Cos'è Android Pay, come funziona e quando arriverà in Italia?

Alla scoperta di Android Pay, il servizio di pagamento in mobilità di Google: caratteristiche, informazioni e uscita in Italia.

Cos'è Android Pay, come funziona e quando arriverà in Italia?
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Il settore dei pagamenti digitali è in continua ascesa: negli ultimi anni, le maggiori compagnie operanti nell'ambito della tecnologia mobile hanno deciso di sviluppare la propria applicazione, spalancando le porte a nuovi ed interessanti scenari. Ad esempio, Apple ha lanciato Apple Pay integrandola alla perfezione nei suoi smartphone e lo stesso ha fatto Samsung con Samsung Pay. Sulla medesima linea è nato anche Android Pay, servizio sviluppato dal colosso di Moutain View che, in poco più di diciotto mesi, ha portato importanti novità nei sistemi di pagamento, presentando al grande pubblico un nuovo sistema destinato a divenire in pochi anni un nuovo standard nelle transazioni d'ogni giorno.
Android Pay permette agli utenti di salvare le proprie carte di credito all'interno dell'applicazione e di usare lo smartphone per effettuare i pagamenti e gli acquisti nei supermercati o nei negozi abilitati. Dopo aver scaricato e installato l'omonima app, disponibile sul Play Store, è necessario registrare le proprie carte di credito, di debito o il numero del conto corrente. È inoltre possibile utilizzare la fotocamera dello smartphone che riconoscerà in automatico i numeri della carta, memorizzandola di conseguenza. Dopo aver portato a termine le operazioni preliminari, sarà possibile iniziare a pagare tramite l'applicazione Android Pay sfruttando semplicemente il sensore NFC presente sullo smartphone. Ovviamente, i device sprovvisti di tale tecnologia non potranno avvalersi del servizio offerto da Google. I terminali presenti nei negozi dovranno inoltre essere compatibili con la tecnologia contactless, altrimenti sarà impossibile portare a termine la transazione.

Per tutelare la sicurezza e la privacy dell'utente, Google ha messo a punto uno speciale sistema che impedisce all'applicazione di condividere i dati relativi alla propria carta di credito o, in alternativa, al conto corrente. In tal modo, eventuali malintenzionati non saranno in grado di ricavare le preziose informazioni dall'account utente, limitando dunque i furti di denaro. Inoltre, Android Pay basa il suo operato su un sistema di riconoscimento biometrico che impedisce all'utente di portare a termine una transazione senza aver prima confermato il pagamento tramite impronta digitale.
È di questo mese la notizia dell'arrivo di Apple Pay in Italia. Al momento, il servizio di Cupertino conta tuttavia un supporto limitato ai circuiti Visa e Mastercard, nonché alle banche Boon, Carrefour e UniCredit. Una rivoluzione che fatica dunque a prendere piede nel nostro paese, piuttosto diffidente verso le nuove tecnologie volte alla gestione delle proprie finanze. E, con ogni probabilità, è proprio ciò che frena l'avvento di Android Pay in Italia. Il servizio, lanciato nel mese di settembre 2015 negli Stati Uniti, si è rapidamente espanso anche in Europa e nel resto del mondo, conquistando in breve tempo il Regno Unito, Singapore, l'Australia, il Giappone e, per ultimo, il Belgio. Tuttavia, Google non perderà certo l'occasione di rivaleggiare con Apple e perciò, nei prossimi mesi, potremmo assistere ad importanti annunci provenienti dal colosso di Mountain View.