Le 8 cose che non sapevi sul nostro incredibile cervello

No, non utilizziamo solo il 10% del nostro cervello. Lo sapete che il cervello contiene circa cento miliardi di neuroni?

Le 8 cose che non sapevi sul nostro incredibile cervello
Articolo a cura di

Tutti ne hanno uno ma non tutti lo usano: stiamo parlando del cervello. A parte la scontata (ma necessaria) citazione, la nostra materia grigia è davvero la cosa più importante di ogni essere vivente, soprattutto negli umani, poiché ha permesso all'uomo di svilupparsi - tra le tante cose - fino a diventare quello che è oggi. Nonostante molti dei suoi meccanismi siano ancora sconosciuti, è doveroso conoscere le incredibili capacità dell'ammasso di neuroni e vasi sanguigni posti all'interno della nostra scatola cranica: il nostro meraviglioso cervello.

Circa il 75% del cervello è costituito d'acqua

Ciò significa che la disidratazione, anche solo del 2%, può avere un effetto negativo sulle funzioni cerebrali. La disidratazione e una perdita di sodio ed elettroliti possono causare cambiamenti acuti nella memoria e nell'attenzione. Per prevenire qualsiasi perdita di funzione corporea o cerebrale, è quindi consigliato mantenere il corpo adeguatamente idratato.

Il cervello umano contiene 86 miliardi di neuroni

Più o meno la metà delle stelle nella Via Lattea. Questi neuroni sono collegati da trilioni di connessioni o sinapsi. Le informazioni scorrono tra questi neuroni per tutto ciò che vediamo, pensiamo o facciamo; spostando le informazioni a velocità diverse. La velocità massima per il passaggio delle informazioni tra i neuroni è di circa 400 chilometri orari. Quando un neurone viene stimolato, infatti, genera un impulso elettrico che viaggia da una cellula all'altra: un'interruzione di questa elaborazione regolare può causare un attacco epilettico.

No, gli esseri umani non utilizzano solo il 10% del cervello

In realtà lo usiamo tutto. Usiamo persino più del 10% quando dormiamo. Sebbene tutte le regioni del cervello non si attivino contemporaneamente, i ricercatori hanno dimostrato che, come i muscoli del corpo, la maggior parte è continuamente attiva per un periodo continuato di 24 ore. Il cervello umano, infatti, è di gran lunga migliore del miglior computer mai creato, poiché può gestire molte informazioni ogni secondo ed elaborarle più velocemente di un computer: fino a 10 alla 16a potenza ogni secondo.

Il nostro cervello non può sentire il dolore

La nostra materia grigia non ha alcun recettore del dolore e quindi non può sentirlo, al contrario di quelli presenti in tutto il corpo come nella pelle, nei muscoli e nelle articolazioni. Per questo motivo, i chirurghi durante un'operazione a "cervello aperto" tengono spesso il paziente sveglio.

Attenzione, però, nonostante il nostro generatore di pensieri non riesca a sentire il dolore, lo sentono (eccome) molte altre strutture della nostra testa, come vasi sanguigni, muscoli, nervi del collo e del viso. (Nell'immagine qui sopra potrete osservare un uomo che mentre viene operato al cervello suona uno strumento).

L'esercizio fa bene al cervello quanto al corpo

Promuovere l'esercizio è sempre cosa buona e giusta: l'esercizio aerobico aumenta la frequenza cardiaca e aumenta il flusso sanguigno al cervello. Man mano che l'aumento della respirazione pompa più ossigeno nel flusso sanguigno, ne viene erogato di più anche al cervello. Questo porta alla neurogenesi, o alla produzione di neuroni, in alcune parti del cervello che controllano la memoria e il pensiero.
La neurogenesi, infine, aumenta il volume del cervello e si ritiene che questa riserva cognitiva aiuti a tamponare gli effetti della demenza. È stato notato che l'esercizio (oltre a svegliarci meglio di un caffè) promuove la produzione di neurotrofine, portando a una maggiore plasticità cerebrale e, quindi, a una migliore memoria e apprendimento.

Una memoria quasi infinita

Il cervello umano è composto da circa 86 miliardi di neuroni. Ogni neurone forma connessioni ad altri neuroni, che potrebbero aggiungere fino a 1 quadrilione (1.000 trilioni) di sinapsi. Nel tempo, questi neuroni possono combinarsi, aumentando la capacità di immagazzinamento. Un pezzo di tessuto cerebrale delle dimensioni di un granello di sabbia contiene 100.000 neuroni e 1 miliardo di sinapsi. Secondo una ricerca, infatti, la nostra materia grigia potrebbe contenere fino a 1 petabyte di informazioni.

Le dimensioni non contano, parlando di materia grigia, almeno

La dimensione complessiva del cervello non è correlata al livello di intelligenza. Ad esempio, il cervello di un capodoglio è cinque volte più pesante del cervello umano, ma gli esseri umani sono considerati di intelligenza superiore rispetto ai capodogli (almeno per quanto ne sappiamo).

La misura più accurata di quanto possa essere intelligente un animale è il rapporto tra le dimensioni del cervello e le dimensioni del corpo. Il motivo dell'intelligenza umana è, in parte, dato dai neuroni e dalle pieghe. Gli esseri umani hanno più neuroni per unità di volume rispetto ad altri animali, e l'unico modo per farlo con la struttura a strati del cervello è creare pieghe nello strato esterno, o corteccia.
Gli esseri umani hanno anche i lobi frontali più grandi di qualsiasi animale. Quest'ultimi sono associati a funzioni di livello superiore come l'autocontrollo, la pianificazione, la logica e il pensiero astratto - in pratica le cose che ci rendono particolarmente umani.

Il tuo cervello si annoia facilmente

Una ricerca ha scoperto che ogni 10 minuti si ha il bisogno di qualcosa che ci stimoli emotivamente per farci concentrare. Anche se il cervello si annoia, però, non perde mai la concentrazione sulla sopravvivenza.

È il centro di comando del corpo, quindi la sopravvivenza è sempre la sua prima priorità. Ciò significa che la materia grigia riesce a prendere costantemente decisioni sulla propria sicurezza e risolve i problemi per tenerci al sicuro. In natura, queste decisioni di combattimento o fuga possono effettivamente salvarci la vita. Tuttavia, nella vita moderna, la raffica costante di situazioni non pericolose ma stressanti ingannano il nostro cervello in modalità sopravvivenza, che può creare livelli malsani di stress.