Speciale La storia di Apple Computers

Uno speciale dedicato alla nascita di un mito, nel bene e nel male...

Speciale La storia di Apple Computers
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Introduzione

La storia della Apple computers inc. potrebbe essere facilmente catalogata
come la solita epopea americana, con il giovane di belle speranze che,
partendo con poco, costruisce un impero economico con pochi eguali al mondo.
In realtà, come già scriveva Montale, la storia non è una catena di anelli
che si susseguono, piuttosto un insieme di cunicoli, gallerie e passaggi a volte
nascosti e a volte oscuri, ed anche la nostra storia non si dipana come un
film: è complessa, lunga e, checché ne dicano i più, a volte poco
trasparente. Ma cominciamo dal principio.

-Prima della Fondazione (metà anni '70)

Correva l'anno 1975. Erano i tempi della controcultura, della guerra fredda, della fine della guerra del Vietnam, in Italia in particolare il periodo era detto "degli anni di piombo". Ma la nostra storia non ha luogo nel bel paese, ma in California, dove un gruppo di studenti fondò quello che sarà il primo seme della futura industria dell'information tecnology: l'Homebrew computer club (letteralmente club del computer fai da te). Uno dei più attivi membri di questo circolo (diciamoci la verità, un filo nerd) era Steve Wozniak, laureando in ingegneria ed appassionato di informatica. Il suo sogno era di costruire da solo un pc ed infatti era noto per i suoi schemi di computer disegnati su fogli e per le sue versioni del Basic. Purtroppo ai tempi le due CPU più in voga (intel 8080 e motorola 6800) costavano troppo per un semplice studente, così Woz si trovò obbligato ad attendere l'occasione giusta. E l'occasione arrivò: a metà del 1975 una allora misconosciuta compagnia, la MOS technology (in futuro nota come Commodore) lanciò un chip strutturalmente molto vicino al 6800 ma al tempo stesso molto più a buon mercato: il MOS 6502. Così, nel 1976 Woz scrisse una versione del basic in grado di girare sul dato processore e presentò la macchina ed il software all'homebrew computer club dove incontrò una persona interessata al potenziale economico del progetto: Steve Jobs.

I primi anni (fino al 1980)

Steve Jobs e Steve Wozniak ("the two Steves" verranno chiamati dai posteri) si conoscevano già da tempo quando, grazie ad un impiego del primo in un negozio di computer, riuscirono a piazzare la prima partita in assoluto di computer Apple: il proprietario del negozio infatti commissionò a Jobs ben 50 macchine, a 500$ l'una.
Le principali caratteristiche dell'Apple I erano l'utilizzo di uno schermo televisivo (ai tempi nemmeno l'altair, il nonno di tutti i personal, lo aveva) e di un codice di avvio nella ROM che permetteva un'accensione del
computer completamente via software, inoltre, poco dopo, Woz introdusse anche un lettore di cassette per caricare e salvare programmi. L'apple I non era nè un capolavoro di architettura elettronica nè di design ma ottenne comunque abbastanza successo da permettere ai due Steve di partecipare alla West coast computer fair il 16 aprile del 1977, dove presentarono l'apple II, naturale evoluzione del primo vero personal computer della storia. Il secondo modello aveva un'interfaccia televisiva migliorata e poteva lavorare su testi, grafici tabelle ed addirittura colori. Tuttavia costruire queste macchine era dispendioso e Jobs cominciò a guardarsi in giro in cerca di finanziamenti. Questi arrivarono insieme alla persona di Mike Markkula, un ex manager di Intel, che finanziò l'azienda di Jobs con 250.000$. Così, nell'aprile 1977 nacque, giuridicamente, la Apple computers.
Il lancio dell'Apple II portò moltissima liquidità all'azienda (che registrò il tasso di crescita più alto della storia, superando anche la Ford) e rese i due Steve milionari.

Apple III e Lisa (anni '80)

Durante gli anni '80 Apple si trovò di fronte il più grande competitor della sua storia (dopo Microsoft), un'azienda mastodontica, con un giro d'affari da 2 miliardi di dollari: l'IBM che, grazie al suo PC dall'architettura aperta e al DOS sviluppato da Microsoft stava conquistando intere fette di mercato. La dirigenza dell'azienda di Cupertino capì così che era giunto il momento di introdurre nuovi modelli, così fu creato l'apple III, uno dei modelli, dispiace dirlo, peggiori della casa della mela. Costoso, progettato male e brutto esteticamente il terzo modello della famiglia apple fu un fallimento completo, obbligando così gli ingegneri a sviluppare qualcosa di davvero nuovo.
E qui entra in gioco la fortuna, o il destino, chiamatelo come volete. Jobs riuscì infatti ad acquistare dalla XEROX PARC una serie di brevetti per un'interfaccia grafica, gestita da un cursore tramite la tastiera ed un'innovativa periferica di puntamento. Era nato il computer moderno, con l'interfaccia grafica ed il mouse. Il primo modello a introdurre queste innovazioni fu Lisa: ancora una volta Apple anticipava i tempi ma, in questo caso, complice anche il prezzo eccessivo, la rivoluzione non ebbe buon fine e Lisa fu tolto di produzione nel 1986. A questo punto Jobs aveva bisogno di un'idea nuova, si lanciò così nel progetto Macintosh a capo del quale mise Jef Raskin, un pioniere delle interazioni fra uomo e macchina (suo é il libro "interfacce a misura d'uomo"). Tanto per farvi capire l'importanza di quest'uomo: è quello che ha inventato le barre di scorrimento laterali, le cartelle ed il cestino.

Un genio.

Il Mac

Il progetto Lisa fu ben presto tolto al controllo di Jobs a causa delle ingenti perdite economiche che portò all'azienda, così il fondatore si buttò su un nuovo ed intrigante programma, quello denominato "macintosh". Il mac
fu lanciato nel 1984, con la famosa pubblicità durante il superbowl basata sul romanzo di Orwell che aveva come slogan "venite a vedere perché il 1984 non sarà come 1984". In effetti il mac, con la sua gestione dei programmi ad icone (disegnate da Susan Kare), fu un enorme successo e cosa più importante avvicinò all'informatica tutte le persone spaventate dalla gestione dei programmi basata sui codici. Però nel frattempo Microsoft, forte dell'alleanza con IBM, aveva lanciato anche il suo SO, "windows", che pur essendo tecnicamente inferiore, grazie
all'architettura aperta del PC IBM, si impose come lo standard dell'industria e relegò Apple ad una nicchia di mercato. Erano davvero lontani i fasti degli anni '70 con un Apple con il 29% del mercato.

Dal 1984 al 1997

In questi anni l'azienda di Cupertino continuò a sviluppare i suoi due principali prodotti, l'apple II, destinato all'uso domestico, e il macintosh, la piattaforma chiusa per i professionisti, facendone uscire diverse versioni.
La grande svolta arriverà nel 1994 quando Apple si alleerà con la sua acerrima rivale, IBM, nel patto noto come AIM (Apple, IBM, Motorola), destinato a produrre un chip in grado di rivaleggiare con l'Intel Pentium. Nacque così il processore G noti anche come PowerPC, arrivato oggi alla sua quinta versione. I primi modelli ad avere come cuore questo processore furono i PowerMacintosh, prima versione.
Un'altra data da ricordare nella storia di Apple é il 1997, anno in cui, dopo una serie di trimestri negativi e una lotta di potere all'interno del consiglio di amministrazione, il CEO John Sculley sarà cacciato per richiamare al suo posto Steve Jobs (estromesso dalla apple nell'85) che ricoprì, e ricopre tuttora, la carica di CEO (interim CEO).

Gli ultimi anni

Furono mesi di ristrutturazione generale per l'azienda della mela, il nuovo CEO, per recuperare il terreno perso contro i concorrenti e per sanare il buco delle finanze riorganizzò completamente la produzione, tagliando le
linee più fallimentari (prime fra tutte quelle del Newton e del Pippin) e concentrandosi su un unico grande progetto, l' iMac.
Il primo iMac, con processore G3 fu presentato nel 1998, ne seguiranno molti altri fino ad arrivare all'attuale versione con processore Intel dual core. Un altro grande successo degli ultimi anni é stata la completa
ristrutturazione del sistema operativo, rinato sotto il nome di MAC OSX e basato sull'archittettura UNIX di NeXTStep (il SO dell'azienda fondata da Jobs durante il suo periodo di estromissione dall'azienda),
arrivato negli ultimi mesi al traguardo della quarta versione e considerato quasi all'unanimità dai critici "il più evoluto sistema operativo del mondo".

Apple Preferiamo fermarci qui: ci sarebbero ancora molte cose da raccontare come il fenomeno iPod o il recente passaggio ai processori intel, ma questa é storia che sta ancora venendo scritta.