Elon Musk, un CEO in difficoltà: quando nulla sembra girare per il verso giusto

Le difficoltà di Tesla e i piccoli problemi di SpaceX stanno creando non pochi grattacapi a Elon Musk, al centro di un periodo piuttosto complicato.

Elon Musk, un CEO in difficoltà: quando nulla sembra girare per il verso giusto
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Non è un buon momento per Elon Musk. Il guru delle nuove tecnologie, il genio conclamato degli ultimi anni, uno degli uomini più apprezzati del pianeta, sta attraversando uno dei periodi più bui della sua storia. Dopo anni in cui le sue innovazioni e le sue idee hanno parlato per lui, stanno ora iniziando a venir fuori diverse perplessità su alcune delle sue mosse e sulle sue aziende più famose. Criticità fino a oggi in secondo piano stanno ora tornando a galla, per la gioia di chi non ha mai apprezzato il suo modo di fare e la sua vita, per tutti gli hater che da tempo aspettavano il momento giusto per attaccarlo. Ma cosa sta succedendo davvero all'uomo più influente del pianeta?

Tesla: sicurezza e incidenti

L'azienda fino a poco tempo fa leader della nuova generazione di auto elettriche sta affrontando alcuni problemi che stanno facendo particolarmente discutere. Recentemente l'azienda ha richiamato alla base ben 123.000 Model S per risolvere un problema al servosterzo dei modelli prodotti prima di aprile 2016. A oggi si tratta del ritiro più importante nella sua storia. A tornare in primo piano le perplessità sulla sicurezza delle vetture, aumentate a dismisura dopo l'incidente mortale che ha coinvolto una Model X a Mountain View. L'incidente, che è costato la vita al conducente, ha riacceso le polemiche sulla guida autonoma e su Autopilot, il sistema di aiuto alla guida e di sicurezza presente nelle vetture dell'azienda di Musk. Non è chiaro se il sistema fosse attivato al momento dell'incidente, ma sono in tanti a ritenere fuorviante il nome di un software che non ha totale autonomia e non permette alle vetture di muoversi da sole, ma richiede comunque una certa attenzione da chi lo utilizza. Ad amplificare il tutto l'incendio scaturito subito dopo lo scontro, per alcuni dovuto al surriscaldamento della batterie della stessa autovettura. Un vero e proprio colpo per l'immagine dell'azienda, un'altra arma da utilizzare per tutti i detrattori.

La grana Model 3

C'è poi il problema Model 3, la vettura più attesa di Tesla, quella che doveva segnare l'esordio dell'azienda nel settore delle auto commerciali, con un prezzo di listino ben più basso rispetto a tutti gli altri. Doveva essere il momento di svolta per Musk e i suoi ma si sta rivelando un vero boomerang per i conti e il bilancio: a fronte di decine di migliaia di ordini la produzione non riesce a raggiungere gli obiettivi che si era inizialmente prefissata, rimandando alcune delle consegne più urgenti. A oggi sono state prodotte quasi 11.500 Model 3 per una produzione settimanale di poco superiore alle 1000 unità; si tratta di cifre ben inferiori rispetto all'obiettivo inizialmente prefissato di 5000 unità al mese. Secondo la società la crescita, seppur inferiore alle aspettative, sarebbe dovuta continuare, ma per ora si è ben lontani dagli obiettivi che garantirebbero la sostenibilità del progetto. Nel 2017 erano stati 500 mila gli utenti a mettersi in lista per acquistare una Model 3; tutti avevano dato un anticipo di 1000 euro ma a oggi non si sa quante persone si siano tirate indietro e abbiano chiesto un rimborso, altro possibile guaio per un'azienda che ha bisogno di guadagnare e che, per farlo, deve necessariamente vendere molte più auto di quante ne produca allo stato attuale delle cose.

Un progetto fallimentare?

La realtà su cui Musk ha puntato tutta la sua credibilità si sta rivelando ben più complessa di quanto si potesse immaginare. I problemi e la concorrenza ormai agguerrita del settore stanno creando non pochi grattacapi. I profitti, per un settore ancora acerbo e giovane, latitano e le perdite stanno diventando più che mai gravi. Secondo i dati de Il Post, nel 2017 l'azienda ha perso 2,24 miliardi di dollari, con 675 milioni di perdite solo negli ultimi 3 mesi dell'anno. Nel 2016 aveva perso in totale 773 milioni. Tesla è sempre stata in perdita sin dalla sua nascita e per ora la situazione non sembra preoccupare troppo, ma se la voragine di indebitamento dovesse proseguire inizierebbero a sorgere problemi con banche e creditori. Il declassamento da parte dell'agenzia di credito Moody's ha portato a un crollo del titolo dell'azienda in borsa, altro colpo che si unisce all'indagine dell'autorità per la sicurezza dei trasporti americana dopo i recenti incidenti che hanno coinvolto i veicoli Tesla. Il titolo è arretrato di oltre 10 punti e la situazione del mercato non è più rosea come all'inizio, quando la società si trovava a muoversi da sola su un terreno del tutto vergine. Grandi costruttori internazionali si stanno muovendo, pronti a lanciare vere e proprie flotte di veicoli elettrici e a portare avanti una concorrenza spietata come mai si era vista. Tesla potrebbe perdere il suo primato sia nella tecnologia elettrica sia nella guida autonoma: grandi case hanno fatto importanti investimenti e nuovi modelli potrebbero scalfire e minare un primato fino a qualche tempo fa incontrovertibile.

Grattacapi spaziali

Ad aggiungersi a questi problemi la lieve perdita di credibilità di SpaceX, l'azienda che si sta occupando di sviluppare nuove frontiere nell'esplorazione spaziale. Il lancio del Falcon Heavy doveva essere il trampolino definitivo alle velleità spaziali di Musk, ma si è rivelato un buco nell'acqua visto il totale disinteresse dimostrato dalla Nasa, che ha chiaramente ribadito di non voler avere nulla a che fare con il progetto e di non voler acquistare nessuno dei razzi di Musk. I Falcon, seppur affidabili e potenti, non avrebbero le caratteristiche di carico necessarie per essere davvero utili all'agenzia spaziale americana. Un duro colpo per SpaceX e i suoi progetti, per un settore tanto avveniristico quanto rischioso: Musk non può vincere da solo la sua corsa allo spazio, non senza pesanti investimenti che potrebbero creargli parecchi grattacapi economici. Il ritorno economico è per forza di cose limitato e l'appoggio della Nasa avrebbe creato non solo rientri di capitale importanti ma anche una certa credibilità istituzionale che avrebbe dato ulteriore slancio ai progetti futuri. Che questo "smacco" provochi una frenata non ci è dato saperlo, ma è chiaro che la notizia non avrà fatto piacere a un'azienda che si pone come obiettivo quello di arrivare su Marte.

Largo ai detrattori

Chiaro che queste difficoltà per i due principali progetti di Musk abbiano dato spazio a tutti quelli che non hanno mai creduto nelle idee di un uomo che ha sempre spaccato a metà l'opinione pubblica. Sono così arrivate alla ribalta le dichiarazioni del padre di Elon, che ha definito suo figlio "un bimbo viziato", e quelle di Steve Wozniak, passato da sostenitore a vero detrattore di Musk e della sua azienda automobilistica: "Io non credo a una parola di ciò che Elon Musk o Tesla dicono. Quando si attiva Autopilot in qualsiasi condizione stradale non usuale, come ad esempio in caso di presenza di un cono al centro di una corsia, è necessario l'intervento umano. Musk è solo un buon venditore, come lo era Jobs". Una dichiarazione forte, che dà adito a tutte quelle persone che non hanno mai visto in Musk niente di più se non la figura di un grande comunicatore, con grandi idee, tanti soldi, ma nessun reale afflato di genialità come chi lo ama è portato a pensare. Dopo anni di successi queste battute d'arresto sollevano più di un dubbio sulla concretezza di questi progetti, ma nulla è perduto nei due principali progetti di Musk.

Alti e bassi

Quelli di Musk sono progetti ad altissimo tasso di rischio, speranze velleitarie e utopie quasi irrealizzabili che invece hanno iniziato a diventare realtà. Musk ha sempre avuto i soldi per portare avanti molte delle sue idee e da sempre sembra credere davvero tanto in quello che fa. Con tutte le difficoltà del caso sta portando avanti il suo sogno spaziale e, nonostante le ultime difficoltà finanziarie, Tesla rimane una delle aziende più importanti e innovative nel settore delle automobili. In progetti ad altissimo rischio è normale che ci siano momenti di scoraggiamento, così come non sarebbe strano che un giorno questi progetti vadano a naufragare, schiacciati dal peso di un mondo in cui è difficile emergere e rimanere stabili per troppo tempo. A Musk e alle sue aziende deve comunque essere riconosciuto il merito di aver aperto nuove strade e lanciato nuovi mercati. Certo, a volte i sogni sono troppo grandi per poter essere realizzati ed è innegabile che spesso le sparate di Musk diano adito a perplessità e polemiche o si rivelino dei veri e propri buchi nell'acqua senza alcun seguito. Occorre equilibrio nelle valutazioni e obiettività nel riconoscere il ruolo importante di un uomo che crede nel progresso e ha voglia di investire in esso, a volte con successo, a volte fallendo miseramente, ma lasciando un segno che, comunque vada, siamo sicuri rimarrà impresso nelle pieghe della storia per tanto tempo, nel bene e nel male.