Disney+ vs Netflix: la battaglia per lo streaming è iniziata

Con l'annuncio ufficiale del nuovo servizio di streaming Disney+ le carte sono finalmente scoperte, come reagirà Netflix?

Articolo a cura di

Netflix aumenta i prezzi negli Stati Uniti, Disney annuncia un servizio di streaming dal costo contenuto. La prima vuole mantenere salda la vetta del mercato, la seconda intende entrarci col botto. Il dualismo tra le due è evidente, e aumenterà sempre di più. Disney+ ha il potenziale per scalfire il dominio di Netflix negli USA e nel resto del mondo, forte di un'offerta contenutistica che punta agli appassionati della casa di topolino e dei cinecomic, che in questi anni hanno mietuto successi clamorosi al cinema. Se pensiamo che all'appello mancano ancora i contenuti Fox, essenziali per spostare maggiormente il target verso un pubblico più adulto, non si può che concludere che nei prossimi mesi, ma soprattutto il prossimo anno, la situazione si complicherà per l'attuale leader dei servizi di streaming. Netflix ha già scelto come controbattere all'arrivo del rivale, punterà sui contenuti originali e, si spera, anche su una maggiore qualità degli stessi, ma questo ha un prezzo, che si è già presentato agli utenti americani sotto forma di un aumento degli abbonamenti.

Un mercato sempre più competitivo

L'arrivo di Disney+ non è una novità e Netflix ha potuto prepararsi per tempo. Negli scorsi mesi sono spariti, pian piano, tutti i contenuti Marvel dal suo palinsesto, in Italia l'unico rimasto è Guardiani della galassia Volume 2, ma anche questo è destinato a scomparire. Per sopperire all'assenza di film e serie TV dei brand Disney, Netflix ha deciso di investire maggiormente nella realizzazione di contenuti originali.

Non tutte le ciambelle escono col buco però e finora molti di questi non si sono rivelati qualitativamente all'altezza, altri invece sono riusciti a raggiungere un consenso unanime di critica e pubblico, come nel caso di Roma, protagonista della scorsa stagione dei festival cinematografici mondiali. I 13 miliardi di dollari di investimenti previsti per il 2019, dato che ricordiamo non è ufficiale, dovranno quindi servire non solo a produrre contenuti in grande quantità, ma dovranno anche puntare sulla qualità.

Dall'altro lato, Disney e il suo Disney+ potranno contare su nuove serie TV con alcuni dei protagonisti più amati dagli appassionati sul grande schermo, come quella dedicata a Loki con Tom Hiddelstone o quella su Occhio di falco con Jeremy Renner, sulla forza propulsiva del Marvel Cinematic Universe e di un franchise come Star Wars, senza dimenticare i grandi classici della casa di topolino, i film Pixar oppure la serie cult i Simpson.

All'appello mancano i film di Fox, ma è molto probabile che arriveranno in un momento successivo al lancio, previsto per il 12 novembre, mentre in Europa si dovrà attendere il 2020. Non bastasse l'offerta contenutistica, Disney ha deciso di puntare su una strategia di prezzo aggressiva, solo 6.99 dollari al mese, oppure 69.99 dolari all'anno, che comprendono anche contenuti in 4K HDR. Un prezzo inferiore all'abbonamento base proposto da Netflix negli USA, che è salito a 9 dollari al mese.

Insomma, le premesse lasciano presagire che sarà un anno complicato per Netflix, complicato ma non per questo disastroso. L'arrivo di Disney+ potrebbe anzi dargli la spinta necessaria a migliorare ulteriormente il servizio e i contenuti che offre, un bene per l'utenza, già vessata da una frammentazione che porterà gli appassionati a spendere di più per vedere i propri film e serie TV preferiti. Una situazione sgradevole per molti di essi, ma lo streaming non è certo un diritto, è un business: realizzare i contenuti ha costi elevati e l'obbiettivo è venderli al maggior prezzo possibile, che piaccia o meno.