eMule: origini e ritorno alla ribalta dello storico software p2p

Con un inatteso aggiornamento eMule torna a far parlare di sé, a farci rivivere un periodo ormai lontano dell'internet del recente passato.

eMule: origini e ritorno alla ribalta dello storico software p2p
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Lo storico software eMule è tornato. Con una mossa a sorpresa lo storico applicativo peer2peer è tornato in auge grazie a un nuovo e inatteso aggiornamento che lo ha riportato agli onori delle cronache di tutto il mondo. Vecchi nostalgici e nuovi appassionati hanno così drizzato le antenne verso un programma entrato di diritto nella storia di internet ma piano piano finito nel dimenticatoio, soppiantato da nuovi e più efficaci rivali e da abitudini degli utenti radicalmente trasformate. Eppure, in tutti questi anni, il programma non ha mai cessato di esistere, ha continuato ad andare avanti per la sua strada e a tenere intorno a sé un buon numero di attivi e appassionati utilizzatori. Ripercorriamo la storia e i motivi che hanno reso eMule così amato e popolare.

Il lungo silenzio

Dieci anni di silenzio, dieci anni senza notizie, senza aggiornamenti, nell'anonimato quasi assoluto. Era il 2010 quando era stata rilasciata l'ultima versione, con la promessa mai del tutto mantenuta di nuove e più o meno costanti migliorie. Eppure, in tutti questi anni, va dato atto al programma di non essere mai stato abbandonato, di aver continuato a funzionare come sempre, mantenendo intatto un buon numero di affezionati che eMule non hanno mai davvero smesso di utilizzarlo. Una piccola base di utenti che non si è fatta catturare dalle "nuove mode" dei torrent e dello streaming e che ha fatto di eMule una vera e propria ragione di vita, un software che ha fatto la storia, lanciato concetti poi divenuti fondamentali per l'internet moderno e segnato un passo importante nel mondo della condivisione dei contenuti. Oggi, a dieci anni dall'ultimo aggiornamento, è stata lanciata la beta della versione 0.60a che, stando alle notizie degli sviluppatori, porterà al suo interno delle modifiche strutturali piuttosto ampie: aggiornamenti di sicurezza e ottimizzazioni varie, tra correzioni di bug e regressioni. Agli occhi dell'utente il programma, almeno esternamente, rimarrà lo stesso di sempre, ma decisamente migliore a livello di velocità ed esperienza d'uso.

L'inatteso ritorno

"eMule non è aggiornato regolarmente, ma al momento la frequenza è tra 1 e 3 settimane, ma non prendere questo per garantito". Con queste parole gli sviluppatori raccontavano la filosofia alla base del loro software e del suo sviluppo, proseguito in maniera incessante per tanti anni, fino al fatidico 7 aprile 2010, data del rilascio dell'ultima versione ufficiale. Sembrava tutto finito ma lo scorso 14 agosto, sul forum ufficiale del programma, è arrivato l'annuncio: "È passato un po' di tempo ma alla fine il codice ha subito dei cambiamenti, sono stati compilati nuovi file eseguibili e preparati per i test". La beta della nuova versione è passata per un po' in sordina ma da qualche giorno, incredibilmente, ha fatto il giro del web, finendo sulla bocca di tutti e riaprendo le porte della popolarità verso un programma che molti avevano dimenticato. Rispetto a quel 7 aprile di 10 anni fa ci si ritroverà davanti lo stesso identico software, con la stessa interfaccia e le stesse funzioni ma con all'interno numerose e importanti novità, due delle quali degne di nota: un nuovo procedimento per riparare i file danneggiati e l'utilizzo del protocollo Https. A oggi eMule è disponibile in due versioni, 32 e 64 bit e solo per i sistemi operativi Windows.

Un po' di storia

Nato il 13 maggio del 2002 dalla mente del programmatore tedesco Hendrik Breitkreuz, aka Merkur come una costola del client eDonkey, il software ha subito sviluppato attorno a se uno stuolo di sviluppatori piuttosto affezionato che in poco tempo ha trasformato il programma in un must have per tutti gli utenti dell'epoca. La prima versione ufficiale è stata rilasciata il 9 agosto per i sistemi Windows 2000 e Windows XP, per un supporto che si è poi andato via via ad ampliare man mano che cresceva la sua popolarità. Il programma è sempre stato disponibile gratuitamente, sviluppato su licenza libera e basato sull'utilizzo di due network peer-to-peer, il già citato eDonkey e Kad. Il suo seguito ha visto il programma scaricato in tutto il mondo oltre 700 milioni di volte: nonostante il successo negli anni si sia affievolito, la sua aura è rimasta sempre piuttosto forte con una comunità di utenti e sviluppatori che, nonostante il silenzio, ha continuato a portarne avanti lo sviluppo, seppur tra le mille difficoltà di una community sempre più risicata e di un'utenza ormai abituata a ben altri programmi.

Strenua resistenza

Negli anni la sua popolarità ha portato a tutta una serie di grattacapi legali di non poco conto. Per la presenza di numerosi file protetti da copyright eMule ha ricevuto le non troppo desiderate attenzioni di istituzioni, forze dell'ordine e major cinematografiche. Nel 2006 la polizia belga ha fatto chiudere due dei server più famosi del programma; nel 2007 Francia, Paesi Bassi e Germania fecero chiudere altri tre server. Nonostante questo, complice anche una popolarità che è andata via via scemando, eMule ha resistito: incredibilmente non ha fatto la fine di molti dei suoi competitor dell'epoca. Se le azioni legali hanno eliminato o radicalmente trasformato alcuni dei software più utilizzati dell'epoca, eMule non è mai venuto meno alla sua filosofia, è andato dritto per la sua strada e non è mai stato del tutto messo a tacere. Un afflato dell'internet passato che ha resistito alla prova del tempo e che oggi prova a riprendersi una scena che non sembra essere più sua ma che, siamo certi, non intaccherà nemmeno di una virgola quella che da anni è la sua filosofia di fondo.

Come funziona

L'utilizzo di eMule è piuttosto semplice: ci si connette a uno dei server presenti e si ha accesso a una stringa di ricerca che permette di cercare quello che si desidera: musica, film, videogiochi, software di ogni genere. In barba a quasi ogni regola di diritto d'autore, la fortuna del programma era dovuta alla possibilità di scaricare gratuitamente qualsiasi tipo di file. Quelli scaricati finivano in una cartella condivisa con tutto il resto della comunità: i file presenti in rete erano quelli memorizzati sui computer di chi utilizzava il programma; più persone possedevano lo stesso file e più la velocità aumentava. eMule, vista anche un'epoca di connessioni non proprio performanti, non è mai stato un fulmine di guerra, ma offriva modalità di scaricamento piuttosto stabili, che gli permettevano di stare connesso in download per svariate ore. Una mole infinita di contenuti che però, molto più spesso di quanto si desiderasse, si rivelavano corrotti o diversi da quelli che si cercava. Si andava a scaricare un film da poco uscito al cinema e ci si ritrovava spesso e volentieri con un prodotto di natura radicalmente differente, quasi sempre solo per adulti.

Fascino intramontabile

Chiunque nei primi anni del 2000 sapeva cosa fosse eMule e la maggior parte dei ragazzi dell'epoca lo utilizzava. I suoi principi di base, tra code di download e cartelle condivise, hanno fatto la fortuna di tanti dei programmi analoghi più utilizzati negli anni successivi, protocollo BitTorrent su tutti. La condivisione degli utenti e la possibilità di trovare tutto quello che internet poteva offrire era una calamita troppo grande per tutti, il simbolo di un'epoca in cui si faceva poco caso al diritto d'autore e ci si sentiva con il mondo dell'intrattenimento a portata di mano.
I tempi oggi sono cambiati, i torrent e lo streaming hanno cambiato le abitudini di tutti noi ma quell'aura leggendaria, quel fascino senza tempo e la portata delle sue innovazioni hanno lasciato un segno difficilmente cancellabile nel cuore di tanti. Ed è proprio questa la forza di eMule: il suo essere fuori da ogni epoca sembra renderlo capace di resistere strenuamente alla prova del tempo, di attirare intorno a sé le attenzioni necessarie per resistere. Siamo sicuri che tra altri dieci anni, comunque vadano le cose, saremo ancora qui a parlarne e a sorridere pensando a quel simpatico asinello che ha riempito di file i personal computer di intere generazioni.