Speciale K11 Vs Stealth

Quando l'inferno stesso è raffreddato a liquido...

Speciale K11 Vs Stealth
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Un problema tutto italiano: Cervelli in fuga

L'Italia sforna piu` di 4000 Dottori di Ricerca all'anno. In genere laureati brillanti, hanno vinto un concorso ed una borsa di studio almeno triennale, si sono formati attraverso anni di lavoro di studio e ricerca, ed hanno conseguito il piu` alto titolo di studio conferito dallo stato italiano presentando una tesi di fronte ad una commissione che spesso vede presenti scienziati di livello internazionale. Spesso sono in possesso di curriculum e pubblicazioni di tutto rispetto.
Dove vanno? Alcuni, pochi, riescono ad attraversare indenni la giungla del precariato universitario con borse e borsettine post-dottorato, e diventano ricercatori a due milioni al mese. Altri abbandonano la ricerca e cambiano lavoro. Molti scappano: di fronte alle porte chiuse di casa propria voltano le spalle e si recano all'estero, dove le porte invece sono aperte e le prospettive ben diverse.
Si tratta di persone formate in Italia, in possesso di curriculum accademici adeguati, rifiutate, approdate ad altri, piu` accoglienti, lidi. Persone che a volte raggiungono importanti risultati scientifici. Ma che, molto piu` spesso, lavorano silenziosamente e contribuiscono ad innalzare il livello culturale, scientifico, tecnologico e, in definitiva, il benessere, del paese ospitante. Cultura, scienza, tecnologia e benessere che poi l'Italia importa. E paga.
Nell'era della globalizzazione e della new-economy, la competenza e l'innovazione scientifica e tecnologica sono tutto. l'Italia li regala. I motivi della fuga dei cervelli, per quanto riguarda gli ultimi vent'anni, si possono rapidamente riassumere in tre nodi fondamentali.
Il primo è costituito dalla carenza di fondi investiti nella ricerca. La percentuale del PIL destinata a questa finalità è infatti drasticamente inferiore agli altri paesi.
Il secondo è di natura storica, ed è legato alle scelte legislative in materia di politica universitaria effettuate fra la fine degli anni '70 ed i primi anni '80. In quel periodo si scelse di immettere nella cariera universitaria, e di consentire avanzamenti di livello, senza concorso ma sulla base di semplici prove di idoneità personali. Decine di migliaia di persone beneficiarono di questa "sanatoria" che rese sature le strutture di ricerca e non consentì concorsi per lungo tempo, costringendo brillanti studiosi a cercare altrove un impiego.
L'ultimo motivo si può indicare nella mancanza, fino a tempi recentissimi, di un politica della qualità nell'università italiana. E' soprattutto in questa direzione, che rappresenta l'elemento in grado di garantire una selezione meritocratica ed una vera efficienza del sistema ricerca, che si muove la politica dell'ADI, e che convergono le conclusioni della riflessione sulla fuga dei cervelli in Italia.

Quello che stiamo facendo...

Il testo che avete appena letto è presente sul sito dell'ADI ( http://www.cervelliinfuga.it/ ) per spiegare a tutti la reale situzione della ricerca in Italia e cercare di far capire a tutti dove stiamo andando a finire. Fortunatamente non siamo restati con le mani in mano, dando vita al progetto "brain-buster" ( acchiappa-cervelli ), varato dal ministero per l'Università e la Ricerca scientifica, che mira a frenare - o meglio a invertire - la fuga all'estero di cervelli made in Italy. Per saperne qualcosa in più, vi consiglio di leggere l'articolo che il Corriere della sera vi ha dedicato, riportando cifre e statistiche ( qui ).

Quello che molte aziende italiane hanno finalmente iniziato a capire è che senza un processo di evoluzione e miglioramento continuo difficilmente ci si può permettere di restare in un mercato, ed in particolare in quello tecnologico, tanto a lungo. Vi presentiamo ora due progetti figli della stessa società, o per meglio definirla, figli di un gruppo di appassionati, da cui prendere esempio: i due waterblock per CPU creati da Ybris Cooling, lo Stealth e l'ultimo nato K11 Leviathan.

Un testa a testa degno di questo nome

I ragazzi di Ybris hanno adoperato, come andremo a vedere tra poco, due importanti rivoluzioni all'interno del panorama Waterblock made in Italy: Il primo, con l'introduzione dello Stealth e del suo sistema di raffreddamento ad alette, il secondo con l'inserimento del mercato del suo diretto successore K9 Typhoon, basato sulla medesima tecnologia migliorata grazie all'aggiunta di un diffusore, a sua volta migliorato fino all'ultima sua estrema evoluzione chiamata K11 Leviathan.
Quello che rende questa azienda decisamente importante come esempio qualificativo, è sicuramente l'impegno, sicuramente non mosso solo ed esclusivamente dal dio denaro, nel miglioramento dei propri prodotti e progetti. Non a caso sono riusciti a partorire waterblock sempre migliori, fornendo al pubblico ottimi prodotti rinnovati, in media, due volte l'anno.

Ybris Stealth, il resto è acqua passata...

Correva l'anno 2001, senza alcuna odissea nello spazio, quando ybris presentò uno dei suoi progetti migliori: l'ybris 1.6 HF ( successivamente maturato in HFE ), frutto di innumerevoli sessioni di ricerca, test e simulazioni. Secondo i tecnici, purtroppo, il limite fisico dei Waterblock a canalina era stato raggiunto da quest'ultimo modello. Come creare quindi una nuova generazione? Qual'era la giusta intuizione per non far fermare il processo evolutivo di quest'azienda?
Si era ormai giunti alla fine dello stesso anno quando, in un raptus di follia ingegneristica, Alex Ta ed il suo staff creano, realizzandolo completamente a mano, il primo waterblock ad alette in Italia: nasce cosi il primo prototipo, perfettamente funzionante, del Cyclon 1.4. Era qualcosa di eccezionale all'epoca, rappresentando nel suo essere una rivoluzione nel suo settore. Ma c’era un problema. Nessuna macchina a CNC avrebbe potuto mai costruirlo, se non a costi talmente proibitivi da rendere il progetto economicamente disastroso. Dovettero aspettare ben due anni, quando agli inizi del 2003, i problemi relativi alla lavorazione a CNC iniziarono a diminuire, arrivando a scomparire del tutto poco prima del 31.07.2003, fatidico giorno in cui lo Stealth, discendente diretto del Cyclon, veniva presentato ufficialmente.

Lo Stealth:

Materiale: Rame elettrolitico
Peso finito: 350g ( nasce da un unico blocco da 700g )
Misure: 50x50x20
Raccordi portatubo in ottone nikelato con foro interno da 9mm
Portata con una pompa Seltz L30 e tubi da 12mm: Oltre 430 lt/ora
Range di funzionamento: da 130 lt/ora in su
Superfici rettificate, lappate e lucidate

K11 Leviathan, e l'inferno lo seguiva...

Il Leviathan K11 riprende due importanti caratteristiche introdotte dallo staff ybris nel K9 e nel K10, rispettivamente il diffusore, che permette di concentrare il getto di acqua fredda in entrata direttamente dove serve, e l'intercambiabilità dei componenti, che va a garantire un livello di manutenzione ed upgrade generale superiore.
Ma ovviamente le novità non finiscono qui: A tutto questo dobbiamo andare a sommare altre due migliorie tecniche apportate nel K11 rispetto ai suoi predecessori: Innanzitutto dobbiamo fermarci un momento a parlare del nuovo coperchio, spesso 14mm contro i 2-3mm del precedente K10, di cui ben 9 sono dedicati al diffusore.
Tutto questo va a garantire un miglior rendimento complessivo del WB, grazie ad un flusso più costante e diretto.



Detto questo, possiamo passare ad idolatrare il lavoro svolto sulle migliorie della base, passando da quella del K10:


alla nuova:

Quest'ultima componente è forse una delle parti più importanti di tutto il waterblock, poichè è quella a cui viene affidato il raffreddamento della nostra CPU. E' lavorata a CNC da macchinari estremamente sofisticati, capaci di lavorare su alette di rame dell'ordine del millimetro ( cosa impensabile fino a poco tempo fa ).
Dalle immagini, ad un occhio inesperto, può sembra un lavoro rozzo, ma tutte le vibrazioni effettuate dalle frese sono perfettamente volute, soprattutto quelle delle pareti laterali che obbligano il liquido a "rimbalzare" da una parete all'altra migliorando l'effetto miscela.

Qualche immagine...

Prima di passare alla fase di test, vi mostriamo qualche foto scattata personalmente dal nostro staff al nuovo gioiello di casa ybris:

Metodologia di test

La metodologia di test eseguita su tutti i prodotti da noi recensiti è molto semplice: si basa infatti sull'efficacia REALE di un prodotto, testato solo ed esclusivamente in un ambiente REALE. Riteniamo infatti inutile che un componente sia capace di essere, prestazionalmente parlando, a livello x, quando in situazioni di utilizzo comune ( come quelle di un qualsiasi utente ) si comporta in tutt'altro modo.

Al momento del test abbiamo:

Temperatura ambiente: 21.5°C
Temperatura del liquido: 22°C ( in tanica coibentata da 15lt )

Configurazioni di test:

Configurazione 1:

Barton 3000@2600Mhz/1.925v ( 75W )
2x 512 Corsair XMS PC3200 5-2-2-2@2.9v
Epox 8RDA3+, Nforce2 Ultra400

Configurazione 2:

Venice 3000@2600Mhz/1.475v ( 69W )
2x 512 Corsair XMS PC3200 5-2-2-2@2.9v
DFI LanParty UT RDX200 CF-DR

Impianto di raffreddamento:

Ybris Stealth
Ybris K11 Top2
Pompa NewJet 1700
Radiatore Black Ice Pro con ventola 120mm@1900rpm ( genera 70CFM )
un metro e mezzo di tubi in silicone 12mm interno - 19 mm esterno

Analisi 1 - lasciamo parlare le immagini

Analisi sulla portata:

Come ben sappiamo il nuovo K11 è molto esoso in termini di quantitativo di liquido, infatti per avere delle portate abbastanza elevate ha bisogno di una pompa molto generosa, non per niente lo staff di techeye ne consiglia l'abbinamento con la NewJet 1700. Per ovviare a questo bisogno, lo staff ybris ha creato tre versioni del diffusore, differenti nell'ampiezza del condotto, che permettono al WB di adattarsi al proprio impianto.

Ecco quindi i consigli riportati:

Ybris K11 Leviathan Top 1 (massime prestazioni):
pompa dedicata, minimo da New Jet 1200 in su (New Jet 1700, Hydor L30, New Jet 2300, Swiftech MCP 650/655)
Consigliata Nj 1700 o Swiftech MCP 650/655

Ybris K11 Leviathan Top 2 (Ottime prestazioni e buona integrazione)
Con pompa New Jet 1200(minimo) è possibile collegare:
Ybris K11 Leviathan Top 2 più radiatore(es. Black Ice Pro, Pro2, Extreme, Extreme2, serie Z e serie AirFreezer) in serie.
Nel caso abbiate altri wb della serie Keops K5 avete 2 soluzioni:
* pompa più potente come Nj 1700, Nj 2300 o MCP 650/655 e tutto in serie.
* passare al Top 3 per l'impianto in parallelo.
Consigliata Nj 1700 o Swiftech MCP 650/655

Ybris K11 Leviathan Top 3
con pompa New Jet 1200 (minimo) è possibile collegare:
Ybris K11 Leviathan Top 3 più radiatore(es. Black Ice Pro, Pro2, Extreme, Extreme2, serie Z e serie AirFreezer) in serie.

Con pompa New Jet 1700 (minimo) è possibile collegare anche un secondo wb (tutti gli Ybris Keops K5) in serie con il K11 Leviathan e un radiatore (es. Black Ice Pro, Pro2, Extreme, Extreme2, serie Z e serie AirFreezer).
E' possibile anche creare un circuito sdoppiato cosi composto:
* 1° ramo(con più portata): Ybris K11 Leviathan più radiatore(es. Black ice Pro, Pro2, Extreme, Extreme2, serie Z e serie AirFreezer) in serie tra di loro.
* 2° ramo(con meno portata): 1-2 Ybris Keops K5 in serie tra di loro.

Analisi 2 - lasciamo parlare le immagini

Temperature sulla prima configurazione:

Abbiamo atteso due ore e venti minuti lasciando il pc in idle per dar tempo al sistema di raggiungere la temperatura di equilibrio, stesso tempo trascorso anche per quanto riguarda le misurazioni sotto sforzo.

Temperature sulla seconda configurazione:

Sembra inutile confrontare le temperature di un Venice, eh? Il delta T ( differenza di temperatura ) presentato dal K11 tra quella rilevata in idle e quella sotto sforzo è praticamente nullo, sicuramente grazie al nuovo processo costruttivo delle alette e della vasca di risonanza.

YbrisCooling Riassumendo, il K11 si presenta come degno successore dell'Huricun, riuscendo a migliorarne ulteriormente le prestazioni generali. Il nostro speciale, incentrato sull'avanzamento tecnologico ottenuto dallo staff Ybris nel corso di questi ultimi due anni, termina con un commento estremamente positivo, grazie alle innovazioni avutesi in questo arco di tempo. Il waterblock è venduto da terzi al prezzo di 59.40€ ( IVA Inclusa ) e dallo shop ufficiale ( link: www.ybris-cooling.it ) al prezzo scontato di 53.46€ fino al 31 dicembre. Si è comportato molto più che egregiamente in tutti i nostri test, tranne in quello sulla portata. Fortunatamente il team di sviluppo è riuscito ad ovviare anche questo problema, progettando diffusori diversi che si adattano alle diverse esigenze degli utenti.

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