Chromebook: i portatili di Google riusciranno a sfondare in Italia?

Sono arrivati anche in Italia i nuovi laptop targati Google. Riusciranno a rivoluzionare davvero un mercato da tempo immobile?

Chromebook: i portatili di Google riusciranno a sfondare in Italia?
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Non più solo Windows e Mac. Il mercato dei computer portatili si è infatti arricchito con un nuovo e agguerrito competitor, Google. L'azienda americana ha infatti deciso di sbarcare in grande stile anche in Italia con il lancio definitivo della sua interessante linea di computer, i Chromebook.
Si tratta di dispositivi molto particolari, prodotti da alcune delle aziende più importanti del settore ma con un cuore pulsante nuovo di zecca per il nostro mercato, Chrome OS, un sistema operativo nato dalle radici del popolare browser di navigazione internet e pronto a offrire tanto a prezzi molto più contenuti rispetto alla media, mettendo in secondo piano potenza hardware e specifiche tecniche e puntando tutto su modi d'uso e funzioni specifiche.

Una filosofia nuova

Lo store ufficiale è stato aperto pochi giorni fa nel nostro Paese con un sito piuttosto esaustivo che propone un'ampia panoramica sulla filosofia alla base dei Chromebook, le funzioni principali del suo sistema operativo e una vasta scelta di opzioni per permettere all'utente di scegliere la macchina più adatta alle sue esigenze. La filosofia di Mountain View appare chiara sin dalla presentazione della sua nuova offerta: il consumatore non troverà una carrellata di prodotti con specifiche tecniche e di prezzo ben precise; i modelli sono infatti presentati tramite due discriminanti ben precise, la "forma" della macchina che si intende acquistare e le funzioni per cui la si vuole comprare.
Si potrà scegliere se avere tra le mani un semplice portatile, con trackpad e tastiera, un ibrido trasformabile in tablet o un prodotto utilizzabile anche con pennino e schermo touch, il tutto con dimensioni di schermo e fasce di prezzo differenti. Alla forma vengono associate le funzioni principali e a quali usi verrà destinato il nuovo dispositivo: intrattenimento, navigazione in rete, lavoro, svago, lunghi viaggi. Verrà così presentato all'utente solo il dispositivo più adatto alle sue esigenze.

Accessibilità

Per la prima volta a contare non saranno più le specifiche tecniche ma solo le funzioni principali, la grandezza dello schermo e la durata della batteria. Quello che accomuna tutti questi prodotti è, appunto, Chrome OS, un sistema operativo leggero e malleabile, con poche funzioni principali, una forte componente online e un'altissima compatibilità col mondo Android. Questo ha permesso ai produttori di non doversi spingere troppo in la con le specifiche tecniche. A tutto questo si aggiunge un'altra delle caratteristiche principali di questi prodotti, tutti accomunati da una durata veramente importante della batteria.

Nella maggior parte dei casi, infatti, ci troveremo davanti dei portatili che permettono di essere utilizzati per 10-15 ore senza alcun problema, con un uso in mobilità massiccio e prolungato senza bisogno di ricariche di sorta.
Menzione di merito anche per il prezzo, che parte da un minimo di 320 euro ad un massimo di circa 700. Mediamente, con circa 350 euro, ci si porta a casa un prodotto che offre tutto quello che si può desiderare da un portatile di nuova generazione. Un traguardo di alto livello per un mercato che mai era stato così accessibile.

I modelli

Per la vendita Google si è affidata soprattutto agli store online delle principali catene di elettronica ed e-commerce del nostro Paese, mentre per la produzione e l'assemblaggio l'appoggio è arrivato dai più importanti produttori del settore.

Acer propone ben quattro dispositivi, due, il Chromebook 314 e il 315, con diagonali di schermo generose, 64 GB di memoria e processori Intel Celeron N4000, sono venduti a 349 euro, mentre gli altri due, il Chromebook 514 e il 714, con processori più performanti, sono venduti rispettivamente a 479 e 699 euro. I modelli di Asus, il C423 e il C425, hanno entrambi schermo da 14 pollici ma con processori Intel diversificati, venduti a 319 e 499 euro.
HP propone invece ben tre convertibili, Chromebook 14a, Chromebook x360 12b e Chromebook x360 14b, differenti per dimensioni dello schermo e processore e venduti rispettivamente a 349, 449 e 499 euro. Due, infine, i prodotti di Lenovo, un convertibile, il Chromebook C340-11, e un laptop classico, l'S340-14, entrambi a 349 euro.

Un browser diventato sistema

L'esperienza d'uso di questi prodotti è mutuata quasi in toto dal celeberrimo Chrome OS, sistema operativo basato sull'omonimo browser lanciato dall'azienda circa dieci anni fa. Si trattava di un progetto tutto basato su cloud e connettività, una macchina virtuale che tante critiche aveva ricevuto. Con il tempo però le tecnologie sono andate avanti e quella che appariva come un'idea piuttosto pionieristica si è poi rivelata una carta vincente. I concetti alla base di Chrome OS sono oggi perfettamente applicabili, visto che abbiamo quasi sempre possibilità di connetterci alla rete e il cloud è diventato uno strumento irrinunciabile per la conservazione di tutti i nostri dati.

In ogni caso, ed è giusto sottolinearlo, il nuovo OS è una versione molto più completa ed evoluta di quella solo "via browser" lanciata anni fa. Quello che gli utenti si troveranno davanti è un sistema leggero, performante, facile da usare, attento alla sicurezza e già in partenza dotato di tutte le funzioni utili per il lavoro o l'intrattenimento.
La compatibilità totale con le applicazioni del Google Play Store permette di arricchire i dispositivi di funzioni che vanno ben oltre la galassia della grande G, garantendo anche la continuità di utilizzo con tutti i device del mondo Android.

Autonomia e velocità

L'interfaccia utente è perfetta per tutti gli usi cui viene declinata e si adatta alla perfezione alle caratteristiche del laptop che si sta utilizzando, sia che questo sia destinato ad un uso con trackpad e tastiera, sia che venga utilizzato come un touch screen. A livello di logica di base ci troviamo comunque in un ambiente più limitato rispetto alle controparti Microsoft ed Apple, per un sistema che è ancora largamente basato su una leggerezza di fondo che rende fondamentali l'utilizzo dell'archiviazione virtuale sul cloud e della rete per alcune delle sue funzioni principali, ma con un focus diverso rispetto ai rivali.
Quello che si è voluto creare è un sistema facile da usare, molto simile alle controparti mobile di Android, offerto in prodotti dal prezzo contenuto ma con le prestazioni al centro della scena.

Un successo annunciato?

Grandi passi avanti sono stati fatti anche sulla tutela della sicurezza da virus e sulla privacy dei dati, fondamentali in un sistema basato sulla rete e sul cloud. Presenti anche un filtro famiglia che i genitori potranno gestire in tutte le sue funzioni per permettere l'utilizzo anche ai più piccoli e l'immancabile assistente Google. Il sistema gestirà in totale autonomia aggiornamenti e backup dei dati in tempo reale, creando una totale sinergia tra l'utilizzo online e offline e una continuità tra le operazioni fatte su smartphone e quelle su laptop.

La formula, una novità assoluta in Europa e in Italia, ha riscosso parecchio successo negli Stati Uniti, dove i portatili di Google stanno diventando sempre più di moda, soprattutto tra i più giovani e gli studenti, che hanno tra le mani un prodotto utile per lo svago e la scuola ad un prezzo inavvicinabile per la concorrenza.
A pari prezzo, in ambiente Windows, si ha a che fare con prodotti di fascia bassa, con prestazioni limitate. Nel quarto trimestre del 2019, negli Stati Uniti, 40 milioni di studenti e insegnanti hanno scelto i Chromebook per le loro attività didattiche. Il 24% del mercato di notebook venduti in terra americana è ora in mano a Google.

Nuovo mercato

Quello che Google vuole costruirsi anche in Italia è un nuovo spazio di mercato, una breccia nel mondo dei notebook pronta a offrire quello che nessuno fino ad ora era riuscito a fare. In tempi come questi, infatti, dove tutti hanno uno smartphone e i tablet hanno fallito nel loro essere via di mezzo tra mondo mobile e mondo PC, avere tra le mani un notebook dal prezzo contenuto e dalle performance invitanti, capace di svolgere le sue funzioni basilari senza intoppi, è un lusso che fino ad ora non ci era stato concesso. Occorrerà vedere se questo nuovo concetto, non più incentrato sulle caratteristiche tecniche ma ben più interessato a funzioni base facilmente raggiungibili per tutti, riuscirà a fare breccia anche sul mercato italiano.
Si tratta di una concezione molto diversa per un mercato da tempo abituato a ben altro e per questo ridottosi notevolmente in peso specifico e numeri, almeno fino a prima del lockdown. Questa nuova filosofia potrebbe riaprire una breccia importante sul mondo dei laptop, permettendo a nuovi utenti di riscoprire il piacere di un computer portatile e offrendo agli interessati uno strumento valido per molteplici usi, di certo non professionali, ma adatti a un pubblico di massa.
Questi "nuovi utenti" non dovranno più accontentarsi di un tablet o di un portatile Windows di fascia bassa, ma avranno ora un'alternativa più che valida tra le mani. Quella dei Chromebook ha tutte le carte in regola per diventare una scommessa vincente, vedremo se anche l'Italia risponderà positivamente all'ennesimo azzardo firmato Google.