Marisilicon X: il rivoluzionario processore neurale per OPPO Find X5

Scopriamo il nuovo NPU Marisilicon X a 6 nanometri di OPPO, tra efficienza energetica e Imaging all'avanguardia.

Marisilicon X: il rivoluzionario processore neurale per OPPO Find X5
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La nuova Serie OPPO Find X5 ha portato diverse novità, che vanno ben al di là di un semplice refresh hardware incrementale. La rivoluzione in casa OPPO passa da tanti dettagli, alcuni invisibili ma decisamente all'avanguardia. Tra questi, il nuovo processore neurale Marisilicon X, di cui abbiamo parlato anche nella recensione di OPPO Find X5 Pro, occupa un posto speciale nelle gerarchie delle novità. Scopriamo insieme quali vantaggi porterà all'utente finale in termini di Intelligenza Artificiale e Imaging di alto livello.

Marisilicon X: un potenziale straordinario

L'utilizzo dell'IA per l'elaborazione dell'immagine non è certamente una novità, eppure il chip prodotto da OPPO segna una pietra miliare per l'azienda, trattandosi della prima NPU proprietaria.

Una componente hardware d'avanguardia, sviluppata intorno a un processo produttivo a 6 nanometri con processore d'immagine dedicato e architettura multilivello per le memorie.
Proprio quest'ultimo dettaglio risulta particolarmente interessante per comprendere cosa OPPO sia riuscita a produrre e inserire nel contesto di uno smartphone. Infatti, il chip Marisilicon X può offrire fino a 18 TOPS per algoritmi di Intelligenza Artificiale. Per sopperire alla discrepanza tra la capacità di output del processore e quella di gestione dei flussi della memoria, il chip Marisilicon X adotta una struttura a più livelli, con una memoria dedicata integrata ultraveloce (Tera-bps) e una DDR da 8,5 GB/s.

In questo modo, non solo i flussi di lavoro vengono ottimizzati con l'eliminazione dei colli di bottiglia, ma ne beneficia anche la gestione energetica.

Non è certo un caso, a questo proposito, che a fronte dei 18 TOPS massimi, le prestazioni del NPU di OPPO si attestino nell'ordine degli 11,6 trilioni di operazioni al secondo per Watt, per un'efficienza energetica a dir poco incredibile.
Per fare un confronto, rispetto al top di gamma dello scorso anno (che potete trovare e approfondire nella nostra recensione di OPPO Find X3 Pro), il nuovo Marisilicon X può offrire prestazioni superiori fino a 20 volte con l'algoritmo di riduzione del rumore in esecuzione, il tutto con un consumo energetico inferiore del 50%.
A trarre vantaggio dalle incredibili potenzialità del processore neurale è sicuramente il nuovo ISP Ultra HDR, sempre di produzione proprietaria.

Nel chip neurale di OPPO troviamo un processore d'immagine avanzato, con capacità di fusione dell'esposizione direttamente da fotogrammi HDR in formato RAW. Questo apre le porte a possibilità di acquisizione uniche nel settore, tra cui la registrazione di video 4K Ultra HDR a 20-bit con rapporto di contrasto di 1.000.000:1, che entra nel range dell'impercettibile all'occhio umano.

La modalità RGBW Pro, poi, permette di migliorare lo scambio di informazioni tra la piattaforma IA e il sensore RGBW di OPPO, il cui sviluppo incrociato consente di ottenere risultati unici in termini di colore e texture. Questa tecnologia consente di sfruttare una Dual Image Pipeline, un doppio flusso di elaborazione con Super Sampling su formato RAW su acquisizioni isolate nei segnali RGB e W, prima della fusione che porterà allo scatto finale. In questo modo, si può raggiungere un rapporto segnale-rumore di appena 8.6 dB e un miglioramento nelle texture di 1,7 volte, sia per foto che per video.

RAW in Tempo Reale e tantissimo colore

Parlando di territorio RAW, già la sola possibilità di processare questo formato in tempo reale rappresenta un unicum sul mercato Android, a ulteriore dimostrazione di come gli sforzi di OPPO si siano concentrati su una strategia a più fronti, coprendo l'area dell'Imaging a tutto tondo.

Grazie all'accelerazione mediata dal Marisilicon X, la pipeline che porta alla processazione e alla riduzione del rumore viene non solo efficientata rispetto al passato, ma ne andrà a giovare anche il risultato finale, con una conservazione del dettaglio originale superiore del 30%, sempre rispetto alla scorsa generazione.
Un grande vantaggio per l'utente finale, inoltre, è quello di vedere a schermo esattamente ciò che verrà acquisito, senza sorprese, il tutto in tempo reale nell'anteprima della fotocamera, anche negli scenari notturni e in modalità HDR.

Questi vantaggi si applicano, naturalmente, anche alla registrazione. L'algoritmo accelerato dall'IA riesce a eseguire l'elaborazione in tempo reale anche nel formato già nominato in precedenza, ovvero il 4K HDR RAW a 20-bit, con un rapporto segnale-rumore di appena 8 decibel.
Sempre parlando di video, c'è un salto notevole anche in questo caso negli scenari notturni. Un'altra prima volta, per il mercato Android, è proprio la Night Mode Video con risoluzione 4K AI HDR.

A parlare saranno le immagini, ma la promessa di OPPO è quella di poter ottenere video in cui ogni fotogramma sarà ricco e definito come una fotografia. La concorrenza è agguerrita, certo, ma il chip neurale sfornato da OPPO sarà sicuramente in grado di fronteggiarla sia sulla breve che sulla lunga distanza.