MSI GE76 Raider 2022: RTX 3080 Ti Laptop alla prova a tutte le risoluzioni

Dopo averne parlato nella nostra recensione, torniamo a mettere le mani sul nuovo Raider con Alder Lake e GPU NVIDIA.

MSI GE76 Raider 2022: RTX 3080 Ti Laptop alla prova a tutte le risoluzioni
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L'arrivo dei processori Intel Alder Lake su piattaforma mobile ha sparigliato le carte in tavola grazie al primato assoluto nelle prestazioni ma soprattutto alla nuova idea di multitasking resa possibile dalla presenza di più microarchitetture all'interno dello stesso processore. Al loro fianco, tuttavia, anche NVIDIA ha catturato la scena presentando, sempre per il segmento Mobility, due GPU di fascia alta: la RTX 3070 Ti e la nuova flagship RTX 3080 Ti.

Proprio su quest'ultima ci concentreremo in questo speciale, dopo averne giusto grattato la superficie nella nostra recensione del MSI GE76 Raider con i9-12900HK. In particolare, dopo il doveroso focus sul processore top di gamma Intel Alder Lake e sulla nuova GPU NVIDIA nei contesti più canonici, cerchiamo di saggiarne le reali potenzialità nel gaming anche al di fuori dei limiti imposti dal monitor integrato.

Scheda tecnica

La macchina di prova rimane la stessa, quindi l'ottimo notebook MSI GE76 Raider, a tutti gli effetti un desktop replacement di fascia altissima.

Si tratta di un notebook davvero pronto a tutto, estremamente bilanciato e con buoni margini di configurazione. In questa sede abbiamo avuto l'occasione di mettere le mani su un device con schermo IPS da 17,3 pollici con risoluzione FullHD e Refresh Rate fino a 360 Hz.
Sotto la scocca prende posto il nuovo Intel Core i9-12900HK della sottofamiglia Alder Lake-H a 45W, insieme alla RTX 3080 Ti in versione da 175W. Sempre a bordo, un kit da 32GB di RAM DDR5-4800 e ben due SSD NVMe PCIe Gen4 dalle ottime prestazioni in lettura e scrittura sequenziale. Completo il reparto connettività, con tecnologia Ethernet Intel Killer, Wifi 6E e Bluetooth 5.2.

All'i9-12900HK da 14 Core e 20 Thread con processo produttivo Intel 7 a 10 nanometri si affianca la migliore GPU NVIDIA GeForce RTX Serie 30 in commercio, con i suoi 7424 Core CUDA fino a 1590 MHz, RT-Core di seconda generazione e Tensor Core di terza, compatibilità completa con tutte le tecnologie NVIDIA, incluso l'encoder NVENC, 16GB di memoria GDDR6 su bus a 256-bit e supporto a risoluzioni estreme.

Il rinnovato MSI Center da la possibilità di spingere al massimo la macchina puntando sulla dissipazione migliore possibile con dispositivo collegato all'alimentazione. In questo modo, al netto di una rumorosità più invadente, è possibile mantenere la temperatura della GPU salda intorno ai 60 °C anche sotto stress e con picchi fino a 173W.

Prova sul campo

Come di consueto, partiamo dai benchmark sintetici, ovvero da 3DMark Time Spy e dai suoi 13008 punti ottenuti specificatamente nel GPU Score, con un totale complessivo della macchina di 12973 punti, nettamente al di sopra di quanto registrato, ad esempio, nella recensione del Lenovo Legion 7 con Ryzen 9 5900HX e grafica RTX 3080, con tutte le riserve del caso dovute alla sensibile differenza di prezzo tra i due laptop.

Le prestazioni della scheda sono eccellenti anche per quel che riguarda il gaming a risoluzione nativa del display integrato, quindi a 1080p; tuttavia, siamo di fronte a un chip grafico che si propone come massimo esponente della serie, quindi è doveroso saggiarne le potenzialità anche a risoluzioni superiori, come sempre a dettaglio grafico impostato sulla massima qualità possibile.

A partire da titoli dotati di strumenti di benchmark integrati, risulta evidente come la RTX 3080 Ti Mobility riesca a mantenere, e superare talvolta anche di un ampio margine, il target dei 60 FPS a risoluzione 1440p. I titoli più impegnativi da questo punto di vista risultano Metro Exodus nella sua bellissima Enhanced Edition e il solito Cyberpunk 2077, ma ci arriveremo in seguito.

Eccellente la prova su Forza Horizon 5, dove a preset Estremo ai 109 FPS del test in FullHD si affiancano ben 96 FPS a 1440p. A svettare, in questo caso in particolare, è la prestazione offerta dal Raider in 4K, dove si riesce a mantenere una media stabile di 75 fotogrammi al secondo. Allo stesso modo, anche Marvel's Guardians of the Galaxy dimostra di essere facilmente gestibile sia in QHD che in 4K; tuttavia, attivando il Ray Tracing, alla risoluzione massima l'output scende a 36 frame, che diventano 58 stabili con DLSS attivo e puntato su Quality.

Un risultato ottimo, che dimostra ancora una volta la bontà dell'upsampling creato da NVIDIA per i suoi chip RTX. Diverso il trattamento ricevuto da Far Cry 6, dove purtroppo non è possibile avvalersi di tale tecnologia. L'ultima fatica di Ubisoft supporta il Ray Tracing per ombre e riflessi e queste opzioni non interferiscono più di tanto nell'esperienza complessiva in FullHD e QHD.
In assenza di uno strumento dedicato che ci potesse garantire una reale standardizzazione, su Cyberpunk 2077 è stato studiato un percorso specifico che abbiamo cercato di riprodurre in maniera quanto più fedele possibile in ogni run. Benché possano offrirci una buona indicazione di massima, quindi, questi punteggi sono da prendere con la dovuta cautela.

I test effettuati sono stati come al solito tre, a tre diverse risoluzioni, a preset massimo, massimo con Ray Tracing e lo stesso con DLSS su Quality. La build del gioco utilizzata è la più recente, aggiornata alla versione 1.31 e in attesa dell'arrivo della vociferata mastodontica patch 1.5. In questo contesto, abbiamo ottenuto rispettivamente 75, 50 e 67 FPS in FullHD, segno evidente della forte impronta del titolo anche su hardware al top della categoria.
Salendo di risoluzione, purtroppo, il 4K è ai limiti del gestibile con DLSS attivo e il QHD fatica a mantenere i 60 con le stesse impostazioni. Tuttavia, vale la pena ricordare che avendo provato il titolo al preset migliore possibile, qualche piccolissimo compromesso per poter giocare a 2160p può risultare accettabile.

Considerazioni finali

Come abbiamo già anticipato, puntando su prestazioni estreme nella nuova suite MSI Center, si imposta in automatico la massima velocità delle ventole. In questa modalità, pur riuscendo a mantenere stabili le temperature entro limiti notevolmente contenuti, potrebbe non risultare congeniale a tutti la presenza sonora del dispositivo, mentre spostando il preset di sistema sulla nuova modalità "AI" è possibile far gestire alla macchina le prestazioni sulla base dello scenario d'utilizzo e delle esigenze termiche, livellando in qualche modo anche le emissioni acustiche entro limiti decisamente più accettabili e a volte entro i limiti dell'inudibile.

Questo risultato richiede un sacrificio in termini di una manciata di FPS in alcuni titoli, ma vale la pena sottolineare che l'impatto non è evidente su tutti i giochi provati sfruttando questa impostazione, perciò ci sentiamo di promuovere non solo la scheda ma anche le ottimizzazioni operate da MSI in questo contesto.