Diritti TV: continua lo stallo tra Mediapro e Serie A

Le due riunioni della Lega di questa settimana non hanno portato nessun risultato sulla questione diritti TV della Serie A. Mediapro è appesa a un filo.

Diritti TV: continua lo stallo tra Mediapro e Serie A
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Il bando di Mediapro per i diritti TV della Serie A 2018-2021 è appeso a un filo. È sempre più complicata, infatti, la situazione "televisiva" dei prossimi tre campionati. Nell'ultima settimana sono state addirittura due le riunioni della Lega Calcio: l'azienda iberica avrebbe dovuto presentare le due fideiussioni a garanzia del miliardo di Euro a stagione speso qualche mese fa per accaparrarsi il nostro campionato, ma il tutto si è risolto nell'ennesimo nulla di fatto di una trattativa lunga ed estenuante. La situazione è ancora ferma e a poco più di due mesi dall'inizio della nuova stagione ancora non sappiamo dove, quando o come i tifosi riusciranno a vedere le partite della loro squadra preferita.

La prima riunione: garanzie insufficienti

La prima riunione si è tenuta lo scorso 22 Maggio e ha visto il voto di una delibera della Lega che, in caso di approvazione, avrebbe dovuto portare alla completa sospensione del bando, ipotesi che avrebbe permesso alla stessa Lega di riprendere in mano i diritti e rivenderli direttamente ai broadcaster televisivi. La votazione si è però conclusa in un nulla di fatto. Nel dettaglio, la mozione prevedeva la risoluzione immediata del contratto con gli spagnoli che, come previsto, non hanno presentato la tanto attesa fideiussione da 1,2 miliardi di Euro. Per essere approvato, lo stop doveva essere votato da dodici club: il voto positivo è però arrivato solo da 11 squadre, con il Chievo che si è opposto, Udinese, Cagliari e Torino che si sono astenuti e Milan e Lazio che non si sono presentati. Da qui il disappunto del commissario Giovanni Malagò, che ha ammonito le società per il loro comportamento irrispettoso e per la loro totale indecisione sulla questione.

La seconda riunione: altro rinvio

La seconda riunione, quella del 23 maggio, aveva l'obiettivo di risolvere almeno in parte il problema, ma anche qui ogni tentativo è incredibilmente fallito. Delle diciassette società chiamate a pronunciarsi sulla questione, solo dieci hanno votato a favore, con cinque che si sono astenute. Tutto questo nonostante Mediapro avesse presentato alla Lega una garanzia sulla sua posizione e sulla sua volontà di attendere l'esito del ricorso presentato da Sky che, come sappiamo, ha per ora messo in totale stallo ogni tipo di assegnazione. La situazione è più che mai cristallizzata, con la posizione dell'azienda spagnola sempre più in bilico: non è escluso, infatti, che in una delle prossime riunioni si arrivi all'atto finale di questo estenuante teatrino: sempre più vicina l'ipotesi che porterebbe a una risoluzione consensuale dell'accordo con Mediapro. Quest'ultima possibilità potrebbe soddisfare tutti i soggetti coinvolti, con la Lega contenta di tornare titolare dei diritti TV della Serie A da rigirare poi ai broadcaster e gli iberici che si libererebbero di un fardello diventato ormai piuttosto ingombrante.

Situazione precaria

I tempi di risoluzione sembrano diventare giorno dopo giorno sempre più lunghi, con i club sempre più spazientiti e lontani da soldi che rappresentano una grande fetta dei loro bilanci. Mediapro ha già versato nelle casse della Lega la bellezza di 64 milioni di Euro, una garanzia, seppur minima rispetto al totale da pagare, che potrebbe portare gli spagnoli a impugnare l'eventuale rescissione davanti a un tribunale. L'auspicio di tutti è che la situazione si risolva nel minor tempo possibile, come sottolineato ancora una volta da Malagò: "Prima si decide e meglio è - ha detto - È una decisione complicata, però col passare dei giorni alla complicazione si aggiunge il peso della responsabilità". Nel frattempo, però, ancora non sono chiare le eventuali strategie dei broadcaster interessati, prima su tutti Sky che più volte ha ribadito le proprie intenzioni di puntare nuovamente sul campionato italiano. Più defilata invece Mediaset, che solo una volta ha sottolineato come intenda puntare sulla Serie A, soprattutto dopo aver perso l'esclusiva della Champions League. A oggi non si registrano altre novità sul fronte del famoso e discusso Canale Lega, ma è chiaro che potrebbe trattarsi di un'ottima soluzione dell'ultimo minuto qualora si dovesse arrivare a uno stallo totale, ipotesi questa non più tanto remota. La settimana prossima dovrebbe arrivare un altro incontro, l'ennesimo che potrebbe concludersi con un nulla di fatto. Quella "svolta vicina" che da tempo vi raccontiamo, potrebbe essere ancora tremendamente e irrimediabilmente lontana.