DAZN al di là dei problemi tecnici: ma alla fine è migliorata l'offerta?

Uno sguardo oltre le problematiche di natura tecnica, per cercare di comprendere il tipo di servizio, quanto e come cambia rispetto al satellite.

DAZN al di là dei problemi tecnici: ma alla fine è migliorata l'offerta?
Articolo a cura di

Se c'è una cosa di cui siamo tutti sicuri è che DAZN ha iniziato il campionato in salita, con problemi tecnici che hanno caratterizzato la prima giornata di Serie A causando la totale impossibilità di visione delle partite per alcuni utenti. L'alternativa? Un link per l'accesso a una diretta streaming sul web, che però ha concesso di recuperare lo streaming solo a fette di pubblico ben delineate.
DAZN si pone come un'alternativa al satellite, come spiega anche sulla sua pagina ufficiale, ma al netto delle questioni di natura tecnica - su cui si è già discusso davvero troppo - la proposta dell'OTT è davvero valida?
Diamo un'occhiata alle app e ai metodi di fruizione con un occhio più analitico, per capire quanto DAZN sia pronta per l'utenza italiana e, soprattutto, viceversa.

Un sistema parzialmente promosso

In linea generale, il ventaglio di app offerte dal broadcaster inglese è di discreta fattura per tutte le piattaforme. Si tratta di sistemi di accesso leggeri e fluidi nella navigazione tra le varie sezioni, con un player semplice e un'interfaccia piuttosto minimale seppur non del tutto intuitiva.

Proprio la sua essenzialità la rende di facile approccio per chi cerca un'esperienza superficiale, mirata alla visione della partita della propria squadra preferita e basta. Diverso il discorso dell'appassionato di calcio in maniera più ampia o di più sport, per cui la quantità di proposte in home page potrebbe risultare troppo variegata se si cercano contenuti specifici.
C'è da considerare, però, che nell'ultimo anno c'è stata una crescita esponenziale per numero e varietà dei format dedicati allo sport, con una maggiore quantità ma anche qualità di salotti sul mercato, sul pre e sul post partita, oltre che di documentari tematici.
Il canale lineare Zona DAZN è ormai la stella polare dell'offerta per l'utente alla ricerca di una programmazione ad ampio respiro sullo sport più bello del mondo, con una trasmissione continua anche dopo il termine delle partite.

Vale la pena approfondire proprio questo punto, poiché non del tutto immediato per gli utenti meno avvezzi a questo genere di trasmissioni. Chi è solito guardare una singola partita, al termine si aspetta di potersi gustare highlight, interviste e riflessioni a caldo, cosa che in trasmissione in diretta del singolo evento non avviene.

Bisognerà tornare indietro e cercare Zona DAZN per la programmazione del resto del contenuto. Chiaramente non è un apetto così sconvolgente, ma poco immediato e molti utenti potrebbero pensare che non vi sia affatto un salotto post-partita da guardare.
Le trasmissioni presenti su DAZN non si fermano certo a un canale lineare e a una manciata di contenuti on-demand. Oltre a Zona DAZN, il palinsesto dell'emittente prevede anche la trasmissione continuata di Milan TV, Inter TV, Eurosport con due canali e altre proposte come Red Bull TV.
Si spazia dal ciclismo agli sport estremi, passando per il football. Chi è alla ricerca di trasmissioni sportive a 360 gradi avrà certamente pane per i suoi denti

Cosa migliorare

Quanto detto finora dipinge il quadro di un sistema sostanzialmente interessante, ma non mancano aspetti critici. Il promo, come già detto, riguarda il suo approccio eccessivamente minimale. Inutile nascondersi dietro a un dito: in Italia, buona parte del pubblico attuale di DAZN è appassionato di calcio e sicuramente il bacino d'utenza calcistico ha fatto alzare di parecchio anche l'età media di fruizione.

Chi era abituato a stare comodo sul divano, col suo telecomando che ha faticosamente imparato ad usare nel corso degli anni, si trova davanti a un'interfaccia non solo profondamente diversa, ma che tende anche a dare molto per scontato. Il risultato è il rischio di una maggiore confusione per l'utente finale, il ché è anche piuttosto paradossale, visto l'impegno per una maggiore semplicità. DAZN è un sistema giovane, ma sembra essersi dimenticata che il calcio è di tutti e molti assidui spettatori hanno sono in età avanzata e meno avvezzi alla tecnologia e ai suoi linguaggi di comunicazione.

Ma arriviamo al succo del discorso: quali sono i limiti tecnici che potrebbero e dovrebbero essere limati al di là dell'interfaccia?
Uno fra tutti, per un sistema che fa della mobilità uno dei suoi cavalli di battaglia, è l'assenza della modalità Picture in Picture (PiP) per tutti i dispositivi.

Molti utenti amano farsi fare compagnia dalle partite più interessanti durante la navigazione web o altri contenuti, senza necessariamente essere vincolati alla schermata dell'app DAZN per proseguire con la visione. Anche il solo sonoro in background, a questo proposito, potrebbe rappresentare uno spunto per il miglioramento, in modo tale da poter seguire, anche solamente con l'audio, i contenuti per cui ci si è abbonati alla piattaforma, come accade già per Twitch e altri sistemi di trasmissione in diretta.
Un altro aspetto da considerare riguarda il numero di dispositivi che si possono collegare: attenzione, non parliamo di visione in contemporanea, bensì della pura e semplice registrazione.

Sempre in virtù di una comunicazione che invita alla flessibilità più totale, troviamo che i due dispositivi registrabili del piano standard siano davvero troppo pochi, soprattutto se consideriamo che nella lista vanno inseriti anche i browser web da PC e da smartphone (su cui veniamo rimandati dall'app quando cerchiamo di modificare dettagli sul nostro account), sebbene su mobile non sia possibile avviare la riproduzione al di fuori dell'app.

Questo significa che l'utente dovrà compiere una scelta: o registrare la propria TV e il proprio Smartphone oppure rinunciare a uno dei due per la gestione del proprio profilo. Un paradosso, dal momento che alcuni aspetti della propria offerta non possono essere gestiti tramite app e quindi almeno uno slot desktop aggiuntivo, a nostro avviso, dovrebbe essere garantito.
Questa restrizione, se già è pesante con l'abbonamento Standard, diventa ancora più limitante se si passa al piano Plus con tutti i costi del caso. Questo piano consente per definizione la visione in contemporanea, quindi bisogna considerare due unità abitative, con due TV, due Smartphone ed eventualmente PC e altre TV sparse per casa. Ciò significa che dovremo compiere delle rinunce anche pagando 39,99 euro al mese. Quello degli accessi, quindi, è un sistema da rivedere, soprattutto alla luce dei problemi riscontrati nel corso dell'anno ormai archiviato, con streaming interrotti per visioni simultanee inesistenti.

Un approccio decisamente da rivedere non tanto in senso assoluto, ma per via dell'impronta che DAZN si era proposta di dare come alternativa al satellite che, per sua natura, è molto meno flessibile di un sistema di trasmissione che utilizza la rete. Tuttavia, occorre ricordare che anche Sky a suo tempo consentiva di aggiungere al proprio abbonamento Sky Go, con la possibilità di registrare fino a 4 dispositivi (sebbene con due modifiche al mese, al contrario di DAZN che offre massima flessibilità da questo punto di vista) e la gestione del profilo sul fai-da-te che non incide sulla conta di questi ultimi.

Appare evidente come DAZN abbia ancora qualcosa da sistemare nella sua offerta, ma comunque i limiti attualmente presenti sulla piattaforma non sono tanti e tali da inficiarne la bontà in generale.
Quella dell'emittente è un'offerta che, a onor del vero, nell'ultimo anno è cresciuta tanto sia come usabilità che come qualità del palinsesto, onorando almeno in larga parte quanto promesso all'utenza italiana.
Ci riteniamo soddisfatti? Crediamo che sia troppo presto per trarre conclusioni. Speriamo, sicuramente, in un miglioramento progressivo anche negli aspetti che consideriamo acerbi e in una lunga stagione calcistica priva di problematiche tecniche.