Google: dagli smartphone Pixel al nuovo Chromecast Ultra, tutte le novità di Big G

Google presenta gli smartphone Google Pixel e Pixel XL, il nuovo Chromecast, Daydream View e Google Home, per un keynote ricco di annunci.

Google: dagli smartphone Pixel al nuovo Chromecast Ultra, tutte le novità di Big G
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Qualcosa sembra essere cambiato nei piani di Google. L'addio alla gamma Nexus in favore dei nuovi smartphone Pixel e l'arrivo di nuovi dispositivi dedicati alla casa lascia presupporre che Big G voglia davvero spingere l'acceleratore sui propri device, come testimoniato dal claim "Made by Google". Il piano va visto ovviamente sul lungo periodo, ma ora sembra proprio che a Mountain View vogliano creare un vero e proprio ecosistema di prodotti, tutti interconnessi tra loro, come solo Apple è stata fino ad ora in grado realizzare. Dai notebook agli smartphone, passando per i router, la nuova Google sembra stia puntando a un modello di business maggiormente diversificato. Mai prima d'ora si erano visti tanti prodotti presentati nello stesso momento, meglio dunque passare direttamente alle novità appena mostrate da Google.

L'importanza delle IA

Ad aprire il Keynote è stato come previsto Sundar Pichai, che ha parlato dell'evoluzione dei computer e del web, poi sfociata nella mobile revolution, che Google ha vissuto da protagonista, con il suo motore di ricerca e il sistema operativo Android. Il prossimo passo sarà quello di portare le intelligenze artificiali nella vita di tutti i giorni, un progetto a cui Pichai e il suo staff sta lavorando ormai da molto tempo. Google Assistant, nelle intenzioni di Big G, diventerà un assistente a tutto tondo, in grado di aiutare l'utente nelle operazioni quotidiane, ma anche di interagire in modo credibile con esso. Dal riconoscimento delle immagini alla traduzione in tempo reale in diverse lingue, le IA sono centrali per lo sviluppo dei servizi di Google. Il fatto che il keynote sia partito da questo argomento la dice lunga sulla loro importanza per il futuro. Un futuro piuttosto prossimo, visto l'interesse dimostrato da tutti i big dell'ICT, da Apple a Microsoft.

I nuovi Google Pixel

Come ampiamente anticipato, Google ha lanciato durante il suo keynote i nuovi smartphone Pixel. Big G ha curato tutto lo sviluppo dei prodotti, dall'hardware al design, caratterizzato da una scocca in metallo e vetro nella parte posteriore. L'idea di Google è molto semplice: creare il miglior smartphone Android mai prodotto. Per farlo, ha deciso di integrare in modo più profondo Google Assistant all'interno dei device, dotandoli anche di un nuovo launcher. Questo prevede una diversa gestione dell'app drower, che ora compare con uno swipe dal basso verso l'alto nella home. Google Assistant è stato protagonista di molte prove durante l'evento, tutte portate a termine con successo dall'IA. Dalla ricerca di eventi all'esecuzione di comandi di vario tipo (come "Riproduci una canzone dei Lumineers", ad esempio), Google Assistant ha dimostrato enormi potenzialità e un'ottima fluidità nelle conversazioni. L'IA è anche in grado di riconoscere quello che viene visualizzato sullo schermo, fornendo informazioni contestuali in base a quanto visualizzato in un determinato istante.
Il focus della presentazione si è poi spostato sulle fotocamere, mettendo in evidenza subito il voto dato da DxOMark ai nuovi Pixel, che tocca quota 89 punti, il può alto mai raggiunto. La fotocamera dei Google Pixel offre un sensore da 12 Megapixel compatibile con HDR+ e offre i tempi di scatto più rapidi sul mercato. Per salvare le immagini, Google offre spazio illimitato sul cloud, per cui non ci sono problemi di spazio nei nuovi terminali.

Passando alle specifiche, Pixel offre uno schermo da 5" AMOLED Full HD, processore Snapdragon 821, con prestazioni leggermente superiori a quelle della variante precedente, e 4 GB di RAM. Troviamo poi 32 o 128 GB di memoria interna, cam principale da 12 Megapixel Sony Exmor IMX378 con stabilizzatore ottico e focus laser, cam secondaria da 8 Megapxiel e una batteria da 2770 mAh, senza dimenticare il sensore di impronte digitali. Pixel XL mantiene molte delle specifiche della variante più piccola, anche se la batteria sale a 3450 mAh e lo schermo da 5.5" raggiunge una risoluzione QHD. I preordini partono oggi negli Stati Uniti, a un prezzo di 649$ per Pixel e 769$ per Pixel XL nelle versioni da 32 GB, certamente più di quanto la gamma Nexus ci aveva abituati, anche se già negli ultimi modelli l'asticella del costo era salita rispetto al passato.

I nuovi smartphone sono anche i primi compatibili con la piattaforma Daydream VR e con il nuovo visore Daydream View. Rispetto a Cardboard tutta la struttura è stata rivista, con l'utilizzo di materiali decisamente migliori del cartone del primo visore di Big G. È anche il 30% più leggero di altre periferiche simili, come il Gear VR di Samsung. In bundle viene fornito un pratico controller, ormai divenuto fondamentale per fruire dei contenuti virtuali. Durante l'evento è stato mostrato il controller durante l'uso, mettendo in evidenza come questo venga riconosciuto molto bene nello spazio virtuale, offrendo un livello di controllo ottimo, almeno per quanto si vede in queste prime demo. Daydream View arriverà a novembre, con un prezzo di 79$.

I prodotti per la casa

Anche nel campo dei prodotti dedicati alla casa, Google ha presentato diverse novità, a partire da Google Wi-Fi. Si tratta di un router Wi-Fi in grado di dialogare con altri dispositivi dello stesso tipo per offrire la migliore copertura possibile dello spazio domestico. Il router viene gestito interamente tramite un'app dedicata e sarà disponibile da dicembre a 129$ per una singola unità o a 299$ per tre router.
Secondo prodotto per la casa presentato da Google è il nuovo Chromecast Ultra, un accessorio sempre molto apprezzato dagli utenti. Questo riprende molte delle caratteristiche viste nei precedenti modelli, ma aggiunge la possibilità di trasmettere video in 4K e in HDR/Dolby Vision. Sarà disponibile a 69$ a partire da Novembre.
L'ultima novità è rappresentata da Google Home, un assistente domestico con Google Assistant integrato. Quasi tutto viene gestito con la voce, anche se è presente una superficie sensibile al tatto nella parte superiore. Particolare attenzione è stata riposta nel sistema di speaker interno, che sfrutta 3 casse per gestire al meglio la riproduzione. Google Home permette di sentire la propria musica preferita, gestendo il tutto semplicemente con la voce, funzionando anche con le app di terze parti, come Spotify. In generale, Google Home rappresenta il centro della vita domestica secondo Big G, funzionando come base comune tra tutti i dispositivi appena presentati. Si tratta di un prodotto realizzato per competere con Amazon Echo, che ha riscosso un buon successo negli USA, grazie anche al suo assistente vocale Alexa. Google Home arriverà a novembre al costo di 129$.

Google Google sembra aver cambiato rotta, aggiungendo al suo core business, quello dei servizi, anche quello dell'hardware. In questo modo, Big G intende competere in modo più aggressivo con i rivali, Apple in testa, ponendo le basi per la realizzazione di un ecosistema software/hardware potenzialmente enorme. A proposito di hardware, i nuovi Pixel offrono quanto di meglio si possa immaginare oggi in uno smartphone Android. Quello che manca, almeno in queste prime fasi post presentazione, sembra essere la personalità. Del resto, il lancio di una nuova linea di prodotti richiede molti investimenti per farli conoscere al meglio e per creare quell'empatia necessaria a rendere il brand riconoscibile e apprezzato. Probabilmente servirà del tempo per far crescere l'appeal dei nuovi Pixel nei confronti del pubblico, ma la basi per un'ottima partenza ci sono tutte, prezzi permettendo. Proprio il prezzo sembra essere un grosso limite dei nuovi device, aspettiamo però di conoscere le cifre per l'Italia prima di trarre le dovute conclusioni. Meno rilevante, almeno per il nostro paese, sarà invece l'impatto degli accessori per la casa, che sembrano pensati più per il pubblico americano. In definitiva, la rincorsa di Google nel settore dell'hardware è appena cominciata e non sarà certo facile, ma quando si parla di Big G tutto diventa possibile.