Dr. Stone: scienza e manga mai così vicini

Dai geni Inagaki e Boichi, uno degli shonen più interessanti di sempre, che mescola egregiamente avventura, battaglie e scienza.

Dr. Stone: scienza e manga mai così vicini
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Nel 2017, su Weekly Shonen Jump, iniziò uno dei manga più famosi di questo decennio: stiamo parlando di Dr. Stone, scritto da Riichiro Inagaki, già famoso per il suo precedente lavoro Eyeshield 21, e disegnato da Boichi, autore coreano noto principalmente per i manga Sun-Ken Rock e Origin; nel 2022 l'opera ha trovato la sua naturale conclusione con l'uscita dell'ultimo capitolo il 6 marzo su rivista e sull'app MangaPlus, con tanto di messaggio di Inagaki per la fine di Dr. Stone. A Luglio è uscito in giappone l'ultimo volume, il numero 26, insieme ad un capitolo speciale incentrato su Ryusui, che è possibile leggere in inglese anche sulla già citata MangaPlus.

Il manga è una peculiare opera di divulgazione scientifica mescolata egregiamente a canoni da battle shonen classico, che gli conferiscono un'aura piuttosto unica per il suo genere. In questo speciale volgeremo lo sguardo verso cinque materiali e oggetti che compaiono nel prologo e nel primo arco, come una sorta di appendice al manga, senza però addentrarci troppo nella trama e rischiare troppi spoiler: a voi la scelta se continuare con la lettura o no.

Un accenno al manga

L'opera tratta di tre amici, Senku, Taiju e Yuzuriha, adolescenti che frequentano la stessa scuola; mentre Senku, il protagonista, è nel laboratorio di chimica, e Taiju è intento a dichiararsi a Yazuriha, una strana e misteriosa luce colpisce l'intera umanità, trasformando il genere umano in pietra.

Passa del tempo e la sostanza che li ricopre si sgretola, tutto è ricoperto da vegetazione e l'umanità come la conosciamo non esiste più: sono passati più di tre millenni. Starà a Senku e a Taiju, che riescono a svegliarsi per primi, studiare il fenomeno e cercare di far risorgere il genere umano tramite prove ed errori, atteggiamento tipico della scienza, il tutto grazie al grande cervello di Senku e alla resistenza fisica di Taiju, indispensabile in un mondo simil-preistorico.
Grazie al grande lavoro di Inagaki, ogni sviluppo di trama è praticamente pensato come un passo nella roadmap verso la civiltà, a colpi di invenzioni e "ricette" per crearle.

Nital

Sin dalle prime battute, il manga fa capire quale sarà il suo filo conduttore: non c'è niente di magico in questa storia e le persone possono essere liberate dalla loro condizione di statue non attraverso esotici e strani incantesimi, ma con una soluzione chimica: il nital. Si tratta di una agente che attacca chimicamente i metalli, ottenuto tramite acido nitrico (primo indizio per la "de-pietrificazione" nel manga) e alcool (nel manga alcool etilico derivato dalla fermentazione dell'uva).

Il nital è un agente corrosivo che attacca determinate superfici metalliche in modo tale da evidenziare al microscopio eventuali composti e non altri.
L'uso è prevalentemente destinato a laboratori e industrie e tale utilizzo viene indicato solitamente nel bugiardino del prodotto: corrosivo e infiammabile sono le prime cose che capitano all'occhio, per non parlare delle accortezze da tenere, insomma, da maneggiare con cura.

La polvere da sparo

Per fermare la forza di Tsukasa, i tre protagonisti decidono di ottenere la potenza della polvere da sparo tramite lo zolfo, facendolo reagire con del carbone (e quindi carbonio) e nitrato di potassio (salnitro). Questa è la polvere nera, la forma originale della polvere da sparo.

Si stima che questa polvere sia stata scoperta tra il X e il XII Secolo in oriente, probabilmente per scopi pirotecnici; ciò che è certo è che tale composto non ha tardato a diffondersi in ambito bellico in tutto il globo, arrivando verso il XIII Secolo anche in Europa.
Tramite una fiamma, inizia la rapida combustione della polvere da sparo, realizzando una serie di reazioni altamente esotermiche, cioè con rilascio di calore, in maniera talmente veloce e a temperature così elevate che la reazione diviene incontrollabile, innescando una violenta onda di pressione per far smaltire tutta l'energia generata, e quindi lo scoppio.

Gli antibiotici

Andando avanti nella storia, Senku si separa da Yuzuriha e Taiju, ma scopre una popolazione di esseri umani che non sono stati risvegliati dalla pietra e che non conoscono la modernità: starà al nostro scienziato insieme ai nuovi coprotagonisti quali Chrome e Kohaku scoprire cosa si cela dietro al misterioso villaggio, un'informazione che molto probabilmente è la sacerdotessa Ruri a detenere, la quale però a sua volta è malata e bisognerà prima di tutto guarirla. Da qui l'idea di tentare il tutto per tutto con gli antibiotici, ma non uno qualunque bensì una classe in particolare: i sulfamidici, più facili da produrre in quel mondo di pietra.

Gli antibiotici sono sostanze che impediscono la crescita e/o la sopravvivenza di organismi patogeni o nocivi. Le basi degli antibiotici moderni nascono nel 1928 grazie allo studio da parte di Alexander Fleming su un tipo di muffa, chiamata Penicillium chrysogenum, che ha portato alla scoperta della penicillina, ovvero delle molecole di beta-lattamici che impediscono la crescita delle pareti cellulari batteriche.
I sulfamidici, invece, sono stati i primi antibiotici prodotti sinteticamente: scoperti tra gli anni ‘30 e commercializzati verso gli anni ‘40, il loro ruolo è quello di inibitori e agiscono interferendo con la sintesi dell'acido folico dei batteri, senza quindi ucciderli, ma impedendo loro di essere dannosi per l'organismo.

Da notare, infine, come il ruolo della medicina sia fondamentale in questo nuovo mondo di pietra, dove non esistono dottori e ospedali, tant'è che lo sviluppo dell'antibiotico ha occupato tutta la prima saga.

La dinamo

Per la produzione di elettricità, i personaggi del manga hanno sfruttato delle barre di ferro magnetizzate: ciò ha portato alla costruzione di una dinamo.
Tramite lavoro meccanico (in questo caso quello di Ginro e Kinro) si è generato un campo magnetico variabile, e per la legge Faraday (anche chiamata dell'induzione magnetica) tale campo magnetico genera una corrente indotta su un circuito ad esso collegato (una differenza di potenziale a essere più precisi, la f.e.m., forza elettromotrice). La legge di Faraday è, inoltre, una delle leggi di Maxwell, le quali ci dicono che campi elettrici e magnetici sono altamente correlati; anzi, il campo è unico ed è quello elettromagnetico.

La dinamo, però, non va confusa con un alternatore: il principio è lo stesso, ma mentre quest'ultimo produce corrente alternata, la dinamo produce corrente continua (quella in foto, ad esempio, pur chiamata dinamo, è in realtà un alternatore).

Vetro

Ultimo ma non per importanza, il vetro. Si tratta di un materiale derivato dal diossido di silicio, usato fin dal III millennio a.C. dagli esseri umani, anche grazie alla sua natura reticolare disordinata (il che lo rende anche il migliore tra i materiali riciclabili).

Non a caso è a questo punto del manga che fa la sua comparsa il personaggio di Kaseki, il quale, anche con le sue sole conoscenze rudimentali, ha capito immediatamente come modellarlo realizzando così la vetreria per il regno della scienza.
Si tratta di un materiale chimicamente resistente, usato anche oggi per i laboratori di chimica.
Inoltre, con il personaggio di Suika, viene citato l'utilizzo del vetro come lente da vista: questa caratteristica è data principalmente dalla sua trasparenza, la quale ci permette di vedere attraverso il materiale, e dalla proprietà di far variale l'angolo con cui la luce colpisce l'occhio, descritta delle leggi di Snell, andando così a spostare il fuoco di un oggetto.