Dyson Zone: quello che c'è da sapere sulle cuffie che purificano l'aria

Dyson ha presentato le sue avveniristiche cuffie, in uscita a fine anno e capaci di purificare l'aria che respiriamo.

Dyson Zone: quello che c'è da sapere sulle cuffie che purificano l'aria
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Non solo aspirapolveri. Da anni, ormai, Dyson sta mostrando al mondo tecnologico una gran voglia di novità e di sperimentazione, come dimostra Dyson Demo VR per la realtà virtuale. Dopo aver cambiato il mondo degli accessori per la pulizia e aver declinato le sue importanti innovazioni tecnologiche nei settori della cura personale e della purificazione dell'aria, l'azienda sta per dare vita ad un dispositivo che farà parlare di sé per lungo tempo.
Si tratta di cuffie con cancellazione del rumore abbinate ad un particolare dispositivo per il filtraggio dell'aria che si respira. Le immagini parlano chiaro, con un prodotto innovativo ed estremo che sembra arrivare direttamente da un film di fantascienza e che ha tutte le carte in regola per essere sia un grande successo che un flop clamoroso come pochi.

Cuffie... purificanti

Le cuffie Dyson Zone, questo il nome dell'avveniristico prodotto, sono, sostanzialmente, un ibrido tra un headset per ascoltare musica e un purificatore d'aria personale. Le Dyson Zone hanno il design riconoscibile cui ci ha abituato da tempo l'azienda e sono in tutto e per tutto assimilabili alle classiche cuffie over ear che vediamo tutti i giorni. A colpire è sicuramente il modulo che, dai due padiglioni auricolari, si riunisce in avanti come una sorta di mascherina.

Dalle immagini si nota subito come questo non sia un dispositivo per il filtraggio puro dell'aria come le normali mascherine: il modulo delle Dyson Zone non entra mai a diretto contatto con la pelle ma eroga un flusso di aria purificata tramite dei filtri ad alte prestazioni e due piccoli condotti d'aria. In questo modo l'aria esterna che viene respirata indossando le cuffie viene purificata e privata degli agenti inquinanti e delle particelle più dannose per la salute.

Tecnologie e filtri

L'obiettivo era quello di creare un dispositivo capace di eliminare due importanti fattori di rischio nella vita di città: l'inquinamento atmosferico e quello acustico. Il target sembra essere quello delle grandi metropoli asiatiche, mercato fiorente, ricco di potenziali acquirenti e con parecchi problemi nella qualità dell'aria. Per ottenere quest'ambizioso risultato, le cuffie sono dotate di due compressori posizionati all'interno dei padiglioni auricolari che aspirano l'aria esterna, la quale viene poi purificata attraverso dei piccoli filtri a doppio strato.

Viene sottolineata la presenza di un filtro elettrostatico che si occupa di catturare ed eliminare le particelle ultrafini, causa di allergie e problemi più gravi; uno strato di carbonio attivo è, invece, pensato per filtrare i gas più inquinanti come i biossidi di azoto e zolfo. Quest'aria, opportunamente purificata, viene poi diffusa direttamente su naso e bocca tramite la curiosa interfaccia, che sparerà il suo getto d'aria purificata e potrà essere settanta su vari gradi di intensità.

Aria "personalizzata"

Dyson sembra voler puntare tutto sul benessere degli utenti e sull'adattabilità delle sue Zone a varie condizioni. Le modalità di purificazione avranno tre diversi gradi di intensità, basso, medio, alto e uno automatico, con le cuffie che decideranno da sole quale grado di funzionalità assumere. Questo perché, a seconda dal livello di sforzo dell'utente, è necessario un getto d'aria diverso: nelle cuffie, infatti, sono presenti vari accelerometri che modificano la velocità di purificazione a seconda dell'attività che sta svolgendo chi le indossa. Tutto questo per fare in modo che chi le utilizza non senta la fatica mentre cammina più velocemente o mentre svolge attività fisica.

Occorre, naturalmente, sottolineare che queste cuffie non servono a bloccare batteri o virus e non hanno nativamente una funzione "anti-Covid". Dyson ha però specificato che nella confezione sarà incluso un non meglio specificato accessorio FFP2, che sarà abbinabile alle cuffie per poterle usare in totale sicurezza. Di che tipo di modulo si tratti e come si abbinerà al resto del dispositivo è ancora piuttosto difficile da comprendere.

Audio e insonorizzazione

Se dal punto di vista della purificazione dell'aria ci sono ben pochi dubbi sulla riuscita tecnologica, vista l'esperienza pluriennale di Dyson nel settore, molta è la curiosità nello scoprire su che livello si collocheranno la qualità di ascolto e la tecnologia di cancellazione del rumore. Qui Dyson si inserisce da neofita puro in un settore dove gli attori in campo hanno grande esperienza e utilizzano tecnologie all'avanguardia e in costante miglioramento. L'azienda britannica ha parlato di un sistema elettroacustico ad alte prestazioni che garantirà una riproduzione fedele di ciò che si sta ascoltando.

Il sistema di cancellazione del rumore è quello che desta maggiori preoccupazioni: le cuffie, infatti, non dovranno solo cancellare il rumore proveniente dall'esterno, ma anche quello generato dai motori e dai sistemi di filtraggio presenti all'interno del prodotto. Anche qui sarà possibile utilizzare tre diverse modalità di cancellazione: quella massima isolerà completamente da tutti i rumori esterni; quella definita "conversazione" si attiverà rimuovendo la visiera e permetterà di conversare tranquillamente con altre persone; quella chiamata "trasparenza", invece, permetterà di sentire tutto ciò che ci circonda e riconoscerà e amplificherà addirittura i rumori chiave come le sirene o gli annunci.

Pesi e contrappesi

A livello ergonomico, infine, Dyson ha provato a rassicurare sul possibile peso di un prodotto abbastanza grande e con all'interno delle tecnologie ridotte ma comunque ingombranti. Pur non diffondendo ancora le specifiche di peso, l'azienda ha raccontato di aver studiato a fondo il sistema di distribuzione dei pesi sui lati della testa e non direttamente sulla parte superiore. L'archetto, infine, avrà varie conformazioni e sarà liberamente regolabile per adattarsi alle più svariate conformazioni di viso e testa.

Frutto di anni di sviluppo, le Zone sono ormai in dirittura d'arrivo e saranno in vendita online già dall'autunno del 2022 con disponibilità diversa da Paese a Paese. Il prezzo d'uscita non è stato comunicato ma, in linea con il posizionamento sul mercato degli altri prodotti Dyson e per via delle tecnologie offerte al suo interno, si avrà certamente a che fare con un prodotto di livello premium e dai costi per nulla contenuti, che potrebbero essere simili se non addirittura superiori a quelli delle cuffie premium con cancellazione attiva del rumore dei più affermati produttori del settore.

Cosa aspettarsi?

Difficile se non impossibile capire oggi che impatto potrebbe avere sull'utenza un prodotto del genere. Non possiamo non lodare le ambizioni di Dyson e la sua costante voglia di rinnovarsi e sperimentare prodotti sempre nuovi e di alta qualità. In qualsiasi settore si sia diretta, l'azienda ha sempre centrato il punto e portato avanti un'importante e costante evoluzione. Questa, per concorrenza già più che ampia nel settore e per un prodotto unico del suo genere, potrebbe essere la sfida più difficile da vincere.

Un prodotto con un design del genere è divisivo e, almeno inizialmente, non verrà visto di buon occhio da tutti gli utenti: nei Paesi occidentali, dove l'uso della mascherina non è mai stato comune e dove questo oggetto viene associato al Covid e ai due anni di pandemia, le Zone potrebbero non riscuotere troppi consensi. Ma se ad un design così estremo dovesse essere abbinato un livello di funzionamento ineccepibile, il prodotto potrebbe davvero sfondare in certi mercati, soprattutto quelli orientali, dove l'utilizzo della mascherina era già diffuso e consolidato ben prima della recente pandemia.

Tematiche importanti

Al di là di tutto, è comunque utile vedere i riflettori accendersi su due problemi così complessi e spesso sottovalutati come quelli dell'inquinamento acustico e della qualità dell'aria. Viviamo in città sempre più caotiche e inquinate, con rumori sempre più forti che fanno male alle nostre orecchie e circondati da agenti inquinanti che ogni giorno respiriamo e danneggiano i nostri polmoni. Anche in Italia, nelle grandi città, la qualità dell'aria raggiunge spesso livelli di guardia e crea danni troppo spesso sottovalutati che faranno sentire tutto il loro peso con il passare degli anni.

Pensare a dispositivi che riescano ad aiutarci a preservare la nostra salute non è un'idea così sbagliata ed è giusto che si inizi a prestare attenzione a tali tematiche, anche e soprattutto per le nuove generazioni. Abbinare tutto questo ad un dispositivo bluetooth come le cuffie, potrebbe essere un'ottima mossa. Certo, il design spaventa, fa sorridere ed è troppo invasivo per essere vero, portatore di una sorta di isolamento tecnologico che potrebbe non convincere fino in fondo.

L'innovazione c'è e il desiderio di fare qualcosa di buono anche: Dyson Zone vincerà la sua battaglia o sarà ricordata solo come involontario cosplay di Sub Zero di Mortal Kombat?