eSIM e l'addio definitivo alle schede fisiche: chi seguirà Apple?

Apple quest'anno ha deciso di dare una netta accelerata all'uso esclusivo delle sim virtuali: il mercato si adeguerà di conseguenza?

eSIM e l'addio definitivo alle schede fisiche: chi seguirà Apple?
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La scelta di Apple di eliminare lo slot per le "schedine telefoniche" dai suoi iPhone alle fine si è concretizzata: gli iPhone 14 negli Stati Uniti hanno solo eSIM e questo potrebbe essere il primo passo per dire addio a oggetti che ci hanno accompagnato per decenni e che potrebbero presto diventare solo virtuali. Questa rivoluzione, già da tempo implementata nei dispositivi Apple e anche in tantissimi Android, potrebbe presto diventare normalità, con un discreto risparmio per i produttori, osteggiato dalle compagnie telefoniche ma ora pronto al balzo definitivo.
La scelta di Cupertino ci dice chiaro e tondo che l'azienda non ha più voglia di aspettare: meglio che gli operatori del Vecchio Continente inizino a prepararsi a questo cambio di rotta.

Una tecnologia ormai matura

Il chip per le eSIM è una tecnologia matura e già da tempo in uso nel mondo Apple e la possibilità di attivare una SIM virtuale da affiancare a una fisica è presente su tutti gli iPhone prodotti dal 2018.
Questa tecnologia, disponibile anche su tantissimi dispositivi Android, è già più che matura e supportata dalla maggior parte degli operatori. Il paradosso è che, nonostante quasi tutti i dispositivi siano compatibili con l'utilizzo della SIM virtuali, queste non vengono praticamente mai usate in esclusiva, ma sempre accompagnate da una SIM fisica.

La scelta di Apple, così radicale, vuole essere una spinta decisiva verso il cambiamento: l'azienda vuole far sentire il suo peso sul mercato per cambiare la situazione e spingere gli operatori ad adottare tutti i mezzi necessari per cambiare la loro filosofia di business. E se ora è toccato agli Stati Uniti, non passerà tanto prima che anche gli iPhone commercializzati in Europa arrivino senza slot fisico per la SIM Card.

Nuove prospettive?

Se negli Stati Uniti la maggior parte degli operatori offrono già la possibilità di attivare abbonamenti virtuali senza troppi problemi, in Europa ci si dovrà scontrare con una certa reticenza dei gestori, che fanno della vendita delle SIM una delle voci più importanti del loro fatturato: ogni volta che si cambia operatore, infatti, si è obbligati a comprare una nuova SIM, una pratica che con quelle virtuali verrebbe del tutto eliminata rendendo molto più facile anche il passaggio tra un operatore e un altro.

Basta un QR Code per attivare le sim virtuali, niente di più, niente di meno. In questo modo verrebbero eliminati costi di produzione, distribuzione e registrazione; i dispositivi avrebbero anche un alloggiamento in meno e, potenzialmente, potrebbero diventare ancora più sottili. Apple lo ha capito prima di tutti e ha deciso di rendere questo passaggio, fin troppo lento e farraginoso, molto più rapido e veloce.

Un cambiamento necessario?

I vantaggi delle eSIM sono davvero numerosi. Oltre ai già citati costi di produzione e distribuzione completamente abbattuti, verrebbe azzerata la produzione di plastica e del materiale per realizzare i chip. All'utente verrebbe reso molto più semplice cambiare operatore, visto che non sarà più necessario sostituire fisicamente la scheda ma basterà fare tutto con pochi semplici passaggi.
Si darà la possibilità di avere anche più numeri telefonici associati allo stesso dispositivo senza dover per forza acquistare nuovi smartphone o perdere tempo a cambiare fisicamente le schede.

Sono troppi i vantaggi per non accogliere con entusiasmo un cambiamento di questo tipo, ancora non compreso fino in fondo dagli operatori ma fondamentale per compiere un passo in avanti di natura tecnologica e in termini di libertà di scelta.
Quella della SIM virtuale è una tecnologia che potrebbe essere facilmente integrata in tanti altri dispositivi, dai droni alle Action Cam, passando per gli elettrodomestici e gli smartwatch: tutti device che, per essere connessi ad internet in portabilità, dovranno per forza di cose essere associati a questo nuovo tipo di tecnologia.

Nuove libertà?

Ad oggi le schede fisiche sono davvero tantissime e si stima che il trend innescato da iPhone 14 farà sparire 8 miliardi di SIM, un dato di gran lunga superiore a quello della popolazione mondiale. Una persona sola possiede quasi sempre più di una SIM o ha sulle spalle abbonamenti più o meno attivi. "Virtualizzare" tutto questo renderebbe finalmente il mercato più snello e azzererebbe una produzione costosa e ormai superflua. La scelta di Apple, come già accaduto in passato con altre idee più o meno radicali, potrebbe presto essere seguita da altri produttori. Con buona pace delle compagnie telefoniche, quindi, le cose potrebbero presto cambiare anche in Italia.

Crediamo sia solo questione di tempo prima di dire addio a questi oggetti sempre più piccoli ma comunque troppo ingombranti. Un cambiamento importante se non addirittura fondamentale, soprattutto per la possibilità che si darà a noi utenti di decidere con maggiore libertà e senza più troppi vincoli di entrata e uscita, quale operatore scegliere e in che modo gestire i propri abbonamenti: non dover più attendere l'arrivo della nuova SIM a casa renderà il passaggio di operatore molto più semplice, possibile con pochi click e, magari, con tariffe molto più convenienti che in passato.

Possiamo fidarci

Checché se ne dica, non si può non riconoscere ad Apple il coraggio di rivoluzioni radicali, inizialmente viste con una certa diffidenza ma poi rivelatesi quasi sempre azzeccate e capaci di influenzare il mercato e di permettergli di guardare verso il futuro. Basti pensare al 1998 e a quella decisione folle di eliminare il lettore floppy disk dagli iMac, a quella di eliminare lettori cd e masterizzatori dai portatili, al telefonino con un solo tasto, all'addio al formato Flash, per non parlare dell'eliminazione del jack per le cuffie dagli smartphone e dall'ancora discusso addio all'alimentatore nelle confezioni dei nuovi iPhone.

Cos'hanno in comune tutte queste scelte? Inizialmente criticate, hanno poi cambiato il nostro approccio alla tecnologia, rivelandosi se non sempre azzeccate, almeno accettabili, dando il merito a Apple di riuscire a riconoscere quasi sempre le giuste tendenze e la giusta direzione. Quello delle SIM virtuali ha tutta l'aria di essere l'ennesimo grande colpo, che lo vogliamo o meno. Siamo pronti?