eSIM: cosa sono e come funzionano, è questo il futuro della telefonia?

L'arrivo dei nuovi iPhone Xs ha segnato un altro fondamentale passo verso la diffusione delle eSIM, le schede telefoniche del futuro.

eSIM: cosa sono e come funzionano, è questo il futuro della telefonia?
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Non ce ne siamo mai del tutto accorti ma il futuro della telefonia è nelle nostre mani già da qualche tempo. Si chiama eSIM, non è ancora diffusa su larga scala ma sta già facendo parecchio parlare di se. Il suo utilizzo, soprattutto in Italia, è ancora piuttosto limitato, ma la SIM virtuale sembra rappresentare una buona opportunità, un nuovo metodo di gestione dei propri piani telefonici e un'inedita possibilità di connessione per tutti i dispositivi del futuro.
Apple ci ha creduto sin dall'inizio e ora, con l'uscita dei nuovi iPhone XS e del nuovo Apple Watch, sembra voler spingere molto forte su una tendenza che pare inevitabile e che proprio l'azienda americana potrebbe avere una diffusione molto più veloce del previsto.

Cosa sono

eSIM sta per Embedded Sim, ovvero delle schede infinitamente piccole e pre installate all'interno dei dispositivi. Non si possono estrarre e hanno all'interno un chip collegato ad una scheda madre che, come le normali sim, identifica univocamente il cliente sulla rete mobile. La differenza sostanziale rispetto alle "compagne" fisiche e che questi minuscoli chip possono essere riprogrammati da remoto e con poche semplici mosse: il cambio operatore, in sostanza, può essere fatto tramite software. Come accadeva con le "vecchie" Apple Sim basta selezionare il gestore che si desidera per far si che lo smartphone si connetta alla rete giusta, senza che siano necessarie altre operazioni come il cambio gestore o la sostituzione della scheda vecchia con una nuova.
Per le loro ridotte dimensioni le eSIM hanno sempre trovato terreno fertile sugli smartwatch, che non hanno lo spazio necessario per ospitare delle schede rimovibili più grandi, ma la loro flessibilità tutta smart e al passo coi tempi potrebbe molto presto farle arrivare sui nostri smartphone. Apple lo aveva capito già da qualche tempo e ora, con i nuovi iPhone XS, sta provando a rilanciare il tutto, ma su una scala ancora più ampia.

Un po' di storia

Nel mercato già da qualche tempo, le eSIM, seppur sotto un certo silenzio, erano state lanciate dalla stessa Apple nel 2014, sui nuovi iPad Air. L'azienda, nel solco della sua tradizione, aveva personalizzato il brand come Apple Sim e aveva reso il servizio disponibile nei soli Stati Uniti. L'obiettivo era quello di lanciare schede telefoniche migliori e più flessibili rispetto a quelle tradizionali. Tramite un semplice menu era possibile scegliere con chi sottoscrivere il proprio abbonamento, di solito una seconda linea da utilizzare all'estero o semplicemente per navigare. Un'idea ottima e flessibile che, almeno negli obiettivi iniziali, doveva essere diffusa su tutti i dispositivi. Le offerte però si rivelarono piuttosto limitate e parecchio costose, indirizzate verso clienti business e impossibili da utilizzare come linea principale.
I principali operatori si tennero ben lontani da questo mondo e il tutto passò piuttosto velocemente sotto silenzio. Due anni dopo, nel 2016, l'associazione degli operatori mobili ha in qualche modo "canonizzato" le eSIM, fissando i primi standard tecnici per un futuro passaggio agli operatori virtuali. Su scala mondiale le schede virtuali hanno fatto il loro debutto con il Samsung Gear S2, per poi essere lanciate anche su Huawei Watch 2 e, ora, con gli ultimi smartwatch Apple. Una scelta limitata quindi quasi solo agli indossabili, ma che presto potrebbe raggiungere una diffusione ben più ampia.

La rivoluzione secondo Apple

A Cupertino questa volta sembra si sia imboccata la strada giusta, quella che porterà le eSIM ad un livello di diffusione mai visto prima. Certo, inizialmente saranno disponibili solo in mercati piuttosto limitati, ma sappiamo bene quanto le tendenze lanciate dalla mela morsicata riescano con velocità impressionante a diventare standard a cui gli altri si devono per forza di cose adeguare. Basta pensare al lancio della piattaforma Apple Pay, all'arrivo del Face ID, al notch nella parte superiore degli schermi senza bordi. Le eSIM permetteranno a Apple di entrare in un settore prima disponibile solo agli operatori e, soprattutto, di risparmiare uno spazio notevole all'interno dei nuovi dispositivi, eliminando lo scomodo vano sim. Per ora non si sa in che modo possano essere sottoscritti gli abbonamenti: si parla di app rilasciate dai vari gestori o di codici QR con cui effettuare le registrazioni. A livello italiano le eSIM, almeno per ora, non sono particolarmente diffuse. TIM aveva provato a dire la sua nel 2016 con i Samsung Gear S2. Oggi invece Vodafone sembra farla da padrone: l'operatore sarà infatti per ora l'unico che darà pieno supporto alla nuova tecnologia, ma solo su Apple Watch Series 4.
La eSIM funziona come duplicato della scheda fisica già presente nel telefono, condividendo tutte le soglie dell'abbonamento principale e funzionando da vera e propria estensione dello smartphone.

Novità a misura di utente

Il recupero di spazio e smartphone magari più sottili non sono i soli aspetti positivi di questa importante novità. Tutto nelle eSIM sembra essere costruito per agevolare la vita agli utenti. I tempi e le operazioni necessarie per il cambio di operatore saranno più brevi e semplici, la scheda fisica non esisterà più e il cambiamento sarà molto più facile, possibile tramite una semplice telefonata, un'app o una foto. Quello con cui si avrà a che fare sarà uno standard finalmente unico per tutti; non sarà più necessario acquistare nuove schede, ritagliarle o altro, basterà solo spostare i propri dati. Anche il cambio di gestore risulterebbe piuttosto semplificato e automatico, giusto il tempo di migrare i dati, senza dover aspettare l'arrivo o l'attivazione delle nuova scheda e, soprattutto, senza dover pagare fisicamente la nuova SIM. L'eliminazione di questi annosi passaggi renderà molto più semplice e flessibile la vita dell'utente, che potrà decidere di cambiare il proprio piano con maggiore frequenza e convenienza e con una facilità fino ad ora sconosciuta.
Da qui la ferma opposizione delle stesse aziende telefoniche, spaventate da queste semplificazioni che faciliteranno cambiamenti continui e nuove sottoscrizioni, dando al pubblico un potere mai avuto prima che lo porterà a non essere più vittima di costi aggiuntivi o inutili vincoli temporali. Se l'arrivo di Iliad e degli operatori virtuali ha dato il via a questo processo le eSIM potrebbe imporlo sostanzialmente su tutta la linea.

Il futuro è embedded

Che le eSIM rappresentino il futuro del mondo smartphone sembra un incontrovertibile dato di fatto. Secondo una recente ricerca di ABI Research entro il 2022 ci saranno in circolazione ben 420 milioni di sim virtuali. Apple sembra quindi aver visto giusto, "imponendo" una tecnologia che dovrebbe spingere tutti gli altri ad adeguarsi. Gli smartwatch del futuro non ne potranno fare a meno e anche gli smartphone dovranno adeguarsi. Solo l'opposizione degli operatori potrebbe rallentare un processo altrimenti inevitabile e dal sicuro successo.