Furion M1, la moto ibrida con motore rotativo ed elettrico

Dalla Francia arriva un innovativo concept con motore Wankel e propulsore elettrico con una potenza totale di 180 CV.

Furion M1, la moto ibrida con motore rotativo ed elettrico
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Le tecnologie ibride ed elettriche sono ormai una realtà affermata in campo automobilistico. La maggior parte dei produttori di autovetture ha, infatti, nella propria gamma questi nuovi tipi di propulsori, disponibili in numerose varianti adatte ad ogni genere di utilizzo, dalle citycar alle vetture sportive. Nel mondo delle moto le tecnologie ibride o totalmente elettriche sono però ancora poco diffuse; sistemi propulsivi sviluppati soprattutto da piccole realtà come l'italiana Energica che vi abbiamo presentato lo scorso anno. Dalla Francia arriva ora la Furion M1, un concept ancora ad uno stato iniziale di sviluppo di una moto ibrida spinta da un propulsore termico Wankel e da un'unità elettrica. Un prodotto decisamente interessante in cerca di finanziamenti sulla piattaforma di crowdfunding Leetchi.

Furion M1, motore Wankel a due rotori integrato con un propulsore elettrico

Iniziamo l'analisi di questa particolare moto partendo proprio dal suo innovativo sistema di propulsione formato da un motore a benzina di tipo rotativo affiancato ad un'unità elettrica. Partiamo dal Wankel, una tecnologia dalla lunga storia utilizzata fino a qualche anno fa sulla famosa Mazda RX-8. Propulsore definito rotativo perché il pistone non si muove in modo rettilineo alternato, ma ruota intorno a un asse. In particolare su questa moto viene utilizzato un doppio rotore con una cilindrata complessiva di 654 cc, in grado di sprigionare 125 cavalli di potenza massima e 105 Nm di coppia. Il Wankel è più leggero e con un migliore rapporto peso/potenza rispetto ai motori tradizionali; inoltre può vantare minori emissioni inquinanti in particolare di ossidi di azoto (NOx). Il lato negativo di questa tecnologia è però rappresentato dai consumi maggiori rispetto ai propulsori tradizionali, soprattutto a basse velocità. È qui che entra in gioco l'unità elettrica della Furion M1, in grado di erogare 55 cavalli e 100 Nm di coppia con le batterie posizionate nel codone. Il peso a secco previsto è di 195 Kg con un consumo medio pari a 4 litri per 100 km. Per la gestione di questa complessa architettura, la Furion M1 adotta una doppia modalità di funzionamento; la prima sviluppata per massimizzare la percorrenza, stimata in 480 Km, con guida ad emissioni zero in città. La seconda, invece, punta alle performance con le due unità propulsive in grado di sviluppare 180 CV di potenza massima con 205 Nm di coppia.

Design futuristico e telaio a traliccio

La Furion M1 è una naked che si distingue anche per il suo look aggressivo con linee tese ed estremamente moderne, a partire dal codone dalla forma davvero particolare. Accattivante anche il serbatoio da 16 litri che si protende verso l'anteriore caratterizzato da una fanaleria a forma di "V". Già al primo sguardo si nota inoltre il telaio a traliccio di colore rosso o nero con motore portante. Per quanto riguarda invece le sospensioni troviamo una forcella con steli da 43 mm di diametro e un mono ammortizzatore posteriore. Passando al sistema frenante, all'anteriore è presente un doppio disco da 310 mm con quattro pistoncini da 250 mm sulla ruota posteriore. Non dimentichiamo, infine, la trasmissione a catena ed il cambio a 6 rapporti. Come già detto in precedenza, al momento la Furion M1 è soltanto un concept, ad uno stadio di sviluppo embrionale. L'azienda ha aperto una campagna di crowdfunding su Leetchi con l'obiettivo di raccogliere i fondi necessari alla realizzazione del primo prototipo, che non sappiamo se arriverà mai su strada.

Crowdfunding La tecnologia ibrida della Furion M1 è sicuramente un'idea interessante in grado di combinare un motore rotativo con un'unità elettrica, generando una potenza complessiva di 180 CV e consumi ridotti. Una moto che si contraddistingue inoltre per il suo design aggressivo con linee moderne e accattivanti. Purtroppo, con molta probabilità, la M1 rimarrà solo uno concept, visti gli scarsissimi risultati della campagna di raccolta fondi attualmente in corso.