NVIDIA Drive PX2: le IA guideranno l'auto del futuro

NVIDIA torna alla carica nel settore automobilistico con il Drive PX 2, un sistema capace di guidare in autonomia un veicolo, sfruttando le più recenti innovazioni nel campo dell'intelligenza artificiale.

NVIDIA Drive PX2: le IA guideranno l'auto del futuro
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Come tutte le aziende tecnologiche più all'avanguardia, NVIDIA ha capito da tempo che per incrementare il proprio fatturato è necessario diversificare l'offerta. Non solo GPU e super-computer, ma anche servizi e prodotti mobile, che stanno creando un ecosistema basato sul know-how dell'azienda californiana, al cui centro rimangono quasi sempre le GPU, capaci oggi svolgere compiti impossibili fino a pochi anni fa. Vista la potenza di calcolo disponibile nelle soluzioni NVIDIA, trovare nuovi campi di utilizzo è praticamente un obbligo, ecco perché da diversi anni prosegue lo sviluppo delle tecnologie legate all'automotive. Lo scorso anno, al CES 2015, il CEO Jen-Hsun Huang aveva mostrato il Drive PX, un vero e proprio computer deputato alla gestione delle moderne autovetture, in grado di rilevare ostacoli e di fornire preziose informazioni durante la guida. Questa volta, con il Drive PX 2, NVIDIA ha deciso di puntare ancora più in alto, realizzando una piattaforma in grado di guidare lo sviluppo dei veicoli senza pilota. Non si tratta di un annuncio fatto solo per stupire, tant'è che i nomi dei partner di questa tecnologia sono importanti: Audi, Daimler, BMW, Ford e Volvo. Proprio Volvo ha già in cantiere una versione speciale del SUV XC90, dotato di modalità di guida manuale e autonoma.

Più di un semplice computer

La guida autonoma necessita di un'elevata potenza di calcolo, indispensabile per la gestione dei tanti sensori che rilevano l'ambiente esterno e per l'elaborazione dei dati. Se alcuni concorrenti hanno pensato di rivolgersi al cloud per cercare di ripartire meglio l'enorme mole di lavoro, NVIDIA ha deciso invece di puntare su una soluzione autonoma, in grado di processare da sola tutto il carico di lavoro necessario. Le specifiche tecniche diffuse del Drive PX 2 non sono molto approfondite, e anche la complessità dell'hardware non aiuta a comprendere appieno le tecnologie impiegate: le certezze riguardano la presenza di due SoC Tegra di nuova generazione e due GPU Pascal, capaci di sprigionare una potenza di 8 TFLOPS. Potenza che viene sfruttata per far comprendere alla vettura l'ambiente circostante. Il termine "comprensione" non è usato a caso, infatti Drive PX 2 punta forte sull'intelligenza artificiale, come affermato da Jen-Hsun Huang, CEO di NVIDIA, durante la conferenza di presentazione: "La moderna intelligenza artificiale e le GPU ci permettono finalmente di affrontare le difficili sfide delle automobili a guida autonoma. Le GPU NVIDIA, infatti, hanno un ruolo centrale nei progressi del deep learning e del supercomputing, che stiamo sfruttando per creare il cervello dei veicoli autonomi del futuro, che saranno continuamente in allerta e raggiungeranno livelli sovrumani di consapevolezza delle situazioni."

Parole che colpiscono, visto che siamo di fronte a una tecnologia che avrà un ruolo attivo e autonomo nel definire l'esperienza di guida futura. Anche il SoC Tegra è stato rivisto e perfezionato, e all'interno del Drive PX 2 trovano spazio ben 12 Core, otto A57 e quattro Core Denver a 64 bit. Per cercare di spiegare la forza bruta in gioco, il comunicato NVIDIA parla di una capacità computazionale superiore a quella di 150 MacBook Pro, un dato piuttosto fantasioso ma che descrive bene il livello raggiunto dalla tecnologia in questo settore. Vista l'elevata capacità di elaborazione, le temperature raggiunte nei momenti di picco sono elevate, ecco perchè nel box che racchiude l'hardware è installato un sistema di raffreddamento a liquido.

Drive PX 2 è in grado di gestire ed elaborare input provenienti da sensori di ogni tipo, come ad esempio videocamere (fino a 12), laser per determinare la distanza di un oggetto, radar e sensori a ultrasuoni, combinando il tutto per avere la massima consapevolezza dell'ambiente circostante. Consapevolezza che non è fine a sé stessa e dettata da un semplice rapporto input-azione predeterminata, ma da un vero processo di apprendimento della macchina, che riesce a migliorarsi e a imparare nel corso del tempo, in maniera del tutto autonoma. Qui entrano in gioco le competenze dell'azienda di Santa Clara nel campo del deep learning e delle reti neurali, che stanno alla base del progetto. Il punto è che le variabili che si possono incontrare sulla strada sono troppe per poter predeterminare le azioni da compiere, ecco perché i progressi nell'intelligenza artificiale sono fondamentali per lo sviluppo delle auto senza pilota. Questo per quanto riguarda il futuro, ma già oggi un sistema simile può essere utilizzato per aiutare il guidatore a gestire al meglio tutti i pericoli e le problematiche che si incontrano al volante del proprio veicolo. Ecco perché le case automobilistiche tradizionali seguono con attenzione la tecnologia messa a disposizione da NVIDIA, che fornisce un pacchetto completo hardware-software che, una volta sviluppato a dovere, sarà già pronto all'uso. Drive PX 2 sarà disponibile per i partner a partire dal secondo trimestre del 2016, non dovremo dunque attendere troppi anni prima che i primi modelli arrivino sulle strade. All'inizio non saranno del tutto autonomi e forniranno "semplicemente" assistenza alla guida, ma col passare del tempo le intenzioni della casa di Santa Clara sono chiare: creare una piattaforma universale per guidare lo sviluppo delle auto senza pilota.

Tra le aziende più avanti nell'implementazione della tecnologia NVIDIA troviamo Volvo, che ha già in programma i primi test su strada, grazie a 100 SUV XC90 opportunamente modificati. Il progetto "Drive me" nasce con un solo scopo, molto chiaro nella parole di Marcus Rothoff, direttore dei progetti legati alla guida autonoma di Volvo: "Entro il 2020, nessuno dovrà più perdere la vita o rimanere ferito gravemente all'interno di una Volvo". Un obbiettivo ambizioso, che richiederà una sfida ingegneristica davvero elevata, ma meno complicata grazie alle tecnologie NVIDIA, scelte per equipaggiare i cento veicoli che saranno oggetto di studio. In una prima fase, i SUV percorreranno in modo totalmente autonomo le strade intorno a Gothenburg, città che ospita la sede di Volvo, per poi ampliare il proprio raggio d'azione, in modalità semi-assistita, al resto del paese.

NVIDIA Drive PX2 NVIDIA anche quest'anno ha stupito tutti, portando al CES non una nuova GPU, ma una soluzione completa per le auto senza pilota del futuro. Mentre Google prosegue a piccoli passi nello sviluppo delle sue vetture, la casa di Santa Clara sembra aver trovato la chiave giusta per attirare l'interesse dei grandi marchi dell'automobilismo mondiale, con un dispositivo, il Drive PX 2, praticamente pronto all'uso, in cui sono state inserite tutte le conoscenze di NVIDIA nel campo del deep learning e dell'intelligenza artificiale. Questo settore potrebbe rivelarsi una vera e propria gallina dalle uova d'oro, visto che Audi, Daimler, BMW, Ford e Volvo potrebbero utilizzare il Drive PX 2 come piattaforma comune, definendo di fatto uno standard che porterebbe miliardi nelle casse di NVIDIA.

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