta la Serie A su TimBox, ma le conferme di rito probabilmente arriveranno solo nelle prossime settimane.

Quale costo per l'abbonamento a DAZN?

L'incognita più importante però è senza dubbio quella relativa al prezzo che proporrà DAZN agli utenti per la visione della Serie A. E' indubbio che non si potrà ripetere l'offerta da 9,99 Euro al mese per due ragioni.

La prima è di natura strettamente economica: con un prezzo da 9,99 Euro, infatti, DAZN non recupererebbe l'investimento. La seconda motivazione invece è legata alle richieste della Lega che, secondo le indiscrezioni, avrebbe messo un veto sul costo della sottoscrizione mensile, che dovrebbe aggirarsi intorno ai 29,99 Euro.