Filmmaker Mode e Dolby Vision IQ: a cosa servono i nuovi standard TV

Nei prossimi mesi arriveranno sul mercato due nuovi standard dedicati ai televisori, la Filmmaker Mode e il Dolby Vision IQ, scopriamo a cosa servono.

Filmmaker Mode e Dolby Vision IQ: a cosa servono i nuovi standard TV
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Ogni anno arrivano nuovi televisori, la qualità è sempre più alta e il costo per avere un buon TV è sempre più basso. Uno scenario positivo, peccato che la gran parte di essi non sia impostato per preservare la qualità dei contenuti che riproducono. Il risultato è che molto spesso il lavoro di registi e colorist viene snaturato, e sugli schermi vengono riprodotti film e serie TV lontani dalla qualità di immagine originale.
A Hollywood se ne sono accorti già da tempo, tanto che registi del calibro di Cristopher Nolan e Martin Scorsese hanno attaccato duramente i produttori di TV in passato. Da questo contesto nasce la Filmmaker Mode, in arrivo su molti televisori nel corso del 2020.
Insieme ad essa troverà spazio anche il Dolby Vision IQ, una nuova funzione pensata per ottimizzare i contenuti HDR in Dolby Vision in base all'ambiente in cui vengono riprodotti.

Cosa sono e a che servono la Filmmaker Mode e Dolby Vision IQ

La Filmmaker Mode è una modalità di funzionamento del televisore ideata dalla Ultra HD Alliance. È bene precisare che non si tratta di un'opzione che rende più fedele la calibrazione di un determinato TV, questo obbiettivo è impossibile da ottenere, semplicemente perché ogni televisore va calibrato singolarmente. Ogni pannello prodotto ha infatti delle piccole variazioni che non permettono una calibrazione univoca che vada bene per tutti, e questo è anche il motivo per cui una calibrazione accurata non può essere eseguita in fabbrica, se non per i pannelli più costosi.

La Filmmaker Mode va ad agire invece sui settaggi disabilitando tutti gli effetti di post-processing offerti dall'elettronica, come il Motion Compesation, la riduzione del disturbo digitale e tutte quelle funzioni che vanno a modificare la resa di un contenuto, aggiungendo elementi che non dovrebbero esserci, almeno secondo il volere di chi quel contenuto lo ha creato.


La diatriba tra i registi di Hollywood e i produttori di televisori può dunque dirsi conclusa, anche perché la Filmmaker Mode offre una modalità di visualizzazione comune e trasversale tra i diversi brand. Da LG a Samsung, passando per Panasonic e Philips, sarà possibile utilizzarla indistintamente, con le differenze del caso date dalle caratteristiche del singolo TV.

Il Dolby Vision IQ invece utilizza il sensore di luminosità presente nei televisori compatibili per adattare la modalità di visione all'ambiente. Questo viene combinato con i metadati inseriti all'interno del segnale Dolby Vision per ottimizzare la resa in base al singolo contenuto. Già oggi, avviando un video in Dolby Vision, sono disponibili diversi preset, come ad esempio quello Vivido (che consigliamo caldamente di evitare perché rende troppo accesi i colori), quello scuro e quello chiaro, con gli ultimi due pensati per gli ambienti bui e quelli illuminati.
Il Dolby Vision IQ rende di fatto automatica questa scelta, agendo però anche sul tone mapping per preservare al meglio i dettagli e per una calibrazione più fine della luminosità. Sulla carta l'idea di Dolby sembra valida, non resta altro che attendere qualche mese per provarla nella pratica e capire così le sue vere potenzialità.