Netflix: da Disney agli aumenti di prezzo, il 2019 è un anno di cambiamenti

Qualcosa si muove ai piani alti di Netflix e non potrebbe essere altrimenti, visto che il 2019 è un anno fondamentale per il futuro dell'azienda.

Netflix: da Disney agli aumenti di prezzo, il 2019 è un anno di cambiamenti
Articolo a cura di

Come sarà Netflix tra un anno? Una domanda a cui è impossibile rispondere purtroppo, visti i cambiamenti a cui sta andando incontro il mercato dello streaming. Nei prossimi mesi arriveranno nuovi servizi, a cominciare dal recentemente annunciato Apple TV+, ma sarà Disney a caratterizzare la parte finale dell'anno con Disney+, un concorrente diretto per Netflix e la cui influenza si fa sentire già ora.
L'azienda di Reed Hastings è consapevole che dovrà cambiare per adattarsi al nuovo scenario, cambiamento che dovrà per forza di cose passare da un aumento degli investimenti, per produrre più film e serie TV originali, e da un incremento dei prezzi, per far crescere i profitti e accontentare così gli investitori. Per ora i rincari non toccano l'Italia, questo deve essere chiaro, ma un aumento del costo di abbonamento mensile, prima o poi, sembra probabile anche nel nostro paese.

Nuove sfide per Netflix

Netflix ha fatto registrare, nel corso dell'ultimo trimestre fiscale del 2018, profitti netti per 133.9 milioni di dollari, con entrate totali per 4.19 miliardi di dollari. Molto buono il dato sul numero di abbonati, aumentato negli ultimi mesi del 2018 di ben 8.8 milioni, portando il totale a quota 139 milioni di utilizzatori. Numeri positivi, tuttavia al di sotto delle aspettative, tanto che dopo il loro annuncio il titolo Netflix ha perso il 3% in borsa. I motivi sono diversi, primo fra tutti il prezzo dell'abbonamento, ritenuto da molti analisti troppo basso. L'annuncio dell'aumento di prezzi negli Stati Uniti, che ha portato il costo dell'abbonamento base da 8 a 9 dollari, salendo da 11 a 13 dollari per il pacchetto intermedio fino ai 16 dollari per quello più completo, ha scatenato non poco malcontento negli USA, ma questo si è tradotto in una fuga di massa degli abbonati?

Per ora non si hanno dati certi, è troppo presto per poter fare previsioni in merito, ma i primi riscontri non mostrano fughe dal servizio. Sembra proprio che Netflix possa permettersi un aumento dei prezzi senza troppe conseguenze, almeno negli Stati Uniti, dove il catalogo è ben più ricco di quello italiano. Non è da escludere, anzi è molto probabile, che gli aumenti arriveranno anche in altri paesi e in Italia, facendo così crescere i profitti, per la gioia degli investitori, e le possibilità di creare contenuti originali migliori e in maggiore quantità.
Proprio i contenuti sono il secondo tassello per comprendere le contromosse all'arrivo di Disney+. Per ora Apple TV+ non sembra essere un concorrente in grado di spostare gli equilibri, il progetto vede al suo interno nomi importanti come Steven Spielberg ma Apple non ha svelato abbastanza dettagli per comprenderne le potenzialità.

Anche nel caso di Disney+ le informazioni sono scarse ma la casa di Topolino ha dalla sua un catalogo sterminato di film da proporre ai futuri abbonati, tra cui i maggiori campioni di incasso degli ultimi anni, una miniera d'ora chiamata Marvel. A fine marzo tutto il catalogo di film Marvel disponibile su Netflix è stato rimosso, ad eccezione di Guardiani della galassia Vol. 2, un segno di un cambiamento che Netflix è pronta a controbattere.

Come? Investendo sempre di più in contenuti originali. Nel 2018 la spesa per la loro creazione ammontava a 8 miliardi di dollari, nel 2019 dovrebbe salire a 13 miliardi, si tratta solo di stime ma l'aumento dovrebbe essere consistente. La sola crescita del numero di abbonati non basta a finanziare le spese necessarie alla realizzazione di film e serie TV, ecco perché l'aumento dei prezzi è fondamentale per supportare questa strategia.
Cosa accadrà quando toccherà all'Italia pagare un abbonamento più alto? Difficile dirlo, per ora il nostro paese è stato solo marginalmente toccato dai cambiamenti che vedranno protagonista Netflix nel corso del 2019. La cancellazione del mese di prova gratuito potrebbe essere solo il primo tassello della nuova strategia di Netflix per l'Italia, una strategia che porterà più contenuti originali e, speriamo, maggiore qualità nelle produzioni.