Hyplane: il viaggio spaziale del futuro è già qui, ed è tutto italiano

Il progetto italiano Hyplane apre il turismo spaziale verso nuove prospettive, con ricadute piuttosto interessanti anche sui viaggi “terrestri”.

Hyplane: il viaggio spaziale del futuro è già qui, ed è tutto italiano
INFORMAZIONI SCHEDA
Articolo a cura di

Lo spazio sta diventando una frontiera sempre più raggiungibile. Continuano a moltiplicarsi i progetti che, in prospettiva, ci permetteranno di vedere la terra da una posizione privilegiata e di arrivare dove nessun comune mortale era mai riuscito. Tra questi Hyplane è sicuramente uno dei più interessanti. Arriva direttamente dall'Università degli Studi di Napoli e permetterà ai suoi passeggeri di raggiungere lo spazio nel modo più semplice possibile, a prezzi contenuti e con l'interessante possibilità di compiere viaggi non solo "verso l'alto" ma anche tra territori interni al pianeta.
Perché la corsa allo spazio avrà implicazioni piuttosto interessanti sul trasporto terrestre. La tratta Roma-New York in meno di due ore potrebbe essere solo il primo passo verso una Terra connessa come mai era accaduto prima.

Hyplane, lo spazio per "tutti"

Un velivolo ipersonico lungo 24 metri e largo 13, capace di raggiungere circa 5000 chilometri orari, più o meno cinque volte la velocità del suono, e di arrivare a 70 km di quota. Sono le semplici ma di per sé innovative caratteristiche tecniche del progetto, coordinato dal Dipartimento di Ingegneria Industriale dell'Università di Napoli. Il velivolo, tanto piccolo quanto veloce, potrà ospitare 6 passeggeri e due piloti e, grazie alle caratteristiche dei suoi motori, non avrà bisogno di particolari procedure per la partenza. Sta proprio qui la reale differenza tra questo mezzo tutto italiano e la maggior parte dei razzi della concorrenza. Hyplane potrà infatti tranquillamente decollare e atterrare da e su qualsiasi aeroporto. L'obiettivo di aprire lo spazio a tutte le persone e di lanciare il nuovo business del turismo spaziale non è mai stato così vicino: il velivolo è in tutto e per tutto simile ad un aereo e, stando alle prime stime, permetterà ai passeggeri di viaggiare a costi relativamente bassi.
Stiamo parlando di cifre intorno ai 50 mila euro, certamente fuori dalla portata delle persone comuni, ma decisamente più basse rispetto ai 250 mila euro richiesti dalla Virgin Galactic per i suoi viaggi.

Spazio e Terra

Hyplane, a differenza di progetti simili, non sembra però volersi concentrare solo sullo spazio. La chiave di volta per rendere il turismo spaziale davvero alla portata di tutti, è quella di unire le competenze tecnologiche del settore spaziale con quelle dell'aeronautica tradizionale, creando dei piccoli ibridi che possono muoversi in maniera adeguata su tutti e due i campi, sfruttando, tra l'altro, infrastrutture già esistenti. Il piccolo velivolo da sei posti non ha bisogno di stazioni apposite per partire e sarà in grado di decollare e atterrare orizzontalmente e rispettare tutte le norme che regolano il normale trasporto aereo terrestre. Dal punto di vista spaziale, potrà sfruttare la microgravità per raggiungere quote superiori ai 70 km di altezza, dando ai passeggeri la possibilità di osservare la Terra da un punto di vista unico e privilegiato. Da quello terrestre, invece, potrà volare all'interno dell'orbita del pianeta, a circa 30 km d'altezza, coprendo una distanza di 6000 km in meno di due ore.
Il futuro della corsa spaziale sembra essere proprio questo: piccoli velivoli semplici da usare e che, potenzialmente, potrebbero essere sul mercato già entro i prossimi 20 anni. E chissà che, per la prima volta, non sia proprio l'Italia a fare la parte del leone in un settore che potrebbe rivelarsi fondamentale per lo sviluppo futuro.

Eccellenza italiana

100 velivoli per i prossimi 20 anni, prezzi ben più bassi per un volo e l'Italia come centro nevralgico di produzione e infrastrutture. Il nostro Paese sembra trovarsi nella giusta posizione per essere al centro del futuro dei viaggi nello spazio. Anche il recente incontro negli Stati Uniti tra Donald Trump e il nostro Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha sancito un'alleanza strategica tra i due Paesi e le loro agenzie spaziali. L'obiettivo è quello di unire tecnologie e conoscenze per far si che il collegamento tra Usa e Italia in meno di due ore diventi davvero realtà. Con lo spazio porto di Grottaglie scelto da numerosi gruppi internazionali per i loro test e per le future partenze si era già creato il primo solco per mettere l'Italia al centro della scena. Ora, con Hyplane, potremmo avere anche le tecnologie necessarie per dire la nostra a livello produttivo.
Certo, rimane ancora tutto sulla carta, con il progetto che necessità di fondi piuttosto ingenti per poter venire alla luce. Si parla di almeno 2 miliardi di euro per realizzare un prototipo funzionante e di almeno 80 milioni per produrre un solo velivolo. Cifre folli ma che potrebbero avere un ritorno economico non indifferente e una serie di conseguenze positive, a patto però di crederci davvero. Occorrerà sviluppare sinergie internazionali su larga scala, cercare investitori e chiedere aiuti europei e statali. Una missione non del tutto impossibile.

Il futuro

La corsa allo spazio ha assunto connotati inimmaginabili solo qualche anno fa. Alle grandi agenzie spaziali in cerca di nuove scoperte si sono aggiunti grandi investitori privati pronti a tutto pur di regalare a quante più persone possibili il sogno spaziale. Logico che, almeno inizialmente, si tratterà di un'esperienza non per tutte le tasche, ma mai come in questo caso il progresso tecnologico sarà fondamentale per aprire i confini, limitare i costi e capire se un business di questo genere può diventare davvero di massa. Il turismo spaziale, per come lo vediamo oggi, sembra una frontiera per ricchi, una possibilità elitaria solo per chi può permettersi di spendere tanti soldi. Eppure sappiamo bene quanto il concetto di turismo sia da sempre associato al successo dei numeri; in un futuro lontano siamo certi che questi viaggi saranno possibili anche a buon mercato, con aerei più grandi e costi più abbordabili per tutti. Gli investimenti e i prezzi altissimi di oggi potrebbero rappresentare il primo passo verso un futuro in cui tutti potremmo in qualche modo beneficiare delle scoperte che verranno fatte.

Un nuovo concetto di viaggio

Hyplane, seppur ancora solo sulla carta, ha dimostrato quanto sia possibile semplificare le cose e quanti progressi si possano fare abbinando tecnologie e conoscenze già esistenti. Perché il turismo spaziale con tutti gli interessi e i soldi che vi graviteranno attorno, potrebbe innescare un sensibile miglioramento tecnologico generale di tutto il settore aeronautico, con veri e propri ibridi capaci di correre verso l'alto ma anche di diminuire sensibilmente le distanze siderali che separano alcuni luoghi del pianeta. Quando i nuovi razzi saranno pronti a ospitare persone, sarà probabilmente giunto il momento per la nascita di nuovi velivoli dedicati al trasporto terrestre, capaci di sfruttare queste nuove tecnologie per rimanere, appunto, all'interno dei confini del nostro mondo, creando una nuova epoca anche per il trasporto delle persone.
Quando queste tecnologie "ibride" diventeranno davvero sostenibili sarà giunto il momento perché vengano sfruttate per cambiare radicalmente il mondo che conosciamo, per renderlo più piccolo e a portata di tutti. Se già con le scoperte odierne si riuscirebbe a portare 6 persone da Roma a New York in meno di due ore, tempo oggi richiesto solo per un viaggio aereo da Milano alla Sicilia, proviamo solo a immaginare cosa succederebbe applicando le future conoscenze su larga scala e sul mondo del trasporto aereo, sia di persone che di merci. Si tratta di futuri ancora tanto lontani, ma per la prima volta possibili, frutto di un progresso che non si ferma mai e che, quali che siano gli interessi in ballo, è giusto assecondare per le implicazioni positive che potrebbe avere sulla vita delle future generazioni.