Chip M1, schermo 8K e problemi produttivi: cosa sappiamo su Apple AR

Apple AR, il primo visore di Apple per la realtà aumentata, è stato di recente al centro di numerosi leak e rumor: proviamo a fare chiarezza sul device.

Chip M1, schermo 8K e problemi produttivi: cosa sappiamo su Apple AR
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La più grande incognita della lineup hardware di Apple per il 2022 e il 2023 è il visore per la realtà aumentata Apple AR. Il dispositivo, in sviluppo da anni negli uffici di Cupertino, sarebbe ormai in dirittura d'arrivo, con almeno un teaser previsto nei prossimi mesi, magari durante la WWDC 2022 di Apple. Eppure, negli ultimi giorni una lunga serie di indiscrezioni e di report ha evidenziato gravi problemi nello sviluppo di Apple AR fin dagli inizi della produzione dell'headset, mancanze di comunicazione interne ad Apple e, come se ciò non bastasse, anche un certo disinteresse del pubblico per il dispositivo, che potrebbe essere lanciato in un momento in cui le tecnologie per l'AR e per il Metaverso saranno ancora troppo arretrate per fare breccia nel pubblico. Vediamo dunque quali sono le informazioni a nostra disposizione su Apple AR, sul suo sviluppo e sulla sua finestra d'uscita.

Fenomenali poteri cosmici...

In termini di hardware e design abbiamo già un'idea concreta di cosa possiamo aspettarci dall'headset di Apple. I rumor in tal senso, infatti, circolano sul web ormai da mesi, mentre i principali esperti di settore sembrano puntare verso la stessa scheda tecnica.

In particolare, insider come l'analista Ming-Chi Kuo, il Direttore di Display Supply Chain Consultants Ross Young e il giornalista di Bloomberg Mark Gurman si sono tutti trovati d'accordo per quanto riguarda le specifiche tecniche del visore, evento più unico che raro per quanto riguarda un device Apple. Già all'inizio dell'anno, per esempio, è emerso che Apple AR avrà un chip M1 Pro o M1 Max, o almeno che le stesse prestazioni di un Macbook Pro 2021, pur montando un chip con un'architettura diversa. Ciò vuole anche dire che Apple AR sarà il visore più potente sul mercato tra il 2022 e il 2023, surclassando tutti i rivali nel settore degli headset XR. Un hardware così prestante dovrebbe avere diversi impieghi in numerosi settori: di certo Apple AR sarà utilissimo per i creativi nel Metaverso e per le aziende, mentre incerte sono le sue potenzialità nel gaming, che da sempre è il tallone d'Achille della compagnia di Cupertino.

Un'altra caratteristica sulla quale vi è un sostanziale accordo tra tutti gli insider è il display di Apple AR, che sembra avere le carte in regola per rivoluzionare l'intero settore XR.

Parliamo infatti di un doppio pannello micro-OLED con risoluzione 8K per occhio, una novità assoluta per gli headset per la realtà aumentata e virtuale. D'altro canto, pare che l'industria sia ormai instradata verso visori capaci di garantire un'altissima fedeltà visiva, come dimostra anche la recente acquisizione di Raxium da parte di Google, la quale suggerisce che anche i visori AR di Big G avranno degli schermi di qualità molto elevata. Sicuramente, la scelta di un display top di gamma dovrebbe essere perfetta sia per l'intrattenimento che per il gaming, e sembra coniugarsi alla perfezione con il lancio di Apple Arcade e Apple TV+ nel 2019. A confermare ulteriormente l'indiscrezione sulla qualità dello schermo, poi, sono i recenti leak relativi alla fotocamera di iPhone 14, che dovrebbe avere la capacità di registrare video in 8K proprio per permetterne la proiezione sul visore AR di Apple.

A completare le informazioni attualmente note su Apple AR, poi, vi è una serie di indiscrezioni trapelate da alcuni brevetti depositati da Cupertino allo U.S. Patent and Trademark Office (USPTO): uno di questi, in particolare, spiega che Apple AR avrà uno schermo "a specchio", che servirà probabilmente a nascondere la presenza di una doppia fotocamera frontale, usata per riprendere e trasmettere sullo schermo il mondo circostante.

Un secondo brevetto indica che il device si caricherà in wireless, probabilmente con tecnologia MagSafe, le cui bobine di ricarica dovrebbero essere posizionate nella fascia da posizionare attorno al cranio dell'utente: in linea teorica, la soluzione dovrebbe permettere di ricaricare Apple AR senza interrompere le sessioni nel Metaverso e in Realtà Aumentata, ma resta da capire se una soluzione simile sia effettivamente fattibile sia in termini tecnologici che di sicurezza. La scheda tecnica da top di gamma, però, dovrebbe incidere negativamente sul prezzo di Apple AR, che dovrebbe superare abbondantemente i 2.000 Dollari, con un costo che sembra superare di diverse centinaia di Dollari quello dei principali dispositivi della concorrenza.

... in un minuscolo spazio vitale?

Un hardware simile potrebbe non incidere solo un prezzo del visore, ma anche sul suo design. Stando a dei render realizzati dal concept artist Ian Zelbo, Apple AR sarà un dispositivo molto voluminoso, per via dello spazio richiesto da un chip simil-M1 Pro e dal raffreddamento connesso a quest'ultimo.

Ciò però non significa che anche il peso del visore sarà elevato: al contrario, diversi leaker parlano di una scelta di materiali orientata proprio ad ottenere un device il più leggero possibile. Stando ai concept render di Apple AR, poi, il visore sarebbe stato realizzato per funzionare tramite input gestuali di precisione, dunque senza l'ausilio di alcun controller esterno, che dunque non dovrebbe nemmeno essere incluso nella confezione. Resta comunque piuttosto dubbia la capacità del dispositivo di elaborare input minuti (come quelli necessari a controllare un videogioco, ad esempio) in maniera affidabile e costante: la scelta di dire addio al controller esterno potrebbe rivelarsi una lama a doppio taglio soprattutto per il gaming, mentre l'utilizzo di input solamente gestuali per l'intrattenimento non sembra essere irraggiungibile con le attuali tecnologie.

Se i rumor dovessero verificarsi esatti, insomma, Apple AR sarà un device avanzatissimo rispetto al resto del settore XR, bruciando tutta la concorrenza già all'uscita e settando un'asticella altissima per i competitor.

Le ambizioni di Apple sembrano dunque essere enormi, ma le indiscrezioni più recenti spiegano che proprio queste ultime avrebbero finito per mettere i bastoni tra le ruote al team di sviluppo di Apple AR più volte nel corso della pre-produzione del visore. Nello specifico, le parole d'ordine di Cupertino per l'headset sarebbero due, ovvero "qualità" e "segretezza". Sulla prima ci siamo già soffermati nei paragrafi precedenti, mentre sulla seconda occorre ora fare una piccola digressione. The Information riporta che il team di sviluppo di Apple AR avrebbe incontrato diversi problemi non solo con l'hardware e il software del device, come è ragionevole aspettarsi per ogni nuovo prodotto, ma anche e soprattutto con la comunicazione interna di Apple.

I dirigenti della Mela, infatti, vorrebbero tenere segreta l'esistenza di Apple AR non solo al pubblico, ma anche ai competitor: ciò significa in primo luogo prevenire le numerose fughe di notizie cui Apple è abituata ormai da anni, dunque mettere a conoscenza dei dettagli riguardo la produzione di Apple AR solo impiegati fidati e strettamente necessari al progetto. Non a caso, dunque, il team di Apple AR lavora in un edificio separato dal resto degli impiegati di Cupertino, mentre le comunicazioni interne con gli altri ingegneri, specie quelli legati all'ambito software ed allo sviluppo dei chip Apple Silicon per Mac, sono soggette ad un capillare controllo da parte dei dirigenti.

Tutto legittimo, ovviamente, e non possiamo dire che il modus operandi di Apple non stia riscuotendo successo: al contrario, nonostante il device sia in sviluppo ormai da anni, sappiamo ancora pochissimo su Apple AR. L'effetto collaterale di questa politica è però un enorme rallentamento degli scambi tecnologici tra gruppi di lavoro di Apple e, in ultima analisi, una lunga serie di intoppi della produzione del visore: non a caso, negli scorsi giorni e proprio a causa di problemi interni non meglio specificati, Apple AR sarebbe stato posticipato al 2023.

Un lancio all'acqua di rose

Tutto questo ci porta alla domanda più pressante su Apple AR, ovvero: qual è lo stato attuale dei lavori sul visore? La risposta sembra essere abbastanza incoraggiante, perché pare che Apple abbia realizzato un prototipo di Apple AR per i suoi dirigenti, che avrebbero avuto modo di provarlo in larghissima anteprima. Ovviamente quello mostrato ai manager dell'azienda potrebbe essere un prototipo in fase alpha del visore, ma il fatto che il team di Apple AR sia riuscito a realizzare un device funzionante con le (presunte) caratteristiche da top di gamma di cui parlano gli insider nonostante il clima di segretezza attorno al progetto ha dell'incredibile. Dalla prova dei dirigenti, poi, emerge che anche il sistema operativo di Apple AR, RealityOS, sarebbe quasi pronto per entrare in beta, convincendoci che ormai manchi poco ai primi teaser del device.

D'altro canto, le stelle sembrano ormai essersi quasi allineate per l'headset: a dicembre vi abbiamo spiegato che Apple stava già pensando al marketing del visore, il quale potrebbe partire già durante la WWDC 2022. Questo però non significa che dobbiamo aspettarci la presentazione di Apple AR durante la kermesse di giugno: al contrario, sono ormai molteplici i rumor secondo cui la Mela potrebbe optare per una strategia "alla Apple Watch", annunciando il device diversi mesi prima della sua commercializzazione, in modo da permettere al pubblico di "abituarsi" alla nuova tipologia di prodotto e, al contempo, da garantire al marketing il tempo necessario a spiegare agli utenti perché dovrebbero comprarlo.

Se pensassimo ad uno schema promozionale di questo tipo, un teaser a giugno significherebbe un'uscita di Apple Watch a dicembre 2022 o gennaio 2023: si tratta di una finestra piuttosto insolita, poiché collocata in due mesi tradizionalmente "deboli", troppo a ridosso delle festività natalizie. Inoltre, Apple non è solita tenere dei keynote nei due mesi invernali: si tratta di una questione apparentemente secondaria ma in realtà molto importante, se non altro per la metodicità della pianificazione di Apple.

Più papabile è invece un teaser di Apple AR a settembre, durante la conferenza in cui Apple dovrebbe lanciare iPhone 14 e i nuovi Apple Watch: in questo caso, il visore sarebbe un annuncio importante ma comunque secondario per Cupertino, che potrebbe utilizzare i mesi successivi per la campagna marketing di quest'ultimo.

Se questa tabella di marcia fosse rispettata, Apple AR potrebbe essere presentato a marzo 2023, nel tradizionale keynote di inizio anno solare (e fine anno fiscale), ed essere venduto a partire dallo stesso mese, in modo da dare a Cupertino dei dati parziali sulle sue vendite in vista dell'incontro di fine anno fiscale con gli investitori. La finestra di lancio di marzo 2023, poi, non sembra essere improbabile: nel 2025, infatti, sarebbe programmata l'uscita della seconda generazione di visori di Apple, che così potrebbero arrivare a circa due anni di distanza dal capostipite della nuova linea di device della Mela Morsicata.

Render via: Ian Zelbo, LetsGoDigital, ADR Studio Design.