MoviePass: niente più ingressi illimitati al cinema, è la fine del servizio?

MoviePass, il servizio che permetteva ingressi illimitati al cinema a circa 10$ al mese, cambia faccia e perde la sua caratteristica distintiva.

MoviePass: niente più ingressi illimitati al cinema, è la fine del servizio?
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Perché parlare di un servizio che in Italia, e in Europa, ancora non esiste? Semplicemente perché MoviePass sembrava essere una vera rivoluzione, con 9.95$ era possibile andare al cinema, negli Stati Uniti, ogni giorno, senza particolari limitazioni. Un modello di business che avrebbe potuto arrivare anche nel vecchio continente, come dimostrato da cPass, il sogno di ogni appassionato: prezzi bassi, massima flessibilità, nessun limite evidente in pratica. Ora però, le cose sono cambiate, e decisamente in peggio. I piani proposti ai nuovi abbonati sono drasticamente differenti da quelli disponibili solo pochi giorni fa, per un cambiamento che, di fatto, snatura quella che era la caratteristica principale del servizio: la visione illimitata dei film.

Un modello di business insostenibile?

Già negli scorsi mesi, molti analisti del settore avevano espresso forti dubbi sulla sostenibilità del servizio. Ricordiamo infatti che alla sua nascita MoviePass costava 45$ al mese, prezzo comunque ottimo per la media americana, dove nelle grandi città un biglietto arriva anche a costare 15$, contro i 9$ della media nazionale. Finchè ha mantenuto questo prezzo, il servizio è riuscito ad espandersi, anche in accordo con le grandi catene di cinema americane. Poi è arrivato lo strappo del CEO Mitch Lowe, che la scorsa estate ha abbassato il costo dell'abbonamento a 9.95$ mensili, mantenendo la visione illimitata dei film al cinema. Un azzardo che ha fatto impennare le sottoscrizioni, ma che ha anche portato molti dubbi sulla fattibilità economica del servizio: salvo accordi particolari con i cinema infatti, Moviepass paga per intero i biglietti alle sale, basta questo per capire che i 9.95$ di sottoscrizione mensile non bastano a coprire le spese. Troppo bello per essere vero, troppo economico per essere sostenibile, questo era il pensiero comune su Moviepass, che in questi mesi è però cresciuta tantissimo a livello di abbonati.
Forse è proprio questo il motivo che ha spinto la società a cambiare i termini del contratto con i nuovi abbonati, ponendo seri limiti alla visione dei film al cinema. Oggi, un nuovo iscritto, paga 29.85$ per tre mesi di sottoscrizione, che da diritto alla visione di quattro film al mese. Un cambiamento drastico al servizio, che pur rimanendo economicamente vantaggioso per i nuovi abbonati, ha perso completamente la spinta propulsiva vista di recente.

Ma non è tutto, perché agli utenti è ora stata vietata la possibilità di vedere più volte lo stesso film, pratica che gli appassionati, ovvero il target principale a cui è rivolto Moviepass, portano avanti da sempre. Mitch Lowe ha affermato che, allo stato attuale, non sa quando e se gli ingressi illimitati torneranno. Una dichiarazione che sembra più una resa quella di Lowe, resa nei confronti di un modello di business che pare non essere più sostenibile. E non basteranno certo i tre mesi di abbonamento a iHeartRadio, offerti nella sottoscrizione, ad addolcire la pillola, che sarà di certo indigesta alla maggior parte dei nuovi abbonati.