HDMI 2.1 e gaming: i vantaggi ci sono, ma mancano GPU e console compatibili

I nuovi televisori con HDMI 2.1 stanno per arrivare sul mercato, con vantaggi importanti anche nel gaming, peccato che non possa usarli nessuno.

HDMI 2.1 e gaming: i vantaggi ci sono, ma mancano GPU e console compatibili
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Le HDMI 2.1 stanno finalmente per arrivare sul mercato. Dopo uno sviluppo travagliato, il nuovo standard è pronto ad approdare sui televisori in uscita nel 2019. La conferma è arrivata da LG, che ha già annunciato l'utilizzo delle HDMI 2.1 sui modelli in arrivo nel corso dell'anno, sia OLED che LCD. A questo punto, è lecito aspettarsi che anche gli altri attori del mercato TV le utilizzeranno, da Sony a Panasonic, passando per Samsung.
Le HDMI 2.1 portano novità importanti ma incentrate sul futuro, del resto molte delle sue caratteristiche sono gestibili anche con le attuali HDMI 2.0, come mostrato da Samsung, che utilizza il refresh rate variabile in alcuni televisori già oggi in vendita. Ma questa non è l'unica funzione pensata per i gamer disponibile nella nuova interfaccia, ce ne sono anche altre, peccato che, almeno allo stato attuale, nessun hardware da gioco utilizzi questo standard. E anche se ci fosse, non sarebbe in grado di sfruttarlo a dovere.

Uno standard pensato per il futuro

Lo standard HDMI 2.1 nasce per supportare le tecnologie che vedremo in campo TV da qui ai prossimi anni. Non è un caso che la banda passante disponibile sia aumentata dai 18 Gbps delle HDMI 2.0 ai 48 Gbps delle HDMI 2.1. La nuova interfaccia è pensata per il futuro e infatti riesce a veicolare un segnale video fino a 10K a 120 Hz, una risoluzione molto elevata e che vedremo solo tra diverso tempo in ambito consumer. Il presente è caratterizzato dal 4K e dall'8K, entrambe risoluzioni che potranno godere ora del supporto ai 120 Hz da sorgente esterna. Con le HDMI 2.1 è quindi possibile collegare un PC a un televisore o a un monitor per infrangere finalmente la barriera dei 60 fps in UHD, o addirittura in 8K. Se avete un po' di dimestichezza con l'hardware all'interno delle vostre gaming machine tuttavia, capite bene che un obbiettivo di questo tipo, almeno per ora, è semplicemente impossibile.
Sul mercato esiste una sola scheda video capace di reggere un frame rate superiore ai 60 fps in 4K in quasi ogni condizione, la RTX 2080 Ti, una GPU che costa oltre 1000€. Prestazioni a parte, anche avendo delle HDMI 2.1 disponibili nel proprio televisore, non si potrebbero comunque utilizzare al meglio, visto che nessuna GPU, nemmeno la 2080 Ti, mette a disposizione questo tipo di connessione. Se ci spostiamo in ambito console la situazione non cambia, anche in questo caso non sono presenti HDMI 2.1.

Analizzando invece un'altra caratteristica molto interessante per i giocatori, ovvero il refresh rate variabile, si scopre che non c'è bisogno di avere una HDMI 2.1 per poterlo usare, anche su console. Come anticipato, Samsung ha già in commercio dei televisori compatibili con il Freesync, sfruttabile attualmente solo da Xbox One X e One S o da PC con una GPU di casa AMD.
Ai produttori basterebbe un aggiornamento software per rendere compatibili molti degli attuali TV di fascia alta con questa caratteristica, ma difficilmente saranno resi disponibili. Sempre in ambito gaming è in arrivo l'ALLM, in pratica una Gaming Mode automatica, che attiva la modalità di funzionamento a bassa latenza sul televisore senza il bisogno di entrare nei menù per poterla utilizzare.

Tirando le somme quindi, allo stato attuale le HDMI 2.1 portano nel gaming il supporto a risoluzioni e refresh rate praticamente inutilizzabili con gli hardware odierni, sia per limiti prestazionali che per l'assenza fisica dell'interfaccia, il refresh rate variabile che potrebbe essere implementato già ora con le attuali HDMI e infine la Game Mode automatica, quest'ultima non certo una rivoluzione.
Con questo non si vuole sminuire l'importanza di questo standard, fondamentale per supportare lo sviluppo tecnologico del settore TV da qui ai prossimi anni, ma in ambito gaming non siamo certo di fronte a una rivoluzione, quanto più a un aggiornamento pensato per un futuro piuttosto lontano. Non c'è fretta quindi di passate al nuovo standard, con buona pace dei produttori di TV.