I piani di Facebook per il 2020, tutti i progetti svelati da Zuckerberg

Mark Zuckerberg, CEO di Facebook, ha svelato quali sono i progetti della sua azienda per il 2020, rispondendo anche ad alcune critiche.

I piani di Facebook per il 2020, tutti i progetti svelati da Zuckerberg
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Tra lo scandalo Cambridge Analytica e le altre controversie, gli ultimi anni sono stati piuttosto turbolenti per Facebook e anche i primi giorni del 2020 non sono iniziati esattamente con il piede giusto, dato che le polemiche legate alla privacy e alle fake news non si sono placate.
In questo marasma, l'ormai iconica figura di Mark Zuckerberg ha annunciato dei buoni risultati trimestrali e ha illustrato i propositi della sua azienda per quanto riguarda il 2020 e oltre. Il focus è ovviamente incentrato sulla privacy e sulla lotta alle notizie false, ma il CEO di Facebook ha voluto dare un quadro generale della situazione anche in merito agli altri progetti che la sua azienda sta portando avanti, dai metodi di pagamento digitali alla realtà virtuale.

I progetti di Facebook per il 2020 e oltre

"La nostra comunità comprende 2,9 miliardi di persone e oltre 140 milioni di piccole imprese che utilizzano mensilmente i nostri servizi". Si apre così la "lettera" che il CEO ha voluto indirizzare a coloro che hanno a cuore il futuro di Facebook. La popolazione mondiale è di 7,7 miliardi (dati Worldometer) e questo significa che l'ecosistema creato da Zuckerberg raccoglie quasi il 38% delle persone presenti sulla Terra. Capite bene, dunque, che stiamo parlando di uno dei più vasti imperi digitali, se non il più vasto, di tutti i tempi.

I servizi di Facebook vengono utilizzati in tutto il mondo e, per certi versi, lo rendono più piccolo. Da un grande potere derivano però grandi responsabilità e infatti Zuckerberg va dritto al punto: "Questo sarà un anno importante e impegnativo. Ci sono le elezioni del 2020 in arrivo e siamo molto concentrati in tal senso. [...] Ci focalizzeremo inoltre sulla costruzione di una piattaforma sociale privata [...], su nuovi strumenti per il commercio e per i pagamenti e sulla prossima piattaforma di realtà aumentata e virtuale".

Scendendo più nel dettaglio in merito alle elezioni presidenziali USA, il CEO di Facebook ammette che nel 2016 sono stati commessi degli errori. Zuckerberg afferma infatti che la sua azienda è rimasta indietro durante le scorse elezioni, ma che adesso ha imparato dal passato e ha fatto enormi passi in avanti, dopo aver lavorato duramente in questo campo in tutto il mondo, dall'Europa all'India, passando per il Messico.

Il CEO dichiara inoltre che il sistema di prevenzione creato dalla sua azienda è il più avanzato tra quelli utilizzati dai colossi del Web e che Facebook si mette spesso in contatto con le forze dell'ordine e con l'intelligence per segnalare le minacce. I cittadini statunitensi andranno a votare il 3 novembre 2020 e Zuckerberg pensa che ci saranno ancora delle discussioni in merito a quali contenuti siano da considerare "validi" in campagna elettorale, ma stando al CEO di Facebook non c'è più il pericolo che si ripeta quanto accaduto quattro anni fa. Nel frattempo, il primo passo è già stato compiuto: i deep fake a scopo politico sono stati vietati.

Si passa poi alla questione privacy: Zuckerberg afferma che l'azienda sta introducendo degli strumenti che diventeranno il nuovo standard per il settore, andando anche oltre a quanto richiesto dalle leggi attuali. Il CEO di Facebook dichiara che ci sono oltre 1000 ingegneri impegnati su progetti legati alla privacy e che i controlli recentemente implementati su Facebook non sono altro che il primo obiettivo raggiunto da questo punto di vista.
"Abbiamo anche introdotto una funzionalità che avvisa gli utenti ogni volta che il loro account accede a un nuovo servizio. [...] Nel prossimo decennio l'obiettivo è quello di avere una reputazione lato privacy forte quanto quella che abbiamo nel realizzare servizi ottimi e stabili", si legge nella "lettera" di Zuckerberg.
A chi dice che Facebook sia una società privata con troppo potere, il CEO risponde: "Quando si tratta di problemi sociali importanti, non penso che le aziende private debbano poter prendere così tante decisioni da sole. Non penso che ogni piattaforma debba decidere individualmente quali contenuti o pubblicità sono ammessi durante le elezioni o cosa sia dannoso in generale. Dovrebbe esserci un processo più democratico per determinare questi aspetti. [...] Ecco perché ho chiesto una regolamentazione più chiara per il nostro settore".

Passando ai servizi e ai prodotti in arrivo da Facebook, Zuckerberg rimarca l'implementazione della crittografia end-to-end su piattaforme come WhatsApp e spiega che entro la fine dell'anno arriveranno altre novità in tal senso.
Il CEO è convinto che sia arrivata l'ora di dare agli utenti maggiori possibilità per quanto riguarda i pagamenti. Per questo motivo, la sua azienda sta lavorando a WhatsApp Payments, uno strumento che consente di "scambiare" denaro in modo rapido e semplice, proprio come se si stesse inviando una comune foto. I primi test sono stati svolti in India e sembrano aver avuto successo: il piano è chiaramente quello di espandere questo servizio un po' ovunque e Zuckerberg afferma che si aspetta molti progressi durante i prossimi sei mesi.
Il suo obbiettivo è di dare alle piccole aziende le stesse possibilità che storicamente sono state concesse solo alle grandi multinazionali e, per questo motivo, la sua azienda sta lavorando anche a servizi come Facebook Marketplace, Instagram Shopping, Facebook Pay e Libra.

Oltre a questo, Zuckerberg afferma che sta cercando di realizzare "il sogno che tutti abbiamo avuto negli ultimi 15 anni": la piattaforma definitiva per la realtà aumentata e virtuale. Il CEO dichiara che la vera AR è ancora lontana diversi anni, ma che è invece stato raggiunto un traguardo importante in termini di VR grazie a Oculus Quest. Per chi non lo sapesse, stiamo parlando di un visore per la realtà virtuale funzionante in completa autonomia dal costo di 449 euro. Per maggiori informazioni, vi consigliamo di dare un'occhiata alla nostra recensione di Oculus Quest.
Zuckerberg afferma che le vendite sono state oltre le aspettative e che, solamente nel giorno di Natale 2019, sono stati acquistati contenuti per 5 milioni di dollari nell'Oculus Store. Il CEO di Facebook ci tiene anche a precisare che sono stati svolti importanti passi in avanti per quanta riguarda questo visore, dall'introduzione dell'hand tracking fino alla realizzazione di Oculus Link, dispositivo che permette di accedere ai contenuti Oculus Rift tramite questo visore. Vi ricordiamo che Facebook ha comprato Oculus nel 2014.

Passando invece alla realtà aumentata, Zuckerberg fa notare come Facebook possieda la piattaforma di questo tipo più utilizzata al mondo: Spark AR. Per intenderci, si tratta di quello strumento che viene utilizzato per creare i filtri che diventano virali su social network come Instagram.
Il CEO di Facebook afferma che la sua azienda continuerà a lavorare anche da questo punto di vista. Per concludere la "lettera", Zuckerberg dichiara che il suo obiettivo per il prossimo decennio non è quello di essere apprezzato, ma di essere compreso. Il CEO spera di farlo comunicando più spesso i principi della sua azienda.