Green Pass: l'app VerificaC19 al banco di prova, ma come funziona?

L'applicazione VerificaC19 promette un controllo rapido ed efficace del Green Pass in un momento delicato e importante per il futuro del Paese.

Green Pass: l'app VerificaC19 al banco di prova, ma come funziona?
Articolo a cura di

Il giorno del Green Pass è ufficialmente arrivato. Quel 6 agosto atteso da alcuni e temuto da altri è qui, la certificazione verde è diventata obbligatoria per molte realtà e attività: solo chi avrà ricevuto il famoso certificato che attesta la vaccinazione potrà avere libertà di accesso nei luoghi coinvolti dalla normativa. Compito delle forze dell'ordine e delle attività interessate dai divieti sarà controllare l'effettiva validità del Green Pass.

Ma come funziona il controllo? In che modo è possibile distinguere le certificazioni vere da quelle false? Il Governo ha da poco predisposto un'applicazione, chiamata VerificaC19, che con promesse di semplicità e velocità, permette agli addetti di svolgere un compito delicatissimo per il futuro del Paese e della nostra vita di tutti i giorni.

Una certificazione indispensabile

Se ne sta parlando dall'inizio dell'estate. In tanti lo hanno già ricevuto, tanti hanno avuto difficoltà, ma il suo ruolo è di fondamentale importanza. Il Green Pass è strettamente legato a un più rapido ritorno alla normalità, sarà valido a livello comunitario e permetterà di svolgere attività che altrimenti ci sarebbero precluse.

La certificazione è di durata variabile, a seconda della nostra situazione sanitaria dal punto di vista del Covid19. Il ciclo completo di vaccinazione, quello con le due dosi già completate, renderà il pass valido per 9 mesi, 270 giorni che partiranno dalla data dell'ultima somministrazione di vaccino ricevuta.

Aver ricevuto la prima dose, invece, darà diritto a un pass che partirà dal quattordicesimo giorno successivo al vaccino e che durerà fino alla scadenza del tempo massimo per la seconda dose. Eseguendo un tampone si avrà invece accesso a un Green Pass breve della durata di 48 ore. Avere affrontato la malattia ed esserne guariti darà diritto a un Pass di 6 mesi, 180 giorni che partiranno dalla data del primo tampone positivo.

Luce verde

Se ricevere il Green Pass, nonostante i numerosi problemi, sta diventando sempre più semplice grazie a un processo quasi automatizzato, un ruolo fondamentale lo svolgeranno gli addetti al controllo della nostra certificazione.

Avere un Pass valido servirà infatti per avere accesso a eventi sportivi, fiere, congressi, musei, parchi tematici, parchi divertimento, cinema, concerti, concorsi pubblici. Gli eventi e i luoghi a largo afflusso di persone saranno di fatto preclusi a tutti gli altri, ma le nuove restrizioni coinvolgeranno anche alcune attività quotidiane. La certificazione, infatti, sarà richiesta per bar, ristoranti, piscine, palestre e centri benessere che esercitano la loro attività al chiuso. Sarà compito dei titolari o degli addetti di tutte queste attività controllare il Pass di ogni cliente e solo chi avrà un documento valido potrà quindi entrare.

Le multe per i trasgressori saranno salatissime: da 400 a 1000 Euro sia per le attività che per i clienti, con possibilità per le forze dell'ordine di decretare la chiusura da 1 a 10 giorni degli esercizi commerciali rei di aver reiterato tali violazioni.

VerificaC19

Il processo di verifica, che molti dubbi e paure aveva sollevato negli ultimi giorni, sembra invece più semplice di quanto si potesse immaginare. Il Governo ha infatti messo a disposizione la sua app ufficiale per dare a tutti gli esercenti la possibilità di controllare, in poche semplici mosse, la validità e l'autenticità del Green Pass dei suoi clienti.
Si chiama VerificaC19, si può facilmente installare su ambiente iOS e Android e permette, tramite fotocamera, di controllare il QR code presente in ogni certificazione e capire se è o meno valida.

L'app funziona anche al di fuori della rete internet, non memorizza dati personali e dà accesso solo alle informazioni fondamentali per la buona riuscita dei controlli. Il processo è semplice e intuitivo: si apre l'app, si inquadra il QR Code e si attende il responso, che dovrebbe essere rapido e immediato.

In caso di Green Pass non valido, l'app si accende di rosso. Se invece la certificazione risulta valida, il semaforo si tingerà di verde mostrando anche nome, cognome e data di nascita, dati necessari per poi eseguire la verifica dell'identità del possessore della certificazione. La scansione del QR Code sarà, di buona regola, seguita dalla richiesta di esibire un documento di identità, fondamentale per evitare scambi di Green Pass tra utenti.

La via più semplice

Se in tanti erano convinti che l'onere della verifica sarebbe spettato solo ai rappresentanti delle forze dell'ordine, le ultime scelte del Governo dimostrano chiaramente che non sarà così: fondamentali saranno quindi tutti i dipendenti adibiti al controllo, che dovranno necessariamente filtrare gli ingressi per evitare di incorrere in problemi legali.

L'app era lo strumento più semplice possibile per rendere rapido e quasi automatico il controllo e solo la prova sul campo potrà stabilire se il sistema di certificazione verde può funzionare davvero. Quelle che seguiranno saranno infatti settimane molto intense e se la buona volontà degli esercenti sarà accompagnata da un'app altrettanto valida, in grado di funzionare senza problemi e soprattutto attendibile, si potrà passare allo step successivo, che renderà il Green Pass obbligatorio per molte più attività.

Se in questo mese di agosto il sistema si dimostrerà efficiente è chiaro che le cose andranno ad evolversi, anche in previsione della stagione fredda in cui, nonostante le vaccinazioni, i contagi potrebbero risalire ulteriormente.

Futuro prossimo

Nelle prossime settimane, per evitare un altro inverno con sospensioni e limitazioni nell'esercizio delle attività commerciali, regioni rosse e lockdown, il Governo renderà il Green Pass ancora più centrale. VerificaC19 diventerà strumento fondamentale per tanti altri momenti della nostra vita.

Già da settembre si inizierà a parlare con forza di certificazione verde per utilizzare navi, treni e aerei. Le nuove regole dovrebbero entrare in vigore in una finestra temporale fra il 15 settembre e il 1 ottobre.

Per i treni si inizierà dall'alta velocità e dalle lunghe tratte, salvo poi estendere le misure anche ai trasporti regionali e alle linee di metropolitana. Difficile prevedere già da oggi in che modo i controlli saranno snelliti per evitare code e ritardi, ma la strada, nonostante le numerose proteste, sembra tracciata.
Ormai certo l'obbligo di avere la certificazione verde per tutto il personale scolastico e, probabilmente, anche per gli altri dipendenti pubblici. Sembra lontana l'ipotesi di una certificazione obbligatoria per tutti i lavoratori, ma molto dipenderà dall'andamento della curva dei contagi e dall'efficacia di queste prime norme.

Momenti importanti

VerificaC19 sarà un primo e importantissimo banco di prova per responsabilizzare non solo i cittadini ma anche gli esercenti e i titolari di attività. Si tratta di un passaggio delicato e molto dipenderà dal corretto funzionamento dell'app, dalla sua efficacia e dalla sua velocità.

Se le attività si troveranno fra le mani un'app che funziona male e non offre garanzie, tutto il sistema andrebbe incontro a un corto circuito. Se invece le promesse dovessero essere mantenute il controllo si potrebbe evolvere in una veloce abitudine, sia per i cittadini che per le attività.
Un processo di controllo veloce, rapido, efficace, tecnologicamente avanzato e sicuro farebbe centro su tutto e tutti, spostando il focus sull'importanza delle vaccinazioni e sulla sicurezza per il ritorno alla vita che tutti attendiamo. Il Green Pass deve essere mostrato come un'opportunità e non come un peso. Quelle che ci aspettano saranno settimane cruciali.