Intel Skylake-R: le CPU per workstation mobile

I processori Skylake-R aggiornano i modelli con architettura Broadwell per dare ulteriore sprint alle workstation mobile, grazie soprattutto alla potente grafica Iris Pro di nona generazione.

Intel Skylake-R: le CPU per workstation mobile
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I processori Intel della serie "R" sono componenti progettati per i computer desktop e non, basati su socket BGA1364 e quindi saldati direttamente sulla scheda madre. Possiedono sezioni grafiche ad elevate prestazioni, molto spesso facenti parte della serie Iris Pro. Ne sono un esempio il Core i7-5775R con architettura Broadwell, o il più vecchio i7-4770R. Il colosso americano ha previsto processori con suffisso R anche per la famiglia di CPU Skylake, che hanno fato il loro debutto poco tempo fa. Si tratta di tre modelli che mirano al settore embedded e ai contesti applicativi highly-integrated. Le nuove CPU si basano quindi sull'ultimo design di Intel ed esibiscono un comparto grafico integrato di prima categoria, con una eDRAM particolare chiamata Crystal Well.

Più potenti di Broadwell ma con lo stesso TDP

I chip che Intel ha presentato sono il Core i7-6785R, il Core i5-6685R e il Core i5-6585R. Un esempio di macchine in cui questi potrebbero essere utilizzati è costituito dai computer all-in-one, dai PC small form-factor e dai sistemi in cui lo spazio a disposizione è di vitale importanza. Essi non dovrebbero generare così tanto calore, poiché il TDP è fissato a 65 W. Questo valore è identico a quello dei processori Broadwell con suffisso R, per cui le ultime versioni potrebbero rappresentare un ottimo investimento per tutti gli utenti che non voglio perdere in efficienza energetica. I nuovi modelli sono progettati sulla base delle CPU Skylake-H, architettura di Intel dedicata ai dispositivi highly-integrated ad elevate prestazioni. Essa fu in origine introdotta dall'azienda americana con il rilascio dei processori Xeon E3 v5, con sezione video Iris Pro P580, di cui alcuni moduli industriali fanno largo uso. Il die del design Skylake-H è più lungo rispetto a Skylake-U o Skylake-Y, a causa di una parte grafica con più transistor. Un'altra fetta dello spazio a disposizione è stata ritagliata per la eDRAM, mentre nulla è cambiato per l'area relativa al chipset.
Nei modelli in questione abbiamo quattro core general-purpose ed una grafica di livello GT4e. Il modello di punta, l'i7-6785R, supporta anche l'Hyperthreading ed arriva così ad otto thread attivi. Abbiamo a bordo una scheda grafica Iris Pro di nona generazione con 72 execution units e 128 MB di eDRAM. La frequenza del core della GPU arriva ad un massimo di 1150 MHz - 1100 MHz per l'i5-6585 -, con un base clock di 350 MHz. L'architettura prevede un controller per RAM dual-channel DDR4 fino a 2133 MHz ed un'interfaccia PCIe 3.0 in grado di pilotare un massimo di tre monitor contemporaneamente. i5-6585R, i5-6685R ed i7-6785R si avvantaggiano di frequenze turbo rispettivamente di 3,60 GHz, 3,80 GHz e 3,90 GHz. L'ultimo ha cache L3 con capacità di 8 MB, mentre i due i5 si fermano a 6 MB.

Se compariamo i nuovi modelli ai più vecchi Broadwell, notiamo come Intel abbia generalmente incrementato le frequenze dei quattro core. L'i5-5575R ha clock turbo di 3,30 GHz, che diventano 3,60 GHz sul modello successivo, l'i5-6585R. Oltre alle frequenze più elevate avremo comunque le migliorie e le tecnologie portate dalla nuova architettura, che dovrebbero alzare ancor di più l'asticella delle performance con applicazioni reali. E' interessante notare come poi l'azienda abbia deciso di aumentare la capacità della cache condivisa di 2 MB rispetto al passato.

Intel I nuovi modelli Skylake-R saranno sfruttati anzitutto per le workstation mobile di fascia high-end che non vogliono far uso di grafica AMD o NVIDIA. Un’altra possibilità di impiego possibile è rappresentata dai NUC di Intel o dai PC cube-sized di Gigabyte e Zotac, che possono gestire il TDP di questi chip sicuramente meglio di un notebook. Intel Core i5-6585R, Core i5-6685R, Core i7-6785R costano rispettivamente 255, 288 e 370 dollari. Dato il loro costo non proprio abbordabile e il socket BGA, essi non sono da considerare processori per videogiocatori, seppur la sezione grafica sia piuttosto potente per essere una soluzione integrata. Ai gamer conviene sicuramente prendere un processore tradizionale - anche meno potente - e dotarsi di una scheda grafica discreta, che offrono prestazioni decisamente superiori.