Google I/O 2016: da Android N alla realtà virtuale

La convention di Google di quest’anno mostrerà le novità che vedremo prossimamente nel mondo Android, ma anche nella realtà virtuale e nelle intelligenze artificiali, senza dimenticare Chrome OS e Project Chirp.

Google I/O 2016: da Android N alla realtà virtuale
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Anche quest'anno si rinnova l'appuntamento con il Google I/O, evento durante il quale Google mostra le novità principali che vedremo nei prossimi mesi nell'ecosistema dell'azienda di Mountain View. Ecosistema che è cresciuto molto negli ultimi anni, tanto che il core business del colosso americano, ovvero il suo motore di ricerca, passa ormai in secondo piano rispetto alle altre attività, almeno per l'hype generato. In questa edizione le attese maggiori sono per Android N, già disponibile in versione preview a tutti i possessori di device Nexus (almeno per i più recenti), ma saranno molti gli argomenti di discussione che verranno fuori nei prossimi giorni, a cominciare dalla realtà virtuale, passando poi per Project Tango e per le intelligenze artificiali. Le novità saranno molte comunque, non tutte indirizzate all'utenza finale ma comunque in grado di mostrare la direzione presa da Google per il futuro, sia a breve che a lungo termine.

Andoird N

Android N è la nuova versione del sistema operativo di Google, dove N dovrebbe stare per Nutella, per una partnership che sembra ormai molto probabile tra Big G e l'azienda di Alba. A prescindere dal nome, le novità che arriveranno non saranno rivoluzionarie ma rappresentano comunque un passo avanti per l'evoluzione del robottino verde. Non sappiamo se questa verrà classificata come la versione 7.0 di Android, visto che Google non ha ancora chiarito nulla in merito, ma sembra proprio che sarà così, visti gli aggiornamenti introdotti. Durante il keynote tutti questi piccoli dettagli dovrebbero essere svelati, anche se l'annuncio più importante riguarda la disponibilità per i device che non appartengono alla famiglia Nexus. I tempi di arrivo dipenderanno poi dai singoli produttori, ma sarebbe comunque un passo avanti. I rumor vogliono HTC al lavoro su due nuovi smartphone della gamma Nexus, nomi in codice Marlin e Sailfish: difficile che vengano presentati nei prossimi giorni, ma se dovesse accadere sarebbe una gradita sorpresa, che potrebbe dare alla divisione mobile dell'azienda di Taiwan un po' di ossigeno, vista la situazione finanziaria negativa ormai da molto tempo.
Tornando ad Android N, le novità riguardano diversi aspetti del sistema operativo, a cominciare dal Multi-Window, che permetterà di utilizzare due app contemporaneamente, dividendo lo schermo in due, anche se su tablet potremmo forse vedere anche più app aperte nello stesso momento. Altra novità riguarda le notifiche dai client di messaggistica, a cui si potrà rispondere direttamente dalla notifica stessa, in modo analogo a quanto avviene su iOS. Sempre a proposito delle notifiche, quelle provenienti dalla stessa app verranno raggruppate, con la possibilità di espanderle con un'ulteriore gesture, razionalizzando così questa importante componente dell'OS. Novità in arrivo anche per il Doze Mode visto su Android 6, che permette di risparmiare batteria mandando in modo automatico il telefono in uno stato di ibernazione se non utilizzato. Google promette che questa funzione sarà ora ancora più efficace, per un risparmio energetico calibrato al meglio. Miglioramenti ci saranno anche per i toggle rapidi, ora disponibili anche nella versione stock di Android senza il bisogno di un passaggio supplementare per mostrare il menù, mentre il 3D Touch sarà ora disponibile in modo nativo nell'OS, così come la API Vulkan. Ulteriori informazioni saranno comunque diffuse nelle prossime ore, durante le conferenze organizzate da Google.

Realtà virtuale e Project Tango

Nelle ultime settimane il nome Android VR è stato avvistato nella release 4.12 dell'Unreal Engine 4, suscitando da subito grande interesse. Le informazioni sono scarsissime e all'atto pratico non si sa nemmeno a cosa faccia riferimento questo nome. Alcuni analisti credono che si tratti di una nuova piattaforma per la realtà virtuale, come fatto in passato con Android TV e Android Auto. Altri invece affermano che si tratta di un nuovo Head Mounted Display per la realtà virtuale, successore di Google Cardboard. Difficile dire di cosa si tratti veramente, ma nei prossimi giorni capiremo certamente di più su uno degli annunci più attesi dell'evento.
Novità in arrivo anche per Project Tango, un progetto di cui si parla oramai da molto tempo, realizzato in collaborazione con Lenovo, in grado di tracciare l'ambiente tridimensionale grazie a un tablet, allo scopo di fornire esperienze di realtà aumentata più complete ed immersive. Gli sviluppi nella realtà virtuale danno però oggi un peso maggiore a questa tecnologia, che Google vorrebbe portare su un numero maggiore di device.

Le applicazioni pratiche sarebbero tantissime. Pensiamo ad esempio a Google Maps, che potrebbe fornire un giorno la mappatura dell'interno degli edifici e non solo delle strade, ottenuta attraverso le tecnologie sviluppate con Project Tango, una volta messe a disposizione degli utenti. Altro esempio pratico di utilizzo potrebbe essere quello nel campo immobiliare, con la possibilità di vedere da casa, attraverso il proprio visore, lo stabile che si intende acquistare. Anche i videogame potrebbero trarne giovamento, con ambienti tridimensionali ricreati in poco tempo. Insomma, sembra proprio che Project Tango assuma una sua dimensione credibile a mano a mano che passa il tempo, dimostrando la lungimiranza di Google, che non è stata compresa appieno agli inizi del progetto.

Intelligenze artificiali e Chrome OS

Fino a questo momento, Google non si è sbilanciata molto sulle proprie ricerche nel campo delle intelligenze artificiali, anche se i progetti in cantiere sono molti. Simulare i processi cognitivi del cervello non è cosa semplice e tutti i big del mondo tecnologico stanno portando avanti progetti che cercano di migliorare questo aspetto attraverso tecniche di Machine Learning. Google ha iniziato addirittura a istruire la propria IA attraverso dei romanzi rosa, ritenuti idonei dagli ingegneri grazie a dinamiche e tessuti narrativi molto simili tra loro. Già oggi possiamo sperimentare il livello raggiunto dalle IA attraverso l'utilizzo dei comandi vocali sugli smartphone, che funzionano grazie al cloud, ma la strada da fare è ancora lunga. Più nel concreto, sembra che il Google I/O 2016 potrebbe essere il palcoscenico da cui Google presenterà un nuovo dispositivo, conosciuto in rete come "Chirp". Si tratta di un concorrente di Amazon Echo, lo speaker realizzato dal colosso dell'e-commerce, mai arrivato in Italia. La particolarità di questo device è la presenza al suo interno dell'assistente virtuale Alexa, che permette di effettuare acquisti o richiedere diverse informazioni utilizzando esclusivamente comandi vocali. La presenza di Chirp all'evento non è certa ma potrebbe essere una gradita sorpresa.
Chiudiamo con Chrome OS, un sistema operativo che ha raggiunto un buon livello di diffusione negli Stati Uniti ma che in Italia non ha mai ingranato. Il recente annuncio dell'arrivo del Play Store di Android, che offrirebbe agli utenti tutte le app del market di Google, potrebbe in realtà nascondere il tentativo di Big G di salvare il salvabile fondendo di fatto le due piattaforme. Per scoprire se questo avverrà davvero non resta altro che attendere i prossimi giorni, dove il futuro di Chrome OS sarà probabilmente svelato.

Google I/O 2016 Il Google I/O 2016 si preannuncia un evento molto interessante, grazie ai numerosi temi affrontati. Dalle IA ad Android N, la convention di Google spazierà tra i temi più disparati, per una tre giorni (dal 18 al 20 maggio) ricca di novità. Molto attese ovviamente quelle sulla nuova versione di Android, anche se la frammentazione non consentirà all’utenza di provarlo ancora per molto tempo, in base alla velocità dei produttori nel suo rilascio. Device Nexus a parte, l’attuale versione 6.x è installata solo sul 12% dei dispositivi del robottino verde, un dato preoccupante, che certifica per l’ennesima volta il problema della frammentazione. Da seguire anche le novità nel settore della realtà virtuale, che si preannunciano consistenti, mentre il futuro di Chrome OS non sembra più certo come un tempo, almeno dai rumor pre-evento. Vedremo cosa accadrà nei prossimi giorni, quando molti dei punti oscuri saranno chiariti.