Dolby Atmos: lo standard audio del futuro

Fino a 128 canali e 64 speaker: Dolby Atmos promette un livello d'immersione senza precedenti, sia a casa che al cinema.

Dolby Atmos: lo standard audio del futuro
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Noi tutti conosciamo bene l'importanza dell'audio durante la visione di un film, infatti esso riesce a suscitare in noi svariate emozioni, come ad esempio ansia, paura e meraviglia. Nello spettatore viene quindi a crearsi una maggiore empatia nei confronti del costrutto filmico e grazie al senso dell'udito riesce a calarsi meglio nelle atmosfere di ciò che sta guardando, regalando un'esperienza più personalizzata e unica.
Proprio per questo una buona sala home teather deve prima di tutto essere fornita di una buona configurazione di speaker.
Fino a qualche anno fa lo standard audio era costruito sulla presenza di un numero limitato di canali e di diffusori, ma ora le cose sono cambiate: con Dolby Atmos cambia infatti le carte in tavola, togliendo i limiti delle precedenti generazioni di standard audio.
Dolby Atmos è un sistema audio creato da Dolby Laboratories, uscito nel primo semestre del 2012. La prima volta venne utilizzato durante la premiere del film di animazione Pixar "Brave". Durante lo stesso anno questo nuovo sistema audio venne installato in venticinque sale cinematografiche sparse per il mondo, ma purtroppo si trattava ancora di una novità che rimaneva limitata a pochi luoghi.
Nel corso del 2013 il numero delle sale nelle quali viene supportata la nuova codifica è cresciuto, fino a toccare il migliaio di cinema dotati di Dolby Atmos, alcuni dei quali anche in Italia.

UNA RIVOLUZIONE SONORA?

Fino ad ora, siamo stati abituati ai sistemi audio con un numero ridotto di canali, presenti sia nelle nostre case sia nei cinema.
Il nuovo sistema Dolby Atmos supporta invece fino a 128 canali audio, rendendo l'esperienza sonora infinitamente più avvolgente e realistica, riproducendo i suoni anche dall'alto; tutto questo farà in modo di coinvolgere maggiormente lo spettatore e di sorprenderlo con effetti sonori davvero strabilianti: ad esempio, nelle scene con elicotteri potrà sentirne il rumore provenire dal soffitto oppure nel caso di temporali si potranno sentire i tuoni espandersi per tutto l'ambiente.
In una sala cinematografica che supporta questa codifica audio, ci possono essere fino a 64 speaker indipendenti, collocati tutti attorno al pubblico, in modo da avvolgere ogni persona con il suono.
Ovviamente, nel caso di un ambiente domestico, non possiamo avere 64 diffusori perciò il sistema prevede l'installazione di almeno 7.1 diffusori, fino ad un massimo di 11.2.
Ciò che contraddistingue questa configurazione audio è il fatto che l'attenzione viene posta anche sull'espansione sonora in senso verticale; i sistemi a cui siamo abituati possiedono diffusori frontali posti accanto allo schermo, perciò essi non sono in grado di ricreare il suono proveniente dall'alto. Allo scopo di risolvere questo problema, Dolby Atmos ha creato dei diffusori che sono posti più in alto ed inclinati leggermente verso il basso, oppure è possibile collocare tali casse direttamente sul soffitto, per godere finalmente di un'esperienza sonora realmente tridimensionale.
Ovviamente ci sono molteplici disposizioni possibili e questa sarà una scelta che l'utente dovrà fare in base alle proprie preferenze, ma anche stando attento alla conformazione della stanza, in modo da collocare ogni diffusore in maniera ottimale.

Nuovo standard, vecchie casse

Quando un sistema Dolby Atmos viene installato, viene effettuata una calibrazione completa della stanza, che permette di avere una configurazione migliore e personalizzata per il proprio ambiente. Atoms può funzionare anche con sistemi di Home cinema già esistenti, perciò non è assolutamente necessario stravolgere la propria sala ed acquistare nuovi speaker, anche se sarà necessario possedere un ricevitore AV compatibile con il nuovo standard.
Ovviamente, come molti sanno, esistono già da tempo dei sistemi audio con amplificatori che possiedono alcune particolari funzioni che permettono di rielaborare l'audio in ingresso, simulando poi dei canali che non esistono nella traccia originale, rendendo il suono più "tridimensionale". In ogni caso si tratta comunque di simulazioni, che probabilmente non avranno mai lo stesso impatto di un audio studiato ed ideato per essere riprodotto da più canali.
Come si può ben immaginare, i maggiori produttori di attrezzatura per home cinema si stanno già muovendo in modo da offrire ai propri clienti delle attrezzature che supportino la nuova codifica, ad esempio Onkyo, Denon, Pioneer e Marantz sono in procinto di mettere in commercio tutta una serie di prodotti che supportano Dolby Atmos.
Il supporto per gli amplificatori però non basta: è infatti necessario possedere dei Blu-Ray realizzati con questa nuova codifica. Allo stato attuale delle cose ancora non è possibile sapere come e quando avverrà il passaggio dalla vecchia codifica a quella nuova, anche perché le spese che i cinema dovranno sostenere per rimanere al passo coi tempi non sono poche, mentre sul fronte home cinema gli appassionati dovranno sostituire alcune componenti dei propri sistemi audio, che non sono certo a buon mercato. Col passare del tempo tuttavia sono sempre di più le pellicole che supportano il nuovo standard, per cui i tempi potrebbero essere più brevi del previsto.

Dolby Atmos Dolby Atmos rappresenta sicuramente una piccola rivoluzione nel campo dell'audio, soprattutto perché fino ad ora ci si era concentrati soprattutto sulla disposizione orizzontale dei suoni, senza invece valutare anche l'importanza di quelli provenienti dall'alto. Non abbiamo quindi più una sola dimensione orizzontale, ma i suoni si sviluppano anche in verticale, proprio come avviene nel mondo reale. Un suono che ci avvolge e che proviene da tutte le direzioni permette davvero un ottimo coinvolgimento, dando allo spettatore l'impressione di essere circondato dall'ambiente in cui si svolge una determinata scena, facendolo maggiormente avvicinare ai personaggi di un film (anzi, facendolo diventare parte integrante della messa in scena!). Per quanto riguarda l’home cinema, il tutto è ancora in una fase embrionale, perciò non si può dare un giudizio certo su questa nuova ed interessantissima codifica audio nell'ambiente domestico.