Guida all'acquisto del TV 4K per PS5 e Xbox Series X

Quali sono i migliori TV per supportare al meglio la Next-Gen? Da LG a Samsung, passando per Sony e Panasonic, tutte le alternative.

Guida all'acquisto del TV 4K per PS5 e Xbox Series X
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L'attesa per PS5 e Xbox Series X cresce di settimana in settimana. Serviranno mesi per avere tra le mani le console di Sony e Microsoft, che apriranno la strada a nuove vette qualitative nella grafica. Dal Ray Tracing al vero 4K il potenziale per una rivoluzione c'è tutto, ma per goderselo al meglio serve un televisore adatto.
In molti si sono focalizzati sulle HDMI 2.1 per la scelta del TV da utilizzare con le nuove console ma non è facile individuare con esattezza i modelli compatibili, complice una certificazione molto flessibile per questo standard, che lascia spazio a interpretazioni variabili tra i diversi produttori, e una comunicazione dalle aziende troppo spesso imprecisa e lacunosa, che non aiuta nella scelta.
Ecco perché abbiamo deciso di scrivere questa guida, che mette ordine nel caos scatenato dalle HDMI 2.1 e propone diverse alternative per tutte le tasche, ma con un occhio di riguardo per la qualità e per un utilizzo a tutto tondo del televisore. Non troverete modelli economici, semplicemente perché non sono in grado di gestire al meglio le nuove console e l'HDR, ma cercheremo comunque di fornire anche alternative dal prezzo equilibrato.

La dimensione ideale

Quanto deve essere grande un televisore per vedere al meglio il 4K? La risposta a questa domanda varia da caso a caso e dipende dal punto di osservazione dello spettatore. Un 75 pollici visto da 10 metri diventa piccolo ma se osservato da vicino crea un vero e proprio muro di immagini. Esistono diverse scuole di pensiero sull'argomento, tutte valide, noi ci siamo affidati alle indicazioni di Panasonic per fornire delle linee guida che possano indirizzare verso la scelta migliore possibile.
La casa giapponese, da sempre una garanzia nella qualità di immagine, consiglia tre semplici regole per avere un'idea più precisa della distanza di visione ottimale, suddivise in base alla risoluzione del contenuto da vedere:

Definizione standard (SD): diagonale schermo x 3,5 = distanza di visione consigliata

Alta definizione (HD): diagonale schermo x 2,5 = distanza di visione consigliata

UHD 4K: diagonale schermo x 1,5 = distanza di visione consigliata

Ovviamente si tratta di regole indicative e basate sulla definizione di contenuti in alta qualità. Una trasmissione televisiva in SD ha un bitrate inferiore rispetto a quella di un DVD, così come un Ultra HD Blu-Ray offre un segnale meno compresso rispetto al semplice streaming in 4K.

Precisiamo questo per far comprendere che la distanza di visione perfetta è difficile da ottenere, vuoi per la differente qualità dei contenuti, che rendono approssimative le formule indicate sopra, vuoi per i limiti dell'ambiente di visione. Non tutti hanno lo spazio per un televisore di grandi dimensioni.
Il consiglio quindi è molto semplice: acquistate il televisore dalla qualità di immagine più elevata e più grande che potete permettervi, soprattutto oggi che si possono trovare tagli di grandi dimensioni a prezzi accessibili.

HDMI 2.1 si o HDMI 2.1 no?

La febbre da HDMI 2.1 ha colpito i gamer, tutti le vogliono ma trovarle non è semplice. Il motivo è la certificazione flessibile decisa dall'HDMI Forum, che permette ai produttori di inserire solo alcune delle caratteristiche del nuovo standard e di ridurre la banda disponibile in base al singolo modello di TV. Una flessibilità che ottimizza i costi produttivi ma che ha causato un grande caos. Oggi ci troviamo di fronte a casi come quello Samsung, che pur avendo le HDMI 2.1 a bordo dei suoi modelli 2020 non le indica nelle schede tecniche, o come LG, che ha prima confermato la presenza di HDMI 2.1 a piena banda sugli OLED 2020 per poi fare un passo indietro.
Ma servono davvero tutte le funzioni delle HDMI 2.1 e la piena larghezza di banda? La risposta a questa domanda è meno scontata di quanto sembri, perché tutto dipende dal budget che si ha a disposizione. Mettendo da parte i costi è ovvio che un TV con tutte le funzioni delle HDMI 2.1 sia preferibile, ma si possono fare dei compromessi che permettono di risparmiare parecchio, magari affidandosi a un televisore del 2019, molti dei quali integrano tutte le funzioni che servono per godersi al meglio le nuove console.

In ambito gaming, e nello specifico con PS5 e Xbox Series X, le HDMI 2.1 servono per avere accesso a risoluzioni e a refresh rate elevati, al VRR e all'Auto Low Latency Mode. Risoluzione e refresh rate sono il tema più delicato da affrontare, perché se da un lato poter contare sul 4K a 120 Hz ingolosisce, dall'altro bisogna vedere il suo costo d'accesso e soprattutto quale sarà il suo reale utilizzo. Sul mercato oggi si possono trovare televisori con supporto al VRR e alla Auto Low Latency Mode (ALLM) ma che si fermano al 4K a 60 Hz e sono capaci quindi di mostrare "solo" 60 fps.
In presenza di limiti di budget, il nostro consiglio è quello di prediligere la qualità del pannello e le sue dimensioni alla presenza dei 120 Hz in 4K. Non sappiamo quali titoli potranno infrangere la barriera dei 60 fps in 4K, risoluzione molto ostica da gestire, e riteniamo che, con il passare del tempo e con la fine dell'era cross-gen, gli sviluppatori prediligeranno la qualità grafica al frame rate elevato, livellandosi sull'obbiettivo del 4K a 60 fps, già molto ambizioso.

Meglio 60 fps in più o 10 pollici in più? Secondo noi non c'è partita, le dimensioni vincono a mani basse, per il senso di coinvolgimento che sanno dare. Ovviamente se non si hanno limiti di spesa il pacchetto completo è da prediligere, ma se si toglie dall'equazione il 4K a 120 Hz i costi scendono e si ha accesso a un numero più alto di TV.
Passando al VRR, questa è una sigla che indica il Variable Refresh Rate, il refresh rate variabile, una tecnologia simile a quella che su PC prende il nome di G-Sync nelle schede video NVIDIA e di FreeSync in quelle AMD. Questa sincronizza il refresh rate dello schermo e della GPU, evitando così l'insorgere di Tearing e Stuttering.
ALLM invece serve ad attivare in modo automatico la Game Mode sul televisore quando viene accesa una console. Risoluzione, VRR e ALLM sono i vantaggi che i TV compatibili apportano alle console next-gen, sta a voi capire quali di questi sono indispensabili nel vostro caso.

I migliori TV LG per giocare

LG è diventata ormai sinonimo di OLED, nonostante sia ancora presente nel mercato LCD con i suoi TV NanoCell. L'utilizzo di pannelli IPS per questi televisori ci fa preferire altri brand che utilizzano questa tecnologia, ma per quanto riguarda gli OLED e il gaming siamo di fronte all'offerta più completa oggi disponibile.
Le scelte da fare in questo caso sono due, o acquistare ora un modello del 2019, risparmiando anche molto, oppure puntare un TV della serie 2020. LG B9, C9, E9 e W9 fanno parte della gamma 2019 e sono dotati tutti di HDMI 2.1 a piena banda a 48 Gbps, con VRR, ALLM e addirittura il G-Sync, per sfruttare il refresh rate variabile sui PC con GPU NVIDIA. Il B9 si può acquistare oggi, nella sua variante da 55 pollici, già a partire dai 1000€, in base alle offerte, mentre per il C9 servono, di solito, circa 1300€.

La nostra preferenza va al C9, più costoso ma in grado di offrire un'esperienza di visione superiore e una maggiore versatilità al di fuori del gaming, grazie al processore di immagine Alpha 9 Gen 2 e alla maggiore luminosità di picco. Le serie C ed E non apportano miglioramenti sostanziali alla qualità, per cui meglio rimanere su questi due modelli.

La gamma 2020 è formata invece dalle varianti BX, CX, GX e WX. GX e WX sono modelli dal design ricercato e più costosi, meglio rimanere sui BX e sui CX. Tutti questi TV hanno HDMI 2.1 ma non a piena banda, non sappiamo quanti dati sono in grado di gestire ma non ci sono limiti di sorta nonostante il minor bandwidth.
Rispetto alla gamma 2019 si perde la possibilità di veicolare il 4K a 120 Hz a 12 bit, fermandosi al 4K 120 Hz a 10 bit: non ci sono fonti video per il pubblico a 12 bit e non ci sono nemmeno televisori in grado di riprodurli, non si perde nulla nonostante la banda inferiore.
Quest'anno le differenze sono più importanti tra i due modelli. Il BX monta infatti il processore di immagine Alpha 7 Gen 3, che comporta una gestione del moto inferiore e limita il numero di HDMI con supporto al 4K a 120 Hz a due soli ingressi, gli altri due si fermano al 4K a 60 Hz con profondità di colore a 8 bit. Se avete più di due fonti esterne con cui sfruttare l'HDR questo diventa un ostacolo importante.

Il CX invece può contare sul processore di immagine Alpha 9 Gen 3, che dalle prime recensioni comparse online sembra abbia migliorato molto la gestione del moto e della luminanza con HDR attivo, inoltre le 4 porte HDMI possono veicolare tutte l'HDR e il 4K/120hz a 10 bit.

In questo caso i prezzi salgono, possiamo fornire solo quelli di listino perché sono arrivati ora sul mercato. LG non ha ancora comunicato il prezzo di partenza del BX, quello del CX è di 1999€ per il modello da 55 pollici, ma è disponibile anche quello da 48 pollici a 1599€.
Finora non abbiamo parlato di dimensioni perché la scelta, nel caso degli OLED 4K, è molto limitata, si trovano infatti pannelli da 48, 55, 65 e 77 pollici. Andare oltre ai 55 pollici tuttavia aumenta molto il costo, tanto che anche puntando alla gamma dello scorso anno difficilmente si spendono meno di 1700€ per il B9 da 65 pollici, salvo offerte particolari e rimanendo su rivenditori affidabili.

I migliori TV Samsung per giocare

Samsung è rimasta l'unica azienda a puntare forte sulla tecnologia LCD con i suoi televisori QLED, tutti con pannello VA. Per rimanere in un range di prezzo accessibile a un pubblico ampio abbiamo deciso di consigliare solo i modelli 4K. Quelli 8K, risoluzione per altro supportata dalle nuove console ma che difficilmente vedremo all'opera nei giochi, sono i migliori LCD sul mercato, grazie alla retroilluminazione più avanzata oggi disponibile. L'unico problema è il prezzo, che difficilmente scende sotto i 2000€ per i modelli da 55 pollici. Rimanendo invece sul 4K, Samsung offre oggi un parco TV che si adatta a tutti portafogli, grazie a sconti spesso molto importanti sui prezzi di listino, e che rendono accessibili i tagli di grandi dimensioni a un pubblico più ampio. Peccato solo per l'assenza del Dolby Vision, al suo posto è disponibile l'HDR10+, molto simile ma anche molto meno utilizzato. Anche in questo caso si possono scegliere due strade: puntare ai modelli 2019, in forte sconto in questo periodo, oppure andare sulla gamma 2020.

Quelli del 2019 che abbiamo selezionato supportano il 4K a 60 Hz, il VRR e l'ALLM, con l'eccezione, almeno teorica, del Q90R. Il top di gamma infatti dovrebbe avere una porta HDMI (la numero 4) in grado di veicolare anche il 4K a 120 Hz, non sappiamo però se con compressione del colore o meno. Fino a quando non usciranno le console di nuova generazione purtroppo non possiamo averne la certezza, fonti esterne con HDMI 2.1 ancora non esistono e non si possono quindi fare verifiche.

Chi è in cerca di un televisore gigantesco senza spendere una fortuna, ma mantenendo una discreta qualità di visione, può puntare sul Q70R da 75 pollici, dotato di retroilluminazione Full Led, certificazione HDR1000 e proposto oggi a circa 1600€ in base alle offerte.

Un ottimo televisore, soprattutto per il rapporto qualità-dimensioni, è il Q80R da 65 pollici, che si trova spesso a 999€ scontato (il prezzo di listino originale era di 1999€). Si tratta di un modello molto interessante perché rispetto al Q70R offre una retroilluminazione con più zone di controllo, la certificazione HDR1500, uno dei migliori filtri anti riflesso sul mercato, lo stesso del Q90R, e la tecnologia Ultra Viewing Angle, che aumenta molto gli angoli di visione laterali, più ristretti sul Q70R.

C'è poi l'ex top di gamma Q90R, che si trova oggi a circa 1300€ nella variante da 55 pollici. In questo caso le zone di controllo della retroilluminazione passano dalle circa 50 del Q80R a circa 480, per una gestione decisamente più fine della luce.
In questa fascia di prezzo non esiste un altro televisore certificato HDR2000, i test svolti nel corso del 2019 hanno mostrato numeri impressionanti per il Q90R, che è capace di generare circa 1700 nit di picco in una finestra del 10% dello schermo.
Per quanto riguarda la gamma 2020 invece troviamo la piena compatibilità di tutti i modelli QLED con il 4K a 120 Hz, VRR e ALLM, a partire dal Q70T (è escluso solo il Q80T da 49 pollici). I prodotti sono appena arrivati sul mercato, li abbiamo visti più volte dal vivo ma non abbiamo ancora svolto prove approfondite sui singoli modelli.
Quest'anno sembra che Samsung abbia spinto maggiormente sull'8K, riposizionando quelli della gamma 4K. Il Q80T infatti perde il filtro anti-riflesso e la tecnologia Ultra Viewing Angle, come evidenziato nella recente recensione fatta da HDTVTest.

Per ora i prezzi di listino rimangono alti ma i modelli consigliati seguono grossomodo quelli del 2019. Per chi cerca il meglio ci sono i Q95-Q90T (il primo ha il box per le connessioni esterno e una luminosità di picco leggermente più alta), con il Q95T proposto a un prezzo di listino di 2199€ e il Q90T a 1999€, nelle varianti da 55 pollici. Il Q80T invece costa 1499€ nel modello da 55 pollici, mentre il Q70T costa circa 1000€ per il taglio da 55 pollici. Tra qualche mese la riduzione dei costi renderà anche la gamma 2020 più appetibile, non abbiate fretta che il Black Friday darà un bella sfoltita a questi prezzi.

I migliori TV Sony per giocare

Sony sarà una delle protagoniste della next gen con PS5, curiosamente però quasi tutti i suoi televisori di punta supportano poche delle specifiche delle HDMI 2.1. Un vero peccato, soprattutto se si pensa che i migliori modelli OLED della casa giapponese hanno solamente l'ALLM e non supportano nemmeno il VRR. Come nei casi precedenti si può optare per un televisore della gamma 2019 o per uno del 2020.
Vista l'assenza delle funzioni delle HDMI 2.1 meglio puntare sugli OLED di casa Sony piuttosto che sugli LCD, che offrono una grande qualità di visione generale e un design tra i più curati in circolazione. L'ottimo AF8 si può ancora trovare a circa 1500€ nella versione da 55 pollici, anche se sarà sostituito dal nuovo A8 nei prossimi mesi, mentre il top di gamma AG9 rimarrà disponibile per più tempo, ma il costo è elevato, si parte infatti da circa 2000€ per il 55 pollici. In arrivo anche il nuovo OLED Sony A9 da 48 pollici, di cui però non si conosce ancora il prezzo.

Se si escludono le varianti 8K, ancora troppo costose per essere appetibili, l'unico televisore LCD di Sony a supportare il 4K a 120 Hz, VRR e ALLM è l'XH90, il cui prezzo per l'Italia non è ancora stato comunicato ufficialmente.
La strategia di Sony per i TV del 2020 poteva essere curata meglio sul fronte HDMI 2.1, soprattutto per sfruttare la sinergia con il lancio di PS5, ma resta il fatto che, soprattutto nel caso degli OLED, la qualità di visione rimane molto alta e appagante, sia nel gaming che in generale con i contenuti video.

I migliori televisori Panasonic per giocare

Sony e Panasonic sono da sempre pioniere nella rappresentazione dei contenuti video. Entrambe hanno fatto della fedeltà ai contenuti originali una missione, soprattutto Panasonic, ma tutte e due si sono dimenticate dei gamer. Anche Panasonic infatti non implementa alcuna funzione specifica per il gioco nei suoi televisori del 2019, in quelli del 2020 è presente solo la ALLM, entrambi supportano il 4K fino a 60 Hz.
La situazione attuale è questa ma Panasonic potrebbe certificare altre funzioni nei prossimi mesi, come abbiamo appurato nel nostro recente incontro con l'azienda a Londra.
La gamma OLED del 2019 è una delle più riuscite di sempre, grazie a una calibrazione di fabbrica praticamente perfetta e appagante anche per i palati fini.
GZ960, GZ1000 e GZ1500 si differenziano principalmente per il piedistallo, più moderno ed elegante nel GZ1000 e GZ1500, e per la presenza nel GZ1500 della soundbar integrata. Questi modelli si possono trovare, nella variante da 55 pollici, a prezzi che partono dai 1300€ fino ad arrivare a circa 1500€.

C'è poi l'OLED dei record, il GZ2000, molto costoso (si superano i 2000€ per il 55 pollici) ma l'unico in grado di arrivare a una luminosità di picco di 1000 nit in una finestra del 10%.
Come nel caso di Sony si tratta di prodotti di alta qualità e sviluppati con l'obbiettivo di fornire la massima fedeltà possibile con i contenuti video. Mancano le funzioni per il gioco ma rimangono televisori eccezionali, allargando il contesto d'uso, e che possono dare molto anche in coppia con le console di nuova generazione.

La stessa cosa si può dire per la gamma 2020, con i modelli HZ1000, HZ1500 e HZ2000. I primi due sono identici, ad esclusione della soundbar integrata nell'HZ1500, il terzo invece è l'unico dotato di pannello HDR Master e riprende l'altissima qualità raggiunta del GZ2000.
Rispetto ai TV dello scorso anno in ambito gaming non cambia quasi nulla, ad esclusione della ALLM. Ampliando i campi di utilizzo, Panasonic ha introdotto la Filmmaker Mode, il Dolby Vision IQ e una nuova tecnologia di Black Frame Insertion, che migliora la qualità delle immagini in movimento, aggiunte interessanti ma che non rivoluzionano quanto visto in passato. I prezzi invece non sono stati ancora comunicati ma la nuova gamma TV è attesa in Italia il prossimo mese.