Call of Duty Vanguard è Team Red: alla prova su 5800X e Radeon 6600 XT

La nuova proposta annuale della serie Call of Duty si colloca in un arco narrativo che torna nella WWII. Ecco come gira su configurazione AMD.

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  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Xbox One X
  • PS4 Pro
  • PS5
  • Xbox Series X
  • Quella offerta da Call of Duty Vanguard è un'esperienza particolare, con tanto potenziale e un taglio fortemente cinematografico. Il lavoro dei ragazzi di Sledgehammer rappresenta un capitolo molto dinamico e con diversi guizzi tecnici nella modalità multiplayer, che per forza di cose ci riportano a un contesto ben differente dalla proposta game-as-a-service di Warzone, con un gunplay di stampo tradizionale e dei ritmi particolarmente frenetici, nonostante la collocazione narrativa vada a pescare a mani basse, ancora una volta, dalla Seconda Guerra Mondiale.

    Setup di gioco e premesse iniziali

    Nella nostra recensione con voto di Call of Duty Vanguard abbiamo dato particolare risalto alla componente online, vero fiore all'occhiello di questo interessante pacchetto, ma su PC è possibile godere di una campagna a giocatore singolo che punta molto sulla spettacolarizzazione dell'immagine.

    Oltre alle nuove linee narrative, infatti, a dominare l'intero quadro è il ritorno al motore grafico IW8.0 di Infinity Ward, per intenderci quello utilizzato per Call of Duty Modern Warfare del 2019. Una scelta che premia sia in termini di soglia d'ingresso da un punto di vista meramente prestazionale che per gli ottimi colpi d'occhio, per l'impianto d'illuminazione e per la gestione dei particellari, per non parlare della mimica facciale dei personaggi, anch'essa molto espressiva.
    Grazie all'adozione di IW8.0, è possibile spingere al massimo la grafica di questo titolo, che premia soprattutto la campagna giocatore singolo, anche con macchine di fascia media.

    Nella nostra analisi tecnica abbiamo deciso di mettere alla prova una configurazione mainstream del Team Red, con processore AMD Ryzen 7 5800X e scheda video AMD Radeon RX 6600 XT. Per l'esattezza abbiamo messo alla prova la personalizzazione che potete analizzare nella nostra recensione della Gigabyte RX 6600 XT Gaming OC Pro.

    Grazie a una dissipazione per certi versi sovradimensionata su questo modello, questo chip grafico ha la possibilità di andare al massimo delle sue potenzialità e oltre, visto l'Overclock di fabbrica, mantenendo allo stesso tempo un ottimo comfort acustico e limitando le temperature.
    Con questa squadra, siamo certi di poter fruire di un'avventura graficamente appagante alla risoluzione target FullHD, ma ovviamente non potevamo esimerci dall'analizzare qualche scenario di gioco in più.
    Abbiamo, infatti, deciso di trarre le nostre conclusioni sulla base di due capitoli tecnicamente agli antipodi dell'intera timeline: "Stalingrado" con il risveglio dell'Usignolo e la sua drammatica grana cinematografica e "I Topi di Tobruk", il manipolo di soldati australiani che sfuggirono alle insidie di Rommel nel deserto.

    Prestazioni e analisi tecnica

    Come da tradizione, con Vanguard, Sledgehammer segue i dettami degli altri capitoli confezionando un'avventura particolarmente efficace sul piano visivo, con spiragli mozzafiato, nonostante una distribuzione cross-gen, e una durata colpevolmente breve seppur ricca di contenuti. Abbiamo scelto due capitoli ben specifici per raccogliere i nostri dati, giocandoli nella loro interezza con ogni settaggio, in modo tale da avere un quadro quanto più standardizzato possibile sia in FullHD che a 1440p, con e senza FidelityFX Super Resolution attivo, naturalmente in modalità Ultra Quality.

    I nostri rilievi parlano chiaramente di un titolo dalla pregevole ottimizzazione tecnica, che non crea troppi problemi al giocatore in possesso di una configurazione con target 1080p anche a risoluzioni superiori, pur massimizzando la resa qualitativa nella sua interezza.

    Spingendo a Ultra il preset grafico di gioco, infatti, a risoluzione 1080p è possibile godere di ogni minuscolo dettaglio dell'esperienza con un framerate stabilmente piantato al di sopra della soglia psicologica dei 100 FPS.
    Molto interessanti, in questo frangente, anche le minime sull'1% Low, che parlano di 98 FPS a Tobruk e 85 nel ben più impegnativo scenario russo. Proprio a Stalingrado, infatti, si toccano le minime dell'intero gioco, per via di una sovrabbondanza di filtri e dettagli. A partire dalla forte - e forse a tratti anche invadente - grana cinematografica, la prima parte del racconto di Polina risulta forse la più impegnativa da riprodurre a schermo ed effettivamente i numeri parlano chiaro. Nonostante ciò, i valori sull'1% mostrano un racconto che scorre tranquillamente e senza particolari punti di rottura sul piano della fluidità.

    Similmente a quanto espresso a Stalingrado, anche nell'altra storyline presa in considerazione si raggiungono vette molto elevate. Parliamo di una media complessiva che oscilla intorno ai 128 FPS, con picchi fino a 175. Chiaramente, con margini tanto ampi è consigliabile impostare un limite massimo, onde evitare di percepire a schermo queste considerevoli variazioni.
    Guardando ai corrispettivi con Super Resolution attivo, notiamo che è possibile massimizzare ulteriormente la resa dal 10 al 30% in termini di framerate. Con l'aiuto dell'upscaler di AMD si riesce quindi ad alzare ulteriormente l'asticella dei fotogrammi al secondo senza particolari compromessi estetici, a totale beneficio dell'esperienza finale e con una migliore stabilizzazione complessiva, dato che allo stesso modo si va ad alzare ulteriormente anche il valore sull'1%.

    Abbandonando per un momento la risoluzione target e spostandoci su un ben più impegnativo 1440p, si osserva un ragionevole calo dei valori medi, dovuto all'aumento sostanziale dei pixel da gestire. Nel complesso, però, siamo sempre abbondantemente sopra la soglia di giocabilità, con una media di 72 FPS nella prima parte e di 87 nella seconda. Anche in questo caso, l'algoritmo di scaling di AMD gioca un ruolo cruciale nell'aumentare la stabilità in maniera generalizzata, con minime mai inferiori ai 50 fotogrammi al secondo nel primo caso e 60 nel deserto.

    Prima di concludere la nostra prova, diamo un'occhiata all'impianto Multiplayer del nuovo capitolo della serie. Complice un voluto e leggero depauperamento nella resa grafica, anche nelle sessioni online è possibile ottenere degli scorci niente male. Grazie a delle scelte tecniche evidentemente azzeccate, anche in questo caso è letteralmente impossibile scendere sotto la soglia dei 100 FPS sia in FullHD che a 1440p.

    La combinazione in cui il gioco dà il meglio di sé è sicuramente a 1920x1080 pixel con FSR attivo. In questo caso la nostra configurazione tipo è in grado di sfoderare un punteggio stabile di 140 fotogrammi di media al secondo ma è pur vero che in ogni scenario analizzato è possibile perseguire la strada del gaming online a bassa latenza e alto framerate.

    In definitiva, siamo di fronte a un titolo con un elevato grado di ottimizzazione su PC, come del resto evidenziato anche nella nostra prova di Call of Duty Vanguard su Lenovo Legion 5 Pro, dovuto sicuramente a qualche marginale rinuncia sul piano degli effetti, sapientemente offuscata da un discreto impianto narrativo e da alcune brillanti scelte tecnico-artistiche che lasciano a bocca aperta anche nelle cutscene con il motore di gioco.