Perché le nuove GPU sono introvabili? Vi spieghiamo cosa sta succedendo

La pandemia è solo la scintilla di un fenomeno più complesso e potenzialmente longevo, che potrebbe portare la carenza di GPU fino a fine 2021.

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La pandemia che ha segnato e continua a caratterizzare la nostra quotidianità ormai da un anno ha lasciato delle profonde cicatrici anche nel mercato dell'hardware. Ciò che sta accadendo sul fronte videoludico e in particolar modo nel settore console va di pari passo con quanto è possibile sperimentare nella ricerca e nell'acquisto di schede video di ultima generazione.
La carenza di schede grafiche non è da imputare però a singoli e isolati fattori. Si tratta di un fenomeno tanto esteso quanto duraturo e apparentemente radicato, che ha alle spalle una serie di concause delle quali la pandemia di COVID-19 è stato un fattore scatenante ma non unico.

Un'offerta limitata

La ridotta capacità di rispondere in maniera efficace alla crescente domanda del mercato è da ricondurre anche e soprattutto alla struttura delle catene di produzione. Poiché per AMD e NVIDIA la produzione di massa è legata all'esternalizzazione, la produzione di semiconduttori, memorie e wafer in partnership con TSMC e Samsung ha creato problematiche di natura logistica e commerciale. La stessa Samsung ha ammesso di aver riscontrato enormi difficoltà nell'approvvigionamento delle materie prime per la produzione dei wafer, ovvero il substrato di silicio della scheda, e dei moduli VRAM GDDR6/6X.

Benchè la stessa NVIDIA abbia dichiarato che i limiti dell'offerta vanno ben oltre la carenza di silicio e quindi di wafer, la pratica dell'outourcing, o esternalizzazione, ha ceduto il fianco di fronte alle necessità del mercato degli smartphone, caratterizzato da un pubblico decisamente più vasto rispetto al settore desktop.
Samsung ad esempio, è riuscita ugualmente a distribuire i suoi nuovi flagship della famiglia S21. Anche Apple si è assicurata non solo l'80% delle linee di produzione a 5nm di TSMC, ma anche dei primi chip a 3 nm, costituendo di fatto una corsia preferenziale rispetto alle necessità di altri produttori.
Da non sottovalutare anche i costi di spedizione dei prodotti dalla Cina, aumentanti a livelli vertiginosi nell'ultimo anno, costringendo i produttori a pagare di più per non dover attendere periodi di tempo lunghi prima che le loro merci vengano spedite. Un ultimo motivo di preoccupazione desta anche l'avvicinarsi del Capodanno cinese, che comporterà una riduzione della produzione per circa due settimane.

La domanda

Esplosa per via dei diversi protagonisti attualmente presenti sul mercato, anche la domanda non è esente da colpe. Con un'inesorabile lievitazione dei prezzi che durava ormai da due generazioni, il rilascio di proposte estremamente appetibili e dal rapporto prezzo/prestazioni eccellente sia da parte di AMD che di NVIDIA ha scosso il mercato dalle fondamenta, generando una richiesta al di sopra delle aspettative. Come dichiarato dal CEO di AMD Lisa Su "è corretto affermare che la domanda complessiva ha superato le nostre pianificazioni e, di conseguenza, abbiamo avuto alcuni limiti di offerta alla fine dell'anno".

Le GPU NVIDIA Ampere in particolar modo hanno espresso un salto generazionale estremamente più ripido rispetto a quanto visto in passato. Dal lancio delle nuove GPU, nonostante tutte le problematiche legate alla produzione, NVIDIA ha quasi raddoppiato le vendite rispetto a quanto fatto nello stesso periodo dalla Serie 20.
In seconda battuta, ciò che ha letteralmente devastato il mercato consumer è stato il fenomeno dello scalping. Si tratta di una metodica ereditata dal trading online, che ha permesso a gruppi organizzati di individuare le disponibilità, saltare le code ed effettuare anche centinaia di acquisti contemporaneamente, andando ad alterare di fatto l'equilibrio tra domanda e offerta per poter reimmettere i prodotti sul mercato a un costo maggiorato.
Un fenomeno che in alcuni mercati è stato, sebbene solo in parte, arginato grazie a politiche di vendita particolari, come il metodo giapponese delle lotterie. In altri Paesi, come il Regno Unito, si starebbe valutando di introdurre delle regolamentazioni atte a eliminare o solo parzialmente limitare tale fenomeno. Mossa che potrebbe premiare anche nel medio e lungo periodo poiché questa pratica sleale potrebbe espandersi anche in altri settori fra cui beni e servizi, rischiando di compromettere il tessuto economico globale.

Il mining infine. La nuova esplosione di criptovalute come, Ethereum ma soprattutto Bitcoin, non ha solo danneggiato un mercato già pesantemente compromesso, ma starebbe influenzando negativamente anche l'offerta nel settore notebook.

Alcune blockchain come quella alla base del Bitcoin, sfruttano algoritmi di consenso di tipo PoW, che rendono il mining strettamente GPU-dipendente. Le GPU delle schede video di ultima generazione sono dei calcolatori estremamente efficaci. Poiché le farm e i rig per il mining sono composte da sistemi multi-GPU, con un consumo energetico complessivo da bilanciare attentamente con il ritorno economico, la tendenza alla riduzione dei consumi unita a un complessivo aumento prestazionale le rende dei veri e propri oggetti del desiderio.

Quanto durerà questo fenomeno purtroppo non è dato saperlo. Alcuni analisti sostengono che potrebbe perdurare addirittura per tutto il 2021, prospettando una carenza crescente nel corso dell'anno, andando a coinvolgere infine anche il periodo delle festività natalizie.