Le alternative ad Android e iOS, tra presente e futuro degli smartphone

C'è veramente spazio per qualche sistema operativo alternativo ad Android e iOS? Facciamo il punto della situazione del mercato smartphone.

Le alternative ad Android e iOS, tra presente e futuro degli smartphone
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Il mercato dei sistemi operativi per smartphone è ormai da parecchi anni un duopolio. Stando alle statistiche diffuse da Statcounter, Android ha il 74,13% del market share e iOS è montato dal 24,79% dei dispositivi mobile: Google e Apple possiedono insieme il 98,92% del mercato. In parole povere, la concorrenza alle aziende californiane è essenzialmente nulla in questo settore. Eppure, in quel misero 1,08% rimanente, ci sono ancora realtà che pensano di poter avere un ruolo importante nell'evoluzione della tecnologia.
Inoltre, da qualche tempo a questa parte, più precisamente in seguito al ban subito dagli Stati Uniti d'America, pure Huawei sembra essere interessata a mettere i bastoni tra le ruote al succitato duopolio. Quest'anno potrebbe quindi essere di fondamentale importanza per capire se è veramente possibile infastidire i due colossi della Silicon Valley.

Huawei HarmonyOS

La "minaccia" più concreta all'impero di Android e iOS è HarmonyOS, il sistema operativo di Huawei annunciato ad agosto 2019. L'azienda cinese ha dichiarato sin da subito che si tratterà di un OS adatto a "tutti gli scenari", quindi è chiaro che l'obiettivo ultimo è quello di farlo approdare anche su smartphone. Un progetto ambizioso che mira a coinvolgere parecchie tipologie di dispositivi, dagli smartwatch alle automobili, creando un vasto ecosistema Huawei, in cui tutti i prodotti dell'azienda "dialogano" tra di loro attraverso del codice proprietario.

Al momento, tuttavia, sappiamo solamente che la società cinese sta lavorando duramente per sviluppare il sistema operativo nel minor tempo possibile e sta eseguendo i primi test a livello consumer in Cina. Infatti, gli unici prodotti HarmonyOS annunciati o di cui si è comunque vociferato sono Smart Screen di Honor, il televisore Huawei Vision e un SUV dell'azienda automobilistica Geely. Tuttavia, stiamo parlando di progetti che attualmente sono destinati esclusivamente al mercato cinese, l'unica tipologia di prodotto su cui si è visto girare veramente Harmony OS sono i televisori.

In ben pochi hanno avuto l'opportunità di testare con mano il sistema operativo (rigorosamente in lingua madre), ma tra questi c'è il noto YouTuber Linus Sebastian, che ha pubblicato un video relativo a Honor Smart Screen (che potete vedere tramite il player presente qui sopra). Insomma, lo sviluppo di questo sistema operativo è ancora agli inizi, ma l'azienda cinese è sicuramente il competitor che ha più possibilità di insediare il duopolio.
D'altronde, recentemente il Vice President di Huawei ha dichiarato che, a suo modo di vedere, nel 2020 HarmonyOS diventerà più popolare di Linux. Nel frattempo, l'azienda sta provando a guadagnare tempo, utilizzando il Play Store in alcuni smartphone e cercando di convincere gli sviluppatori a portare le proprie applicazioni su AppGallery, lo store digitale di Huawei.

KaiOS

Nonostante non sia molto conosciuto dal pubblico europeo, KaiOS è attualmente il sistema operativo per dispositivi mobili più diffuso dopo Android e iOS, grazie al suo 0,35% di market share. Stiamo parlando di un progetto che mira principalmente ai mercati emergenti e che unisce le funzionalità di uno smartphone classico a quelle di un feature phone. Basato su Linux, KaiOS è un fork di B2G OS, un sistema operativo sviluppato dagli appassionati che nasce dalle ceneri di quel Firefox OS che è stato abbandonato nel 2016 da Mozilla. I principali punti di forza dell'OS sono i requisiti hardware molto bassi (sono richiesti solamente 256MB di RAM) il supporto al 4G LTE, al Wi-Fi e al GPS.

Non manca uno store digitale chiamato KaiStore, che a partire dal 2019 include anche alcune delle applicazioni più popolari del mondo, da WhatsApp a Facebook, passando per Google Maps, YouTube e Google Assistant. In parole povere, si tratta di un sistema operativo in grado di portare un'esperienza utente avanzata, che si avvicina per certi versi a quella offerta da Android, in mercati in cui non ci sono i soldi per acquistare degli smartphone più avanazati tecnologicamente.

Per farvi un esempio concreto, uno dei dispositivi KaiOS più famosi è Nokia 8110, che in Italia ha un prezzo di listino pari a 89 euro. Tuttavia, il vero focus del sistema operativo è rivolto a mercati come quello africano, in cui persino una cifra di 40 dollari è ritenuta troppo alta dalle persone per acquistare un dispositivo mobile. Aziende come MTN Group e Orange SA hanno quindi immesso sul mercato alcuni smartphone con KaiOS al prezzo di circa 20 dollari, in modo da garantire l'accesso al mondo del Web anche a chi non se lo sarebbe potuto permettere.
Insomma, KaiOS non è una vera e propria alternativa ad Android e iOS, visto che non cerca di competere direttamente con questi ultimi, ma è sicuramente un sistema operativo importante che si sta facendo sempre più strada nei telefoni a basso costo.

Altri progetti Linux su smartphone

Lontani dai riflettori e dalle luci dei negozi, esistono parecchi progetti basati su Linux che mirano, senza troppe pretese, a convincere gli utenti smartphone. Ad oggi, possiamo dire che questi sistemi operativi vengono utilizzati solamente dagli appassionati più incalliti, ma vale la pena dargli per lo meno un'occhiata. Ebbene, uno dei sistemi operativi basati su Linux di cui si è parlato di più durante gli ultimi anni è Sailfish OS, distribuito da Jolla e installabile su determinati dispositivi, come quelli appartenenti alla gamma Sony Xperia e il pocket PC Gemini PDA.

Inoltre, è notizia di pochi giorni fa il lancio di uno smartphone acquistabile ad appena 150 dollari chiamato PinePhone. Quest'ultimo dispone di caratteristiche tecniche di fascia bassa, tra cui troviamo un display da 5,95 pollici con risoluzione HD (1440 x 720 pixel), un processore quad-core Allwinner A64 operante alla frequenza massima di 1,2 GHz, 2GB di RAM LPDDR3 e 16GB di memoria interna eMMC (espandibile tramite microSD fino a 2TB).

Tuttavia, come indicato dallo stesso produttore, stiamo parlando di un dispositivo pensato esclusivamente per gli sviluppatori e gli appassionati più esperti. Interessante il fatto che il PinePhone arrivi senza OS e che sia possibile scegliere quale installare tra Sailfish OS, Ubuntu Touch by UBPorts, Plasma Mobile, LuneOS e affini. D'altronde, questi ultimi sono i principali progetti Linux per dispositivi mobili ancora attivi. Da segnalare anche postmarketOS, che qualche anno fa aveva fatto parlare di sé per via della sua ambiziosa promessa di garantire agli utenti un supporto di 10 anni. Per maggiori dettagli, vi consigliamo di consultare il sito ufficiale del sistema operativo.

Chi ha fallito in passato

Prima dei sistemi operativi che abbiamo citato, ci sono stati altri progetti che hanno tentato di mettere i bastoni tra le ruote ad Android e iOS. Il tentativo più popolare è quello fatto da Microsoft con Windows Mobile. Non c'è nemmeno bisogno di rincarare la dose, sappiamo tutti come è andata a finire. Tuttavia, ci sono stati progetti altrettanto ambiziosi che in molti non conoscono. Ci riferiamo in particolar modo a Firefox OS, un sistema operativo basato sul kernel Linux sviluppato da Mozilla, che nel 2013 aveva attirato l'attenzione degli appassionati del mercato smartphone.

L'OS venne utilizzato a livello commerciale anche in Europa su dispositivi come ZTE Open e Alcatel One Touch Fire (che nel nostro Paese veniva venduto tramite TIM). Il progetto Firefox OS non ebbe però il riscontro sperato e le vendite andarono decisamente in favore dei dispositivi Android e iOS. Se volete saperne di più in merito al progetto, ufficialmente abbandonato tra il 2015 e il 2016, vi consigliamo di leggere questo articolo di Ben Francis (in inglese), che spiega come è stata vissuta l'era di Firefox OS dagli addetti ai lavori.

Come dimenticare poi il progetto BlackBerry OS/BlackBerry 10, che non è riuscito a mantenersi al passo con i tempi e alla fine ha dovuto cedere ad Android. Un altro grande progetto che non è riuscito a contrastare le aziende californiane è quello legato all'adozione da parte di Samsung di Tizen, sistema operativo basato su Linux sponsorizzato anche dalla Linux Foundation. Nonostante l'OS sia diventato abbastanza popolare in mercati come quello delle Smart TV, non si può certo dire lo stesso in campo smartphone.
Infatti, l'azienda sudcoreana fece un importante tentativo nel 2017 provando a lanciare Samsung Z4, ma il progetto non decollò mai e oggi i principali dispositivi mobili dell'azienda utilizzano tutti Android.