Google Pixel e Pixel XL: i Nexus più cari della storia

I nuovi smartphone Google Pixel sono da poco ufficiali, ma non sono mancate le polemiche per dei prezzi ritenuti da molti troppo alti.

Google Pixel e Pixel XL: i Nexus più cari della storia
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Con l'arrivo dei nuovi smartphone Pixel e Pixel XL, eredi della fortunata famiglia Nexus, Google ha voluto cambiare rotta rispetto al passato. I nuovi device infatti sono i primi progettati interamente da Big G, con HTC che ha solo provveduto alla realizzazione fisica dei dispositivi. Il claim "Made by Google" del resto parla chiaro, e sono in molti ad aver visto un parallelo, nemmeno troppo velato, con la classica scritta "Designed by Apple in California". La presentazione di Google Home, Chromecast Ultra, Daydream View e Google Wi-Fi inoltre lascia presupporre che Big G intenda creare un ecosistema di prodotti interconnessi, proprio come Apple ha fatto con i suoi device. Visto il successo della compagnia della mela, tentare di recuperare il terreno perduto nel campo hardware sembra una mossa azzeccata per Google. Peccato che a Mountain View abbiano forse calcato un po' la mano nel seguire l'esempio di Apple, facendo innalzare il prezzo di Pixel e Pixel XL a livelli mai visti prima, in nessun device Nexus.

Prezzi da capogiro

I vantaggi di avere uno smartphone realizzato da Google sono evidenti. Si passa da un software ottimizzato a puntino, con alcune feature esclusive legate al Pixel Launcher, all'accesso repentino ai futuri aggiornamenti di Android, disponibili con largo anticipo rispetto alla concorrenza. I nuovi Pixel poi, dal punto di vista prettamente tecnico, offrono il meglio delle tecnologie attuali nel mondo del robottino verde. Schermi AMOLED, Full HD nel 5" e QHD nel 5.5", processore Snapdragon 821, fotocamera con il più alto punteggio su DxOMark: insomma, non manca quasi nulla. Il quasi è d'obbligo, perché facendo un rapido parallelo con lo smartphone Android di maggior successo nel 2016, il Galaxy S7, qualche cosa in meno c'è. All'appello mancano la certificazione IP67 ma soprattutto lo slot per micro SD. Se il primo elemento può non essere fondamentale in un device, la Micro SD si è dimostrata essere una caratteristica molto apprezzata dall'utenza del robottino verde. Va poi considerato il fatto che molte feature aggiuntive inserite da Google nei nuovi Pixel sono software più che hardware, e non ci vorrà molto tempo prima che il Pixel Launcher venga messo a disposizione di tutti gli utenti, data la natura aperta di Android.
Specifiche a parte, le critiche più serrate sono arrivate però sul prezzo dei nuovi dispositivi, che ha toccato il livello più alto di sempre. Facendo un parallelo con S7, il top di gamma Samsung è stato lanciato pochi mesi fa a 729€ per la variante Flat e 829€ per quella Edge. I nuovi Pixel, con riferimento ai prezzi del Google Store tedesco, partono da 759€ per il Pixel da 32 GB, salendo poi a 869€ per quello da 128 GB. La variante XL invece tocca quota 899€ per il modello da 32 GB e 1009€ per quello da 128 GB. Tenendo conto che in Italia potremmo subire un ulteriore piccolo rincaro, le cifre iniziano a diventare davvero elevate. Se si pensa al clamore scatenato all'annuncio del prezzo italiano del Nexus 6P, venduto a 699€ all'uscita, i prezzi dei nuovi device sono decisamente più alti di quanto ci si potesse aspettare.

Togliendo dall'equazione tasse e dazi doganali e andando a fare un confronto con i prezzi statunitensi, la cosa non migliora. Pixel nella versione da 5" costa 649$ con 32 GB di memoria e 749$ con 128 GB, mentre Pixel XL parte da 769$ per arrivare a 869$ con 128 GB di storage. Nexus 5X e 6P vennero lanciati poco più di un anno fa a 379$ per il primo, con 16 GB di memoria, e 499$ per il secondo, ma con 32 GB per lo stoccaggio dei dati. Vero che gli ultimi Nexus offrivano qualcosa in meno sul fronte hardware, soprattutto il 5X, ma si tratta di un cambiamento netto rispetto al passato.

Google Pixel Il costo dei nuovi Pixel fa capire il prezzo pagato da Google per aver deciso di realizzare i device senza partnership con altre aziende. Il problema è che, per la prima volta, Google si trova a competere nella fascia più alta del mercato, e non siamo certi che un tocco di Blu basti per rendere i nuovi Pixel appetibili per un pubblico di questo tipo. Ricordiamo infatti che i device Nexus sono stati apprezzati, fino a questo momento, principalmente dagli appassionati, che vogliono personalizzare al massimo il proprio OS e desiderano rimanere aggiornati con le nuove release di Android. Un pubblico che potrebbe non prendere di buon occhio il nuovo range di prezzo. Forse, l’abbandono del brand Nexus può essere spiegato proprio dal cambio di prezzo e di pubblico pensato per i nuovi device, che potrebbero incontrare più difficoltà del previsto, almeno fino a quando i prezzi rimarranno su questi livelli.