Speciale Mediaset Infinity e Sky Online

Sullo sfondo dell'attuale sistema di licenze per la distribuzione dei film in Italia, ecco l'offerta di Mediaset e Sky per il we

Speciale Mediaset Infinity e Sky Online
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Negli Stati Uniti Netflix è ormai diventata una realtà di successo, che guadagna sempre più sottoscrizioni. In Italia, già da diverso tempo, si sono mossi i primi passi in direzione dei servizi di Subscription Video On Demand a pagamento; le alternative sono diverse, formando un quadro generale in piena evoluzione.
È doveroso dire subito che purtroppo, in Italia, questo nuovo tipo di televisione non ha una vita facile, questo perché è in vigore un sistema di gestione delle licenze che non permette il libero utilizzo, da parte di questi servizi, dei contenuti, limitando molto l'offerta potenziale.
Tutto questo rappresenta un problema, che non permette di aumentare il catalogo a disposizione degli abbonati ai servizi SVOD, penalizzando la diffusione di questa nuova modalità di usufruire dei contenuti video, che nel resto del globo sta invece spopolando. Per comprendere meglio cosa comporta l'attuale sistema di licenze, abbiamo scelto due servizi che a prima vista possono sembrare simili, ma che in realtà rappresentano alla perfezione uno spaccato dell'attuale panorama italiano sulla distribuzione dei contenuti.

Le licenze in Italia

Prima di mettere a confronto Infinity e Sky Online è doveroso soffermarsi un po' sulla questione delle licenze legate alla distribuzione dei film nel nostro Paese. Questo argomento è spesso sottovalutato, ma è anche grazie al sistema che regola le licenze che l'offerta a tutt'oggi sembra abbastanza indietro rispetto alla situazione americana, con cataloghi fatti principalmente da film datati.
Il percorso che segue una qualsiasi pellicola, terminata la sua proiezione nelle sale, è piuttosto contorto. Dopo l'uscita di un film nelle sale cinematografiche, si deve attendere un periodo di 120 giorni (in realtà ora sono 105 per valorizzare il servizio OnDemand) prima che le pellicole possano essere messe in vendita o noleggiate in via digitale e fisica.
Per quanto riguarda la vendita, a 120 giorni dall'uscita nelle sale, un film è disponibile all'acquisto nei vari negozi, come iTunes, Xbox Video o nelle comuni videoteche, rimanendo in catalogo potenzialmente per sempre, subendo di tanto in tanto variazioni di prezzo. Fino a qui non c'è nulla di complicato.
Passando al noleggio, le ultime novità rientrano nell'universo VOD (Video On Demand), che ha una durata compresa tra i 3 e i 7 mesi. In questo lasso di tempo le pellicole sono noleggiabili per 48 ore sui principali canali di distribuzione video, sia fisici che online. Quando questo periodo giunge al termine, i titoli non sono più noleggiabili, ma potranno essere solamente acquistati. Ciò dovrebbe valere anche per il noleggio dei film su supporti fisici, ma resta solamente una regola teorica, dal momento che nella realtà dei fatti è logisticamente impossibile ritirare ogni copia nei vari negozi, perciò tutto questo viene rispettato solo per quanto riguarda il mondo del noleggio digitale.
Ma perché impedire il noleggio? Dopo il VOD Period, arriva il momento in cui i diritti di distribuzione dei film passano alle televisioni e in questo modo i contenuti sono fruibili solo tramite questo canale, tutelando gli investimenti delle reti televisive. Le prime ad avere questi diritti sono le Pay TV, per poi passare a quelle gratuite. Questo lasso temporale ha una durata complessiva che va dai 12 ai 15 mesi.
Arrivati a questo punto sono passati circa due anni dall'uscita del film al cinema, dopodiché il titolo può essere inserito nei cataloghi dei principali negozi sia per la vendita, sia per il noleggio, ad un costo ora inferiore. La tappa finale del viaggio di un film è rappresentata dal Subscription VOD, che arriva dopo sei anni dall'uscita di un film al cinema: a questo punto un titolo può essere sfruttato anche dai servizi che mettono a disposizione un catalogo ad un costo fisso mensile (quindi non si paga più a singolo titolo). Il problema è che, a questo punto, un film è già stato visto diverse volte, facendo diminuire l'interesse del pubblico. Dopo questa breve spiegazione si può comprendere che se Netflix arrivasse in Italia, non potrebbe portare pellicole più recenti rispetto a quelle già disponibili sulle attuali piattaforme, salvo quelle autoprodotte. A questo punto, appare chiaro che l'attesa rivoluzione di Netflix nel nostro paese difficilmente porterà cambiamenti rilevanti.

Mediaset Infinity

Infinity permette di avere accesso ad un catalogo che conta più di 5000 titoli, tra i quali si trovano film, documentari e spettacoli; il tutto si può vedere da smatTV, tablet, smartphone e computer. Visto quanto spiegato nel capitolo precedente, l'offerta filmica offerta appare piuttosto datata, ma non si potrebbe fare altrimenti. Per quanto riguarda i device compatibili, Infinity funziona su iPhone, iPad, iPod touch e sui dispositivi Android e Windows Phone, senza dimenticare svariate SmartTV, i computer Windows e Mac e le console di vecchia e nuova generazione.
Per godere al meglio del servizio, è preferibile possedere una connessione internet veloce e senza limiti di traffico, inoltre, per visionare i vari contenuti in HD, è necessario avere una connessione con almeno 4.5 Mbps in download (per una risoluzione inferiore bastano 1.3 Mbps). Infinity può essere utilizzato anche con una connessione 3G o 4G, una possibilità che sicuramente può interessare a coloro che intendono usufruire del servizio anche da dispositivi mobili.
La connessione internet non è sempre necessaria per la visione dei contenuti perché l'utente può scaricare ciò che vuole vedere sul dispositivo, per un periodo di 7 giorni: una volta avviato, il file rimane utilizzabile per 48 ore.
Passando ai costi, Infinity offre il proprio catalogo a 6.99€ mensili, il tutto senza l'obbligo di rinnovare il servizio il mese successivo. Salendo a 9.99€ è incluso nell'abbonamento il noleggio di un film al mese. La proposta di Infinity non si limita al catalogo standard, ma è possibile noleggiare le ultimissime novità per 48 ore, pagando un costo che si aggira tra i 3.50 e i 5€.
Il servizio Mediaset si può provare gratuitamente per 15 gg, per fare ciò basta solamente registrarsi e iniziare a fruire dei contenuti.
Chi ha provato ad accedere al servizio, si è reso conto che non sempre la qualità è alta, infatti spesso il download procede ad una velocità troppo lenta e purtroppo non tutti i contenuti sono in risoluzione HD. La qualità dell'immagine varia molto da film a film, ed ovviamente le pellicole più datate avranno una qualità inferiore rispetto alle uscite più recenti.
Molti titoli danno la possibilità di essere guardati in lingua originale e con sottotitoli, un'opzione che è sempre apprezzata.

SKY ONLINE

Dopo il lancio di Infinity di casa Mediaset, Sky ha deciso di proporre ai telespettatori italiani la sua IPTV, chiamata Sky Online.
Questo servizio è totalmente scollegato dall'abbonamento standard di Sky, visto che si tratta di un servizio OnDemand a parte. Anche in questo caso, il pagamento viene effettuato mensilmente ed è possibile disdire il rinnovo automatico in qualsiasi momento.
Sky Online offre tre diversi tipi di contenuti: cinema, serie TV e sport. Ognuna di queste categorie ha costi differenti e diverse modalità di acquisto, un po' come accade con l'abbonamento standard di Sky. Il servizio Cinema ha un prezzo di 19.90€ mensili e permette di accedere a 500 film OnDemand, inoltre è possibile vedere in diretta streaming 8 canali di Sky Cinema. I film presenti nel catalogo vengono aggiornati settimanalmente e ne verranno aggiunti di nuovi nel corso del tempo, perciò l'elenco dei titoli a disposizione dell'utente è in continua espansione e in generale sono presenti contenuti abbastanza recenti.
L'abbonamento mensile alle Serie TV costa invece 9.90€ e grazie ad esso si possono guardare 30 serie televisive OnDemand, e visionare in diretta i canali Fox, Fox Life, Fox Crime e Sky Atlantic. In catalogo sono presenti le serie più seguite degli ultimi tempi, come ad esempio House of Cards e The Walking Dead. Grazie a questo servizio si possono guardare le serie per intero, comprese quindi anche le vecchie stagioni.
Per quanto riguarda la categoria sportiva, il meccanismo di pagamento è un po' diverso, poiché si acquistano i singoli eventi, che possono essere la singola partita di calcio oppure eventi su più giornate, come i gran premi di Formula 1 o la Moto GP. In questo caso non vi è un prezzo fisso, infatti esso varia molto a secondo di cosa si desideri acquistare (la cifra si aggira tra i 5 e i 15€). È bene inoltre segnalare che, nel caso in cui un utente si abbonasse sia al servizio Cinema che a quello Serie TV, è previsto uno sconto di 5€ mensili su tale offerta.
È possibile scegliere di fare un periodo di prova della durata di quindici giorni, al costo di 1€. L'interfaccia è molto semplice, e la navigazione sembra intuitiva, anche grazie all'organizzazione dei contenuti in varie categorie, almeno su PC, mentre sulle Smart TV la cosa si fa più complicata, vista l'assenza di un sistema di controllo adeguato. Disponibile anche l'opzione "parental control" per limitare l'accesso ai contenuti non adatti ad un pubblico di minori, in modo da tutelare maggiormente eventuali bambini. Sky Online permette la visione di film e serie TV anche in lingua originale, attivando o meno i sottotitoli.
Rispetto a Infinity però, sono presenti alcune limitazioni che potrebbero dare fastidio a chi intende abbonarsi al servizio.
Prima di tutto, non sono presenti contenuti in HD, a prescindere dalla velocità della propria connessione internet. Sempre a proposito della connessione a internet, essa è necessaria alla visione dei contenuti, per cui non è possibile scaricare, ad esempio, un film, per poi vederlo in mobilità. Viste le limitazioni imposte ai Gb dei piani dati, l'impatto sui consumi potrebbe non consentire la migliore fruizione del servizio, soprattutto con i 2 Gb standard a cui siamo abituati.
Un'altra mancanza che può risultare a molti fastidiosa è la possibilità di fare streaming su un solo dispositivo alla volta, mentre con Mediaset sono due. Se due componenti della famiglia vogliono guardare due contenuti diversi sarebbero quindi costretti a pagare ben due abbonamenti.

Mediaset Infinity e Sky Online Osservando l'offerta attualmente proposta da Infinity e Sky Online, si può tranquillamente affermare che questo universo è ancora in fase embrionale, con cataloghi ancora acerbi e troppi vincoli, che non consentono di sfruttarli a dovere. Prima di sparare a zero sulle leggi in materia di diritti di distribuzione però, va segnalato che questo problema esiste anche in altri paesi europei, come la Francia, deve Netflix è arrivato solo dopo un lungo braccio di ferro con il governo, preoccupato dalle alzate di scudi delle emittenti tradizionali, offrendo per altro un catalogo tutt'altro che completo. Certo che sei anni per l'arrivo di un film all'interno di una library online sono davvero molti ed è un vero peccato, visto che buona parte dell'utenza sembra pronta ad accogliere questo nuovo modo di fruire i contenuti televisivi, con cui è possibile creare un proprio palinsesto personale. Tornado ai due servizi, si capisce perfettamente come l'impostazione data da Sky e quella di Mediaset siano decisamente diverse, fornendo uno spaccato dalla situazione sulle licenze. Infinity si ispira a un modello SVOD puro, con tutti i limiti del caso, mentre Sky in pratica ripropone l'offerta satellitare sul web, cosa che gli consente di uscire dai limiti imposti dall'attuale legislazione, rientrando di fatto nel campo della televisione a pagamento. Questo permette a Sky di fornire contenuti più nuovi, anche se il costo sale di conseguenza.