Days Gone alla prova su RTX 3080: un ottimo porting dal frame rate elevato

Days Gone mette da parte i problemi tecnici visti al lancio su PS4 mostrandosi ai giocatori PC al suo meglio e con un frame rate molto elevato.

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  • Il cambio di rotta di Sony nella gestione delle sue esclusive è una manna per i gamer PC. Microsoft ha già capito da tempo l'importanza di questo mondo e ha unificato le sue piattaforme da gioco, Sony sta invece tentando una strada alternativa, con delle esclusive temporali molto lunghe che sfociano però sempre più spesso in un approdo su computer. Una scelta corretta, perché da un lato i giocatori su Playstation possono provare prima di tutti e per lungo tempo i titoli first party, dall'altro quelli su PC possono goderseli, qualche anno dopo, al massimo del loro splendore, grazie a un hardware più potente, come nel caso di Days Gone, arrivato proprio in questi giorni su Steam e sulle piattaforme di vendita più famose.
    Days Gone è un buon esempio che descrive quanto detto finora, perché alla sua uscita il titolo di Bend Studio ha mostrato più di qualche inciampo dal punto di vista tecnico su PS4, tra pop-up e rallentamenti. Oggi chi si lancerà nell'epopea su due ruote di Deacon St. John su PC potrà godersela al meglio del suo splendore, ovviamente con tutti i limiti di un porting di un gioco datato 2019. In questo articolo parleremo solo delle prestazioni che abbiamo osservato nel gioco, identico per il resto alla sua controparte console, tutte le altre informazioni sono disponibili nella recensione di Days Gone.

    Requisiti minimi e configurazione di prova

    Nelle settimane che hanno preceduto il lancio di Days Gone su PC molti appassionati si sono chiesti se sarebbero state implementate tecnologie come il Ray Tracing e il DLSS, che avrebbero portato diversi benefici sul fronte grafico e delle prestazioni. Sony ha preferito fare un porting puro della versione originale, per altro già migliorata di recente da una patch per PS5 che ne aveva aumentato il frame rate. Sotto questo fronte la scelta di Sony è corretta, chi gioca da anni su PC è già stupito nel vedere le esclusive Playstation arrivare su computer, difficile chiedere di più, anche perché avrebbe richiesto dei costi di gestione decisamente più elevati per rifare completamente il sistema di illuminazione e requisiti di sistema più esigenti.
    Per giocare a Days Gone su PC basta davvero poco, si parte infatti da un PC con processore Intel 2500K o AMD FX-6300, con una GTX 780 o Radeon R9 290 e 8 GB di RAM. Siamo di fronte a un hardware con più di qualche anno sulle spalle, a conferma che Bend Studio ha ottimizzato molto bene questo porting, come vedremo anche dopo nei benchmark. La configurazione consigliata per il 1080p prevede invece un processore Intel i7-4770K o AMD Ryzen 5 1500x, con una GTX 1060 o Radeon RX 580 e 16 GB di RAM.
    In entrambi i casi si tratta di setup ampiamente alla portata dell'utenza attuale, la GTX 1060 è ancora oggi la scheda video più utilizzata su Steam ad esempio, ma non saranno pochi gli appassionati dotati di hardware ben superiore a quello richiesto.

    Per la prova abbiamo utilizzato un PC composto da Ryzen 9 5950X, RTX 3080 Founders Edition e 16 GB di RAM. Particolare da non sottovalutare è il monitor, perché Days Gone raggiunge un frame rate molto elevato se ha a disposizione la giusta potenza, una condizione perfetta per il ROG PG27UQ da 144 Hz che abbiamo impiegato. Sul fronte grafico non abbiamo rinunciato a nulla, siamo andati nel menù di configurazione e abbiamo sparato al massimo tutte le impostazioni. Impostazioni che sono presenti in discreta quantità e che permettono di gestire tutti gli aspetti della grafica, dall'illuminazione alla qualità della vegetazione, delle ombre e dell'effettistica.

    Un ottimo porting

    Dimenticate quanto visto su PS4, perché la versione PC di Days Gone prende quanto di buono visto nell'update per PS5 e lo porta a un livello leggermente più alto (tutti gli screenshot dell'articolo sono realizzati con la versione PC). Il primo impatto con il titolo di Bend Studio è molto positivo, soprattutto sul fronte delle prestazioni. Con il nostro sistema di prova abbiamo misurato circa 111 fps in 4K con i dettagli al massimo, che salgono a 150 fps in 1440p e a 198 in 1080p. Valori molto elevati e che fanno completamente dimenticare i problemi di frame rate visti nella versione originale. Questo spiega anche l'assenza del DLSS, una tecnologia che ha un impatto più marcato nei titoli dove la resa grafica penalizza il frame rate. Ovviamente non sempre si raggiungono questi livelli, in presenza di orde gli fps calano, ma si rimane sempre ampiamente oltre i 60 fps in 4K con la configurazione usata per la prova. Grazie al G-Sync poi non abbiamo avuto problemi di stuttering, in generale non abbiamo ravvisato elementi critici per l'esperienza di gioco, che scorre via sempre fluida.

    Certo fin da subito ci si rende conto che, rispetto ai più recenti tripla A usciti su computer, qualcosa manca: l'effettistica è limitata per gli standard odierni, ma la cosa importante è l'impatto generale, molto positivo. Il mondo di Days Gone appare ben definito su PC, complici anche delle texture di buon livello, ma non tutte adatte al 4K, e alla maestria degli sviluppatori nel trovare soluzioni dalla buona resa e che impattano poco sulle performance, come nel caso dell'illuminazione e delle ombre. Queste sono state pensate per l'hardware di PS4 e su PC non sono un problema da gestire, anche con configurazioni meno spinte rispetto a quella impiegata in questa prova. La mole di oggetti renderizzati sullo schermo contribuisce anche questa a rendere Days Gone un buon titolo per gli standard PC, che non mancherà di riservare qualche sorpresa anche per i gamer più esigenti sotto questo aspetto.
    Da non dimenticare ci sono altri due elementi che possono migliorare molto l'esperienza rispetto alla versione originale, ovvero il supporto ai monitor 21:9 e l'utilizzo di un SSD di nuova generazione.

    Purtroppo non abbiamo potuto provare Days Gone con questo aspect ratio, ma gli ampi panorami dell'Oregon sembrano perfetti per sfruttare la visuale offerta dai 21:9, in grado di offrire un maggiore senso di immersione. Gli SSD poi possono abbattere i tempi di caricamento a livelli impensabili per PS4. Nel nostro caso, con un Corsair MP600 NVMe su interfaccia PCIe 4.0 i tempi di attesa sono praticamente nulli, l'esperienza di gioco può essere fruita quasi senza interruzioni.

    Days Gone Questo è un momento magico per il gaming su PC. È un vero peccato che la reperibilità di hardware sia tragica, perché altrimenti saremo di fronte a una nuova età dell’oro per questa piattaforma, partita prima con Microsoft e che coinvolge ora anche Sony. Il nuovo corso della casa giapponese sta portando le migliori esclusive Playstation su computer e con Days Gone la qualità del porting ha superato quella, un po’ zoppicante, vista con Horizon Zero Dawn. Ci stiamo riferendo esclusivamente alla bontà della conversione, non del gioco, che rimane identico alla sua controparte PS4, con i pregi e i difetti del caso. Questa volta però il lavoro degli sviluppatori nell’adattare il titolo al mondo PC è stato migliore, senza inciampi particolari e con una qualità complessiva molto soddisfacente, soprattutto se si pensa che sono passati due anni dall’uscita del gioco. La resa grafica, al netto di un’effettistica un po’ datata per gli standard attuali, colpisce fin dai primi minuti, anche i palati più fini non potranno che apprezzarla. Tutto questo per altro è stato ottenuto senza limitazioni nel frame rate, che rimane sempre su alti livelli, e con una pulizia notevole, merito anche delle buone texture. Insomma, se non avete mai giocato Days Gone e avete un PC adeguato, cosa molto probabile visti i requisiti basilari, questa è l’occasione buona per provare il titolo di Bend Studio al meglio delle sue possibilità tecniche.