NVIDIA: il futuro di personaggi e ambienti virtuali potenziati dall'IA

NVIDIA ha presentato nuove soluzioni IA per animazioni e rendering più realistici: ecco Omniverse e l'adversarial reinforcement learning.

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Il progresso è fatto di piccoli passi da gigante e in questo NVIDIA ha fatto scuola con le sue tecnologie. Nell'industria videoludica e non solo, il team verde ha dato più volte dimostrazione della sua enorme capacità di innovare e innovarsi. L'ultima testimonianza è rappresentata dalle novità presentate nel contesto del keynote GTC tenutosi tra il 21 e il 24 marzo 2022, nel quale il gigante di Santa Clara ha rivelato due notevoli checkpoint, tra cui il lancio di NVIDIA Omniverse, verso un unico obiettivo: giungere ai risultati più naturali e realistici nella creazione di ambienti e personaggi virtuali.

Come l'IA rivoluzionerà l'animazione

Tra le due novità, la prima riguarda l'animazione dei personaggi virtuali potenziata dall'intelligenza artificiale. Ancora oggi siamo abituati a videogiochi, cortometraggi e film animati dove i protagonisti vengono animati "alla vecchia maniera", adottando soluzioni di ultima generazione ma pur sempre con flussi di lavoro lunghi ed estenuanti per ottenere risultati non sempre garantiti.

A ovviare ai problemi dell'animazione tradizionale, caratterizzata da movimenti e comportamenti rigidi e poco naturali, ci pensa il nuovo sistema di apprendimento per rinforzo, altresì detto reinforced learning: questo metodo, nel campo dell'apprendimento automatico, consente agli algoritmi di prendere decisioni in maniera indipendente, optando per soluzioni intelligenti a problemi complessi come, in questo caso specifico, il movimento di un personaggio virtuale.
NVIDIA ha offerto alla sua IA una quantità enorme di dati relativi al movimento di persone reali - atti semplici come la deambulazione, la corsa o movimenti bruschi di braccia e gambe - in modo tale da fornire al supercomputer una mole sufficiente di informazioni per apprendere automaticamente come imitare tali atti nella maniera più naturale possibile.

Grazie a questo training, si potranno completare gesti complessi come un cambio di direzione improvviso, o simulare l'impatto con un oggetto statico.
Questa tecnologia mira, quindi, alla realizzazione di personaggi virtuali che possano reagire immediatamente agli ordini impartiti da un essere umano, qualsiasi essi siano, nel movimento in un ambiente virtuale, mantenendo un grado di autenticità elevato in qualsiasi istanza.

Verso ambienti più realistici, il futuro della simulazione

La seconda e più intrigante novità è relativa alla piattaforma NVIDIA Omniverse: per chi non la conoscesse, si tratta di un ecosistema che unisce servizi differenti come Unreal Engine e Adobe Sustance 3D con l'intento di garantire a creator e designer la possibilità di realizzare ambienti virtuali 3D capaci di simulare variazioni complesse in tempo reale. Annunciata nel 2020, in queste settimane ha ricevuto importanti aggiornamenti che ne rivoluzioneranno l'utilizzo.

Ana de Armas "Made in Omniverse"

Questo ristorante non è reale

La società, infatti, ha annunciato l'espansione dell'ecosistema introducendo nuove Omniverse Connections ora disponibili in versione beta: Unreal Engine 5 Omniverse Connector e Adobe Substance 3D Material Extension, con Adobe Substance 3D Painter Omniverse Connector in arrivo a breve.

Per quanto riguarda il rendering, NVIDIA ha confermato che gli artisti ora potranno utilizzare Pixar HDStorm, Chaos V-Ray, Maxon Redshift e OTOY Octane Hydra in tutte le app Omniverse, con Blender Cycles in arrivo.

Presto, gli artisti potranno passare dall'Omniverse RTX Renderer al loro renderer preferito, dando loro la massima libertà nella creazione di ambienti.
Tutto ciò potrebbe apparire come un insieme di parole dedicate esclusivamente ai tecnici, ma ciò si converte rapidamente in un insieme di importanti e potenzialmente rivoluzionarie novità per il futuro di videogiochi e non solo. La carrellata di clip mostrate da NVIDIA è solamente un accenno al futuro del design di ambienti virtuali che popoleranno i nostri titoli preferiti: la tech demo di NVIDIA Omniverse ci mostra strumenti come OmniSurface e OmniPBR per i materiali, capaci di creare spighe di grano e petali di fiori con un realismo sorprendente.

O ancora, possiamo ammirare la simulazione di un tornado, di particelle in movimento, la fisica di fuoco e altri materiali. Ancora più intrigante, forse, è la dimostrazione dell'utilizzo di NVIDIA Omniverse da parte di colossi della tecnologia: i casi di BMW Group nel settore automotive e di Amazon Robotics nella logistica evidenziano l'utilità della piattaforma per la visualizzazione di ambienti che potrebbero prendere vita in futuro.

Infine, scenari come DRIVE Sim per lo sviluppo di veicoli autonomi, la ricostruzione di un ristorante giapponese e di un soggetto animato con Omniverse chiariscono quanto questa tecnologia possa essere rivoluzionaria in molteplici ambiti, senza dimenticare lavori incredibili che erano già possibili prima dei nuovi aggiornamenti, come la proiezione di Ana de Armas realizzata dall'artista digitale Xie Boli.
È chiaro, quindi, quale sia la volontà di NVIDIA, ovvero quello di continuare a innovare l'industria con i suoi strumenti potenziati da intelligenza artificiale, capaci di descrivere la realtà del futuro fino a renderla parte del nostro presente.