Come streammare su Twitch: linee guida per costruire un buon setup

Volete iniziare a streammare su Twitch ma non sapete da dove iniziare: abbiamo messo insieme una serie di consigli che possono esservi utili.

Come streammare su Twitch: linee guida per costruire un buon setup
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C'è stato un tempo in cui l'emozione della diretta era riservata esclusivamente al mondo della TV: l'avvento di Internet e la sua rapida evoluzione hanno completamente rivoluzionato il segmento della comunicazione e il modo in cui il pubblico (o gli utenti) si rapportano con essa.
Di conseguenza, anche il modo di concepire e produrre i contenuti ha subito un rapido cambiamento: dai grandi studi accompagnati da redazioni operose alle singole "camerette" equipaggiate con PC e gadget tecnologici, il passo è stato piuttosto breve. Artefici principali di questa epopea sono stati portali come Twitch e YouTube, piattaforme social che hanno puntato tutto sulla produzione video e sul live streaming, spingendo milioni di spettatori a diventare autori e conduttori più o meno abili e altrettanti utenti a unirsi in community di fan.

Nel corso degli ultimi anni, sulla scia di social come TikTok (che a sua volta ha condizionato tutto il segmento, Instagram e Facebook inclusi) anche il modo stesso di concepire lo streaming ha trovato il tempo per evolversi ulteriormente: accedere al mondo della "diretta" è diventato sempre più semplice e la tipologia di contenuti sempre più varia.
Per mettere in scena una live di qualità, però, occorre un setup in grado di sostenere un certo grado di operazioni in multitasking, una serie di attrezzature specifiche e una conoscenza minima dei principali software per lo streaming: nelle prossime righe cercheremo di fornirvi alcune indicazioni su come iniziare al meglio la vostra avventura su Twitch.

Il PC per lo streaming: la cabina di regia in un case

Consigliare una build specifica per lo streaming è un'operazione piuttosto complessa. Molto dipende dalla tipologia di contenuti che si vuole proporre e, nel caso del gaming, dal genere e dalla complessità dei giochi che si intende "portare" in live, oltre alla tipologia di software e al codec video che si intende utilizzare.

In generale però vale una regola: un moderno PC da gaming è in grado di sostenere la mole di operazioni necessarie per eseguire dirette di ogni tipo. La potenza di calcolo fornita dalle recenti CPU e GPU è più che sufficiente a fornire uno spettacolo degno di nota per lo spettatore e al contempo prestazioni generose per lo streamer/giocatore.
Va da sé che in determinate condizioni, ad esempio in contesti competitivi o professionali, una configurazione con doppio PC (uno dedicato esclusivamente allo streaming e l'altro solo al gaming) rimane ancora la scelta più opportuna.
Tornando al setup con singolo PC, un desktop che basa le sue fondamenta su un processore relativamente recente e su una scheda video altrettanto performante permette di streammare qualsiasi contenuto e soprattutto qualsiasi gioco, alla risoluzione e al framerate massimi consentiti da Twitch, ovvero 1080p a 60 FPS, consentendo al contempo di mantenere i dettagli su livelli alti e una risoluzione nativa che nella maggior parte dei casi può arrivare ai 1440p (persino al 4K con i giochi più "leggeri").

Per ottenere questi risultati è consigliabile non lesinare sul numero dei core a disposizione (già una CPU a otto core rappresenta un buon punto di partenza per un utilizzo multimodale in contemporanea del PC), soprattutto se si costruisce una build partendo da questi presupposti: tra le soluzioni più papabili ci sono gli AMD Ryzen 7 della serie 5000 o i più recenti 7000, ma soprattutto Intel Alder Lake e Raptor Lake, più precisamente gli Intel Core di dodicesima e tredicesima generazione, dotati di architettura ibrida e in grado di sostenere un multitasking avanzato. Queste soluzioni bastano a garantire il massimo delle prestazioni nella maggior parte dei contesti.
La scelta della scheda video richiede un'ulteriore riflessione: questa determinerà, infatti, il tipo di encoder che si potrà eventualmente utilizzare.

Le GPU NVIDIA possono contare sulle capacità di NVENC, giunto ormai alla sua ottava iterazione, mentre la famiglia Radeon fa leva su AMD Encoder (un discorso a parte richiederebbero le nuove schede Intel ARC e le neonate Radeon 7000 con encoder avanzati e supporto AV1).
Ancora una volta, le ultime generazioni di schede video possono svolgere tutti i calcoli necessari a garantire un buon flusso di streaming e un framerate costante: le RTX Serie 30 e Serie 40 o le Radeon 6000 e 7000 garantiranno dirette efficaci per almeno una generazione, con NVIDIA che si impone per le sue soluzioni più economiche della scorsa generazione proprio grazie alla tecnologia NVENC.

Per completare il quadro occorrono poi almeno 16 GB di RAM, un'unità SSD da almeno 1 TB e una scheda madre possibilmente compatibile con gli ultimi standard I/O e un buon numero di porte USB in partenza. Vale la pena di ricordare che esigenze specifiche richiedono riflessioni particolari che possono, a seconda della situazione, rimodellare l'intera configurazione.

Accessori e gadget che fanno la differenza

Sebbene un buon PC abbinato a uno dei software disponibili (OBS, Streamlabs OBS, XSplit o le soluzioni integrate di Twitch e YouTube) bastino ad entrare nel mondo del live streaming e più in generale della creazione di contenuti, esiste un corollario di accessori e strumenti in grado di semplificare la vita dello streamer o addirittura di fornire l'accesso a una serie di possibilità creative inedite.

Il primo accessorio indispensabile se ci si vuole mettere in mostra è la webcam o la fotocamera: le soluzioni messe in campo dai vari produttori sono molteplici e la scelta si basa perlopiù sul livello di qualità che si vuole ottenere e sul budget a disposizione.
Le webcam dedicate offrono un buon compromesso tra prezzo e prestazioni: Elgato Facecam, Logitech StreamCam o Razer Kiyo consentono di trasmettere e registrare in 1080p a 60 fps, mentre se si vuole puntare a risoluzioni fino a 4K (soprattutto per le registrazioni) o ad ottiche di qualità superiore si può optare per Elgato Facecam Pro o Logitech Brio Stream.
Per ottenere il massimo dei risultati, specialmente in particolari condizioni di illuminazione, occorre virare su una buona fotocamera, a partire dalla Sony Alpha 6000L o dalla Panasonic Lumix G100. In generale, poi, un comodo accessorio come Elgato CamLink permette di trasformare qualsiasi fonte di cattura in una webcam per lo streaming.

Di fondamentale importanza è il microfono: un buon audio "radiofonico" che trasmetta una voce chiara e profonda può fare la differenza anche in termini di pubblico. Ancora una volta le possibilità offerte dal mercato sono tantissime e per tutte le tasche: tra le proposte USB vanno segnalati Elgato Wave:3 e Elgato Wave DX, la serie Razer Seiren o il celebre Blue Yeti nelle sue principali varianti.
L'utilizzo di microfoni XLR è invece condizionato dalla presenza di un mixer o di una scheda audio: in questo segmento, lo Shure SM7B rimane tra la migliori scelte possibili.

Se poi si vuole catturare il proprio gameplay da una fonte esterna come PlayStation 5 o Xbox Series X, una scheda di acquisizione diventa fondamentale. Anche in questo segmento la tecnologia ha fatto passi da gigante, proponendo nel corso degli anni soluzioni integrate o portatili e fornendo prestazioni e qualità sempre più elevate a costi sempre più accessibili. Tra i migliori prodotti in circolazione meritano una menzione Elgato HD60 X o la soluzione interna Elgato 4K60 Pro, NZXT Signal HD60 e 4K30, Razer Ripsaw HD o la più economica AverMedia Live Gamer Mini.

Una volta messa da parte la triade fondamentale dello streaming composta da webcam, microfono e scheda di acquisizione è possibile dedicarsi a decine di altri gadget che svolgono le funzioni più disparate. Le console per il controllo della regia rientrano nella categoria degli strumenti utili: tra gli esempi più funzionali la nuova Elgato Stream Deck+ con tanto di potenziometri o il Razer Stream Controller. Il già citato mixer con scheda audio integrata può completare il quadro: in questo caso il famoso TC Helicon GO XLR Mini o il Razer Audio Mixer consentono di controllare tutte le fonti audio da un singolo accessorio.

A seconda del monitor utilizzato potrebbe infine essere necessario affiancare un secondo schermo che possa fornire un riferimento per la diretta e la possibilità di accedere alla chat: in questo caso la scelta si basa esclusivamente sulle necessità dello streamer ma in generale un monitor Full HD dalle caratteristiche basilari può davvero fare la differenza.

La messa in scena

Dopo aver assemblato il PC, configurato le webcam e i microfoni e installato tutti gli accessori per il controllo e la regia, si può passare alla disamina della location e del background della live. Uno "sfondo" adeguato può incidere sensibilmente sulla percezione degli spettatori ed anche in questo caso le possibilità sono molteplici. Nel caso si scelga di creare una postazione ad hoc nella quale mettere in mostra cimeli e action figure, può essere utile enfatizzare il tutto con l'utilizzo di LED.

Il mercato mette a disposizione un'ampia scelta di prodotti: in particolare Philips Hue, Twinkly e Nanoleaf offrono soluzioni specifiche per gli streamer e i videogiocatori, con moduli espandibili e controllabili tramite app. Se invece non si dispone di uno sfondo adeguato o se semplicemente si vuole mantenere un minimo di privacy, l'utilizzo di un green screen può fare al caso vostro: in questo modo la vostra camera o il vostro studio può diventare una splendida spiaggia tropicale con qualche semplice click.

In entrambi i casi, però, una buona illuminazione frontale risulta indispensabile, in particolare se si è deciso di risparmiare sulla webcam: qualsiasi faretto fotografico, possibilmente ad intensità regolabile, può dare una grande spinta alla qualità generale dell'immagine, sia per i soggetti in primo piano che per lo sfondo.
Esistono soluzioni specifiche che si integrano con il resto del setup, come ad esempio la serie Key Light di Elgato che può essere controllata direttamente da PC.

Il mondo del live streaming può essere approcciato gradualmente e in diversi modi. Abbiamo deciso di non indicare una build specifica proprio per questo motivo: PC e accessori per lo streaming devono essere scelti in base alle singole esigenze, con la possibilità di distribuire nel tempo i propri acquisti e di migliorare gradualmente la propria configurazione.
Chi scrive, per esempio, ha iniziato la sua avventura su Twitch partendo da un laptop, da una scheda di acquisizione e dauna console per poi arrivare nel corso degli anni ad un vero e proprio studio di registrazione. Come spesso accade, volontà, studio, passione e personalità possono fare la differenza più di qualsiasi costosissimo accessorio.