Ai confini tra la realtà e Unreal Engine 5

Nuova ondata di lavori per 3Dystopia, ormai un punto di riferimento per le ricostruzioni in fotogrammetria nel motore di gioco di Epic Games.

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Unreal Engine 5 è tra i tasselli più attesi di questi anni per il panorama videoludico e ogni dimostrazione non fa che aumentare il livello di aspettative nei confronti di questo straordinario motore di gioco.
A lasciarci senza fiato, negli ultimi mesi, sono stati soprattutto i lavori portati a termine da alcuni artisti digitali che ci hanno proposto alcune spettacolari ricostruzioni della realtà, a cominciare dalla stazione di Etchu-Daimon in Unreal Engine 5, ma l'ultimo e forse più impressionante di tutti è stato il footage proposto da 3Dystopia, realizzato con un massiccio uso della fotogrammetria.

Più reale del reale?

Lo youtuber 3Dystopia, sfruttando anche un soggetto particolarmente insospettabile, è riuscito a ingannarci con una breve passeggiata tra i vicoli di un paesino francese in Unreal Engine 5. L'aveva già fatto un po' di tempo fa ma è evidente che ci stia prendendo la mano, mischiando ulteriormente le carte in tavola.
Quello che potrete osservare nel video in apertura non è reale, o meglio, lo è fino a un certo punto. Questa passeggiata è stato realizzata a partire da 1500 fotografie e da un video in risoluzione 6K.

La trasposizione in Unreal ha richiesto circa 10 giorni e appena 15 minuti per il rendering, poiché è importante ricordare che non si tratta di risultati ottenuti in real time.
Siete in grado di individuare le parti registrate da quelle prodotte artificialmente? A chiarirlo è naturalmente il logo di Unreal Engine in alto, ma anche il bagliore che ci trasporta sul viale principale, che segna la fine del tour virtuale lasciando spazio alle vetrine e alle automobili del video originale.

La resa dei colori e del meteo, oltre all'eccezionale ricostruzione dell'erosione dei mattoni, sono i punti forti dell'insieme.

A cedere il fianco sono dettagli come i canali di scolo, le cui tubature risultano artificiali anche una visione distratta soprattutto a livello del terreno, per via di un innaturale bagliore sui fianchi e di texture molto lontane dalla realtà.
Anche il murale di Banksy, che a prima vista potrebbe sembrare reale, è stato applicato dall'artista in digitale e salta all'occhio se si guarda con attenzione, per via di un'eccessiva nitidezza dei contorni. Un elemento incompatibile con l'insieme per due ragioni: per prima cosa uno stencil difficilmente avrà margini tanto netti, ma soprattutto, è in forte contrasto con la sfocatura dell'insieme. Come spiega anche l'artista, ci sono ancora alcuni problemi nel riuscire a ottenere il meglio dalle texture, e forse è proprio questo a rendere l'intero video più credibile, ma l'avete notato l'inquietante easter egg? Per fortuna non è reale!

Pensare ancora più in grande

Il secondo lavoro è invece la ricostruzione di uno splendido castello francese del XV Secolo, così com'è possibile ammirarlo oggi nella cittadina di Amboise. Tutte le scene sono state riprese da terra e senza l'aiuto di droni, anche in questo caso con ricostruzione manuale sul motore di Epic.
Qui l'autore è stato decisamente più didascalico, specificando con l'icona di una fotocamera le scene riprese nella realtà e con il logo del motore quelle renderizzate in Unreal Engine 5.

La dimensione dell'intero ambiente e la stazza del castello sono un evidente indizio della complessità di questo lavoro; per questo motivo, è giustificabile che il realismo venga in parte tradito dai dettagli più piccoli, come l'eccessiva plasticità degli alberi nel piazzale, che non sono stati ricostruiti fedelmente rispetto alla realtà ma recuperati tramite Quixel Megascans.

Anche qui c'è un simpatico easter egg, nascosto tra gli alberi: vi lasciamo spazio nei commenti per elencarceli tutti e due. Come confessa ironicamente l'artista, è iniziato l'upload del mondo sul motore di Epic... se ci riuscirà, non vediamo l'ora di farci una passeggiata anche noi!