Call of Duty Cold War: RTX 3080 vs Radeon 6800 XT, sfida all'ultimo frame

Abbiamo provato l'ultimo capitolo di Call of Duty con due delle GPU più potenti lanciate nell'ultimo periodo, ottenendo risultati a tratti sorprendenti.

Call of Duty Cold War: RTX 3080 vs Radeon 6800 XT, sfida all'ultimo frame
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  • La sfida tra NVIDIA e AMD non potrebbe essere più accesa. La casa verde ha lanciato negli ultimi mesi ben tre nuove GPU, la RTX 3090, la RTX 3080 e la RTX 3070, mentre quella rossa, dopo l'accoglienza molto positiva dei nuovi processori Zen 3, è tornata nella fascia alta con la serie Radeon 6800, la prima a includere l'accelerazione hardware del Ray Tracing.
    Siamo di fronte a un periodo davvero magico per il gaming su PC, rovinato però dalla penuria di componenti, che non permette agli appassionati di aggiornare le proprie macchine da gioco. Nell'attesa di tempi migliori, abbiamo messo alla prova la RTX 3080 e la Radeon 6800 XT con Call of Duty: Cold War, recentemente approdato su PC.

    Requisiti e sistema di prova

    Le prestazioni delle nuove GPU superano di gran lunga quelle della precedente generazione, come abbiamo visto nella recensione della RTX 3080 e nella recente prova della Radeon 6800 XT. NVIDIA è in vantaggio su AMD nel Ray Tracing e può contare su una tecnologia come il DLSS, ben implementata in Call of Duty. AMD punta invece su prestazioni ottime con il rendering tradizionale, e su un Ray Tracing che, almeno nei titoli che abbiamo provato finora, funziona al meglio fino al 1440p. Come vedremo, i benchmark che abbiamo fatto confermano questa situazione, ma prima di passare ai numeri diamo uno sguardo ai requisiti di sistema di Call of Duty, un titolo davvero molto scalabile, grazie alla presenza di un menù delle impostazioni pieno di settaggi.

    I requisiti minimi comprendono una CPU Intel i3-4340 o AMD FX-6300, insieme a 8 GB di RAM e una scheda video NVIDIA GTX 1650 o Radeon HD 7950. Quelli consigliati, per giocare a settaggi medi e senza Ray Tracing, vedono una CPU Intel i5-2500K o Ryzen 5 1600X, 12 GB di RAM e una GPU NVIDIA GTX 1660 Super o Radeon RX 580.
    Il gioco è uscito poco prima del lancio delle Radeon 6800 per cui i requisiti per giocare con Ray Tracing attivo consigliano una RTX 3070, in coppia con un processore Intel i7-8700K o Ryzen 1800X, insieme a 16 GB di RAM. Per godere della massima qualità grafica invece gli sviluppatori indicano un processore i9-9900K o Ryzen 3700X, con 16 GB di RAM e una GPU RTX 3080.

    Per mettere alle corde il titolo di Treyarch e Raven Software abbiamo utilizzato un Ryzen 9 5950X su scheda madre ROG Maximus Hero VIII, insieme a 16 GB di RAM e monitor ROG PG27UQ. Su questa base abbiamo utilizzato una RTX 3080 Founders Edition e una Radeon RX 6800 XT, la prima con 10 GB di RAM GDD6X, la seconda con 16 GB di GDDR6.

    Queste due schede permettono di giocare a Call of Duty: Cold War al meglio delle sue possibilità, abbiamo quindi impostato tutti i settaggi grafici al massimo, testando il gioco sia in modalità normale che con Ray Tracing attivo, utilizzando anche il DLSS per capire quanto influisca questa tecnologia sul frame rate e sulla qualità video.
    L'unica voce del menù impostata su "Basso" riguarda il "Riflesso Spaziale", che dovrebbe incidere sulla qualità dei riflessi. Usiamo il condizionale perché, allo stato attuale, il gioco non permette di selezionare una qualità maggiore, né con la RTX 3080 né con la Radeon 6800 XT: anche spostando il selettore su "Alto" questo viene riportato automaticamente all'impostazione minima. Probabilmente si tratta di un bug, questo effetto impatta sulla quantità di VRAM utilizzata ma entrambe le schede ne hanno abbastanza per gestire al meglio il gioco.

    4K a 60 fps

    La nuova generazione di schede video di fascia alta ha l'obiettivo di rendere il 4K giocabile a 60 fps con tutti i titoli. Se escludiamo alcuni esempi di mala ottimizzazione, come il recente Watch Dogs Legion o Crysis Remasterd, abbiamo raggiunto questo target in ogni gioco che abbiamo provato finora.
    Call of Duty: Cold War non fa eccezione, entrambe le schede infatti riescono agilmente a superare i 60 fps in 4K, senza Ray Tracing o DLSS. In questo scenario d'uso la 6800 XT stacca la RTX 3080 a tutte le risoluzioni, raggiungendo un frame rate davvero molto alto in Full HD. La 6800 XT è perfettamente a suo agio nel rendering tradizionale, a conferma dell'ottimo lavoro svolto da AMD in questo ambito rispetto alla passata generazione. Nonostante un frame rate inferiore, la 3080 offre solide prestazioni a tutte le risoluzioni, anche in 4K l'obbiettivo dei 60 fps viene superato facilmente.
    Bisogna però considerare l'impatto del DLSS, che può essere attivato anche senza il Ray Tracing. La tecnologia di NVIDIA permette alla 3080 di riavvicinarsi alla rivale in 1080p, per poi superarla alle risoluzioni più alte.

    Inserendo nell'equazione il Ray Tracing NVIDIA passa però in netto vantaggio, la RTX 3080 permette di giocare a tutte le risoluzioni con un ottimo frame rate, anche senza il DLSS, la 6800 XT non raggiunge i 30 fps in 4K, solo in 1080p il frame rate si avvicina al target dei 60 fps. Attivando il DLSS il vantaggio di NVIDIA diventa ancora più marcato, in questo campo la RTX 3080 è praticamente una generazione avanti rispetto alla rivale.

    Ray Tracing e DLSS

    Come spesso accade l'implementazione del Ray Tracing è solo parziale, in Call of Duty: Cold War è utilizzato per le ombre generate dalla luce solare e da fonti di luce artificiali. Oltre a questo, il Ray Tracing è impiegato per la gestione dell'ambient occlusion, per donare un maggiore senso di profondità alla scena.
    Giocare senza Ray Tracing non rovina l'esperienza o e non riduce in modo eccessivo l'impatto grafico, tuttavia il suo utilizzo dona maggiore dettaglio e realismo all'insieme. Le due immagini qui sotto mostrano l'impatto del Ray Tracing sugli ambienti interni, con ombre decisamente più morbide e precise.

    Ray Tracing Attivo

    Ray Tracing Spento

    Con RT attivo le ombre vengono calcolate nel modo corretto, da quelle generate dal cartone in basso a destra fino a quelle dei personaggi e del tavolo al centro della scena, cosa che non avviene disabilitando questa tecnologia.
    La differenza diventa ancora più evidente nei prossimi screenshot comparativi, dove il sole genera delle ombre realistiche che sono totalmente assenti spegnendo il Ray Tracing.

    Ray Tracing Attivo

    Ray Tracing Spento

    È bene ricordare che siamo solo all'inizio dell'era del Ray Tracing, un'implementazione come quella vista in Call of Duty: Cold War può sembrare superflua, ma in realtà è necessaria a offrire una simulazione accurata per la generazione delle ombre in tempo reale. Vorremmo vedere il Ray Tracing utilizzato in modo più intensivo in futuro, ad esempio come visto in Control, ma serve molta potenza per gestirlo al suo meglio. Il DLSS diventerà fondamentale in tutto questo, speriamo che anche AMD riesca a creare una tecnologia simile, perché sarà fondamentale per spingere l'acceleratore sul Ray Tracing salvaguardando il frame rate.
    In Call of Duty: Cold War l'implementazione del DLSS è ottima, gli screenshot compartivi qui sotto lo dimostrano.

    Ray Tracing + DLSS

    Solo Ray Tracing

    Con DLSS attivo non solo non c'è perdita di qualità, ma anche l'anti-aliasing risulta più efficace rispetto alle tecniche tradizionali.
    Consigliamo quindi l'utilizzo del DLSS anche senza Ray Tracing, visto il suo impatto sul frame rate, per una tecnologia che sta iniziando a diventare più preziosa del Ray Tracing stesso col passare del tempo.