Estate e Scienza: le attività imperdibili di questo 2022

Che siate al mare o in montagna, vi proponiamo cinque esperienze imperdibili che vi permetteranno di inserire un po' di scienza nel vostro relax.

Estate e Scienza: le attività imperdibili di questo 2022
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Anche quest'anno l'estate è arrivata insieme alla voglia di viaggiare e di visitare qualche nuova meta. Quando si parla di turismo, generalmente si fa riferimento al mare o alla montagna, che sia nello stesso paese di provenienza o che ci porti verso paesi remoti e sconosciuti. Tuttavia, c'è un tipo di turismo poco noto ai più che viene definito "turismo scientifico": questo tipo di vacanza è riservato solitamente a poche persone con interessi molto specifici, ma anche all'interno di una vacanza più classica si possono inserire piccole avventure scientifiche senza rinunciare al relax in spiaggia o sulle alte vette.

Oggi, dunque, siamo qui per presentarvi alcune attività interessanti che rientrano nella categoria del turismo scientifico ma che possono tranquillamente essere inserite nel contesto della vostra vacanza. Ci dedicheremo, naturalmente, al suolo italico: se capitate in zona, riflettete sulla possibilità di dedicarci il vostro tempo. Ne varrà sicuramente la pena!
Abbiamo cercato di inserire in ordine sparso cinque esperienze non troppo comuni; tuttavia, non è una lista esaustiva e se avete qualche altra proposta, non esitate a suggerircela nei commenti.

Whale watching a Genova e Imperia nel Santuario dei Cetacei.

Se siete appassionati di oceanografia e biologia marina (o volete diventarlo) non potete saltare la tappa al Santuario dei Cetacei, unico punto in Italia dove nel 2017 è stato avvistato un pod di Orche marine.

Il Mar Ligure, con le sue elevate profondità e la presenza di canyon sottomarini, rappresenta una delle più importanti aree protette del Mar Mediterraneo. Il Santuario dei Cetacei è, infatti, meta di moltissime specie di mammiferi marini e miglior luogo per ammirare questi grandi vertebrati nel loro ambiente naturale.
L'attività di Whale Watching (osservazione di cetacei e delfini nel loro ambiente naturale) è un'esperienza unica e coinvolgente, che può appassionare chiunque dagli amanti degli animali ai fotografi naturalistici amatoriali o professionisti. Sono molte le agenzie che si occupano di questo tipo di turismo, offrendo diversi pacchetti di viaggio. Tutte Le escursioni alternano divertimento e divulgazione scientifica, sotto la guida di equipaggi esperti, composti da biologi marini, whalewatcher esperti del Santuario, fotografi e ricercatori di vari Istituti di ricerca.

Questi team vi accompagnano durante il percorso fornendo interessanti informazioni sul Santuario, sui mammiferi marini e sulle conseguenze dell'impatto antropico sul loro ambiente; sono sempre a disposizione per rispondere a qualsiasi domanda o curiosità, rendendo l'esperienza non solo una gita di piacere, ma anche un'occasione per imparare.
L'attività solitamente dura circa quattro ore dall'ultimo porto di imbarco e in alcuni casi, grazie ad avvistamenti fortunati, l'attività si potrebbe allungare per godere della vista di cetacei rari.
Inoltre, in caso di mancato avvistamento di cetacei, di solito le compagnie si rendono disponibili a rilasciare dei coupon per ritornare una seconda volta a titolo gratuito durante periodi di tempo limitati. Abbiamo testato il servizio in prima persona durante il mese di maggio con l'avvistamento di Pesci Luna, Pesci Spada, Tartarughe Caretta, Stelline Striate, Zifi, Grampi e un grosso Delfino.

Visita al museo della scienza di Trento il MUSE

Non un semplice museo di scienze naturali ma un'esperienza completa integrata di innumerevoli attività in digitale alle quali si può accedere direttamente con il proprio smartphone.

La struttura è composta da cinque piani con moltissime aree tematiche e laboratori. Si parte dall'ultimo piano con la terrazza e si scende per ricreare la simbologia di una montagna che deve essere discesa, dalle "alte vette" del quarto piano dove si incontrano sole e ghiaccio e si passa per la "natura alpina", la "lunga storia delle dolomiti", i "primi uomini sulle alpi", la "scoperta inizia dai sensi", fino ad arrivare alla "serra tropicale e la storia della vita". L'esperienza scientifica non termina con la sola visita al museo; sono presenti, infatti, molte convenzioni con attrazioni locali naturali come l'Arboreto di Arco con le sue conifere nordamericane e la presenza di più di 200 alberi e arbusti del sud-est asiatico grazie al microclima presente vicino al Lago di Garda o la visita al Centro Area Didattica "Monsignor Mario Ferrari", situato a circa 1600 m di quota, nella conca di Tremalzo in Valle di Ledro.

Infine, un ultimo sito che vale la pena menzionare: il Riparo Dalmeri, un sito archeologico preistorico molto rilevante per la storia trentina ed europea, oggetto per 20 anni di scavi da parte del MUSE, dal 1991 al 2009. Il sito, per la ricchezza e la buona conservazione dei ritrovamenti, ha consentito di comprendere le abitudini, le attività e il rapporto con il territorio montano da parte degli uomini che vivevano nella zona alla fine del Paleolitico, circa 13.000 anni fa.
Nel corso degli scavi, è stata individuata una struttura circolare, probabilmente una costruzione abitativa, e sono state scoperte numerose pietre dipinte in ocra rossa che permettono nuove interpretazioni sull'arte e sulla spiritualità degli antichi cacciatori-raccoglitori degli altipiani prealpini.

L'INAF - Osservatorio Astronomico di Padova

La struttura è una delle sedi di ricerca dell'Istituto Nazionale di Astrofisica, l'attività principale dell'Osservatorio nelle sue sedi di Padova e Asiago è la ricerca scientifica nei vari campi dell'Astrofisica, inclusa la progettazione e lo sviluppo di tecnologie innovative per strumentazione Astronomica

d'avanguardia. L'Osservatorio di Padova collabora con l'Università di Padova e favorisce la diffusione della cultura scientifica grazie a progetti di didattica e divulgazione dell'Astronomia che si rivolgono alla scuola e alla società, oltre a tutelare e valorizzare il proprio patrimonio storico. L'ente offre due diversi tipi di esperienze, tra cui la visita al museo La Specola in centro a Padova e le osservazioni pomeridiane ed in notturna sull'Altopiano di Asiago. Quest'ultimo ospita i maggiori telescopi dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) sul suolo Nazionale, gestiti dalla sede di Padova che ha a Cima Ekar da decenni la sua sede osservativa. Rappresenta, quindi, non solo un importante sito di ricerca, ma anche un luogo dove il pubblico può entrare a contatto con i grandi temi della moderna astronomia.

Le attività proposte sono pensate anche per i singoli turisti nei mesi estivi (da giugno a settembre) e in occasione di particolari eventi sia astronomici che organizzati in collaborazione del Comune di Asiago (es. Asiago in Fiaba, Notte Nera di Asiago). Sono organizzati laboratori, lezioni o altre attività principalmente in località Pennar presso l'Osservatorio Astrofisico di Asiago nella Sala Multimediale (per cui è sempre necessaria la prenotazione), conferenze o incontri presso altre strutture in accordo con il Comune di Asiago e visite guidate al Telescopio 182 cm di Cima Ekar (solo in estate).
Inoltre, se non volete rinunciare a qualche passeggiata o uscita nella natura in collaborazione con le guide Altopiano, sono periodicamente organizzate delle escursioni "Trekking & Astronomia" ed escursioni guidate al pomeriggio/sera con la presenza di un astronomo.

Escursioni e giro in elicottero sull'Etna

Con i suoi 3357 metri, l'Etna è uno stratovulcano complesso che comprende una serie di attività dislocate in tutto il parco, che si estende per oltre 50.000 ettari. Si divide in due zone principali, la zona "A", 19.237 ettari, è l'area dei grandi spazi incontaminati, regno dei grandi rapaci, tra cui l'Aquila reale.

In quest'area, l'obiettivo del Parco è consentire alla natura di svolgere il suo corso limitando al minimo l'intervento umano. La zona "B", 25.391ettari, è formata in parte da piccoli appezzamenti agricoli privati ed è contrassegnata da splendidi esempi di antiche case contadine, frugali ricoveri per animali, palmenti, austere case padronali, segno di un'antica presenza umana che continua tutt'ora.
Oltre agli innumerevoli punti di interesse tra cui rifugi, monasteri, punti di osservazione per il bird watching, vi sono innumerevoli passeggiate che possono essere effettuate con guide e vulcanologi del parco e gite organizzate in elicottero o tramite mezzi attrezzati 4x4 per il fuoristrada sulle alture del vulcano. Le gite sono suddivise per gradi di difficoltà e possono comprendere uscite per tutta la famiglia di poche ore o escursioni a giornata intera per i più esperti, in cui sono consigliati abbigliamento tecnico e una buona preparazione atletica.

Vale la pena citare, nel particolare, le lave del Passo dei Dammusi, tra le più belle dell'intero comprensorio etneo, originate in seguito agli eventi eruttivi che si susseguirono dal luglio del 1614 all'agosto del 1624 nell'alto versante settentrionale del vulcano. I flussi lavici susseguitisi sino a Monte Collabasso, hanno creato uno spettacolare espandimento di lave di tipo pahoehoe con straordinarie lave cordate. Presenti anche lave a lastroni che risuonano al passo, da cui il nome arabo dammuso, ovvero "soffitto, copertura". Particolari morfologie come i tumuli e i megatumuli si alternano a una serie di canali di scorrimento lavico: la Grotta del Diavolo a quota 2400 m. slm, la Grotta del Lago a 2200 m. slm, La Grotta di Aci e la Grotta del Gelo a 2000 m. slm e la Grotta dei Lamponi a 1700 m. slm.

Antiche Miniere Piani Resinelli vicino al Lago di Como.

Se, infine, vi stimola l'idea di esplorare il sottosuolo, consigliamo il massiccio del Pian dei Resinelli vicino al Lago di Como, riqualificato ad esperienza turistica, è stato un luogo di estrazione mineraria per secoli.

La montagna è attraversata da chilometri di gallerie, in cui si estraevano piombo-zinco-calamine, un tempo importante per lo sviluppo siderurgico Lecchese. Le miniere sono state recentemente restaurate e riaperte e risultano visitabili con Guide specializzate in diversi percorsi secondo diversi livelli di difficoltà.

Le visite guidate si effettuano in piccoli gruppi, in tutta sicurezza con elmetto protettivo. Il mondo sotterraneo sembra ancora intatto e le guide, ben preparate, illustrano i segreti delle tecniche estrattive e della vita dei minatori. Alla visita si può abbinare un laboratorio didattico o un'escursione nella natura del Pian dei Resinelli. Dal 2015, inoltre, è possibile visitare anche le vicine Miniere di Cortabbio a Primaluna. Per completare la vostra esperienza, poco lontano si possono acquistare gli ingressi per il parco avventura Resinelli, il quale offre sei percorsi attrezzati per adulti e otto percorsi per bambini dai due anni in su. Infine, con il servizio di noleggio e-bike è possibile visitare il parco naturale e i suoi sentieri, che mantengono anche in pieno agosto temperature miti e piacevoli.