OnePlus 6T: cosa cambia dal vecchio modello? Vale la pena fare l'upgrade?

OnePlus 6T è stato finalmente annunciato in via ufficiale: scopriamo quali sono le differenze rispetto al precedente modello.

OnePlus 6T: cosa cambia dal vecchio modello? Vale la pena fare l'upgrade?
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Come oramai consuetudine, OnePlus ha annunciato la variante T del suo flagship killer. Quest'ultima è sempre stata una sorta di "modello di passaggio", in vista della prossima "major release", che in questo caso dovrebbe essere OnePlus 7. Tuttavia, come era già avvenuto anche con OnePlus 5 e OnePlus 5T, e forse in modo un po' più marcato, le novità rispetto a OnePlus 6 non mancano, pur senza stravolgimenti nelle caratteristiche. Andiamo, dunque, a vedere cosa cambia dal precedente modello e se vale la pena effettuare l'aggiornamento.

Caratteristiche tecniche e differenze

La differenza tra il nuovo e il vecchio modello si nota sin da subito, grazie al notch "a goccia" del display. Il pannello è un Optic AMOLED da 6,41 pollici con protezione Gorilla Glass 6, risoluzione Full HD+ (2340 x 1080 pixel), aspect ratio 19,5:9 e screen-to-body ratio dell'86% circa. Un bel passo in avanti sia per quanto riguarda le dimensioni che per l'effetto "all-screen" a livello di design. La risoluzione non incrementa di molto, ma si tratta comunque di un gradito miglioramento. Una seconda differenza importante è la presenza del sensore di impronte digitali posto sotto al display, anche se ovviamente non manca il riconoscimento facciale, che implementa un sofisticato sistema di deep learning e impiega 340 millisecondi per sbloccare lo smartphone, secondo i dati di OnePlus. Questo tuttavia non utilizza un vero sistema di riconoscimento tridimensionale, motivo per cui la sua sicurezza andrà verificata meglio nella pratica.

Poche le altre differenze a livello hardware. Presente l'immancabile processore octa-core Qualcomm Snapdragon 845 operante alla frequenza massima di 2,8 GHz (4 x 2.8 GHz Kryo 385 + 4 x 1.8 GHz Kryo 385), affiancato da una GPU Adreno 630, 6/8GB di RAM LPDDR4X e da 128/256GB di memoria interna UFS 2.1 non espandibile. Insomma, la novità in questo ambito consiste unicamente nell'arrivo della variante da 256GB di ROM e dell'aumento della memoria minima, che ora è da 128GB e non più da 64GB. Scompare il jack audio da 3,5mm, in favore delle nuove cuffie auricolari Bullets V2, che usufruiscono della porta USB Type-C. Queste saranno venduti prossimamente tramite il sito ufficiale dell'azienda a un prezzo di 19,95 euro. Un importante cambiamento è avvenuto lato batteria, visto che ora OnePlus 6T ne ha una da 3700 mAh con supporto alla ricarica veloce Dash Charge. Un passo in avanti di 400 mAh che di certo aumenterà la già buona autonomia del precedente modello.

Il comparto fotografico è formato da una dual camera Sony IMX 519 da 16MP (f/1.7) + Sony IMX 376K 20MP (f/1.7) in grado di scattare foto fino alla risoluzione 4616 x 3464 pixel e video fino a 4K/60fps (slow motion migliorato a 480 fps). Non mancano anche la stabilizzazione ottica/digitale, l'HDR e il flash Dual LED. La fotocamera frontale Sony IMX 371 è da 16MP (f/1.7) ed è in grado di registrare video fino alla risoluzione Full HD/30 fps. A livello software, ci sono delle aggiunte come la modalità NightScape, per foto con scarsa luminosità, e quella Studio Lightning, in grado di riconoscere i volti e regolare l'illuminazione delle immagini catturate dalla fotocamera anteriore. Il sistema operativo è Android 9 Pie.
Interessante la tecnologia Smart Boost, che stando a OnePlus migliora del 20% la velocità di avvio delle app, attraverso la memorizzazione dei dati delle app utilizzate di frequente nella RAM. Non cambia nulla in campo di connettività, dove troviamo supporto a Bluetooth 5.0, 4G LTE, NFC, Dual NanoSIM e Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ac.
Parlando di disponibilità e prezzi, OnePlus 6T sarà disponibile a partire dal prossimo 6 novembre sia online che nei negozi fisici della nota catena Mediaworld. Nel caso foste interessati, sono già partiti i preordini su Amazon.it. Il costo è fissato a 559 euro per la variante Mirror Black da 6 gigabyte di RAM e 128 gigabyte, mentre quella Mirror/Midnight Black da 8 gigabyte di RAM e 128 gigabyte di RAM può essere portata a casa a 589 euro. Infine, la variante più costosa con 8 gigabyte di RAM e 256 gigabyte di archiviazione richiede un esborso di 639 euro.

Vale la pena, quindi, effettuare l'upgrade? Se disponete già di un OnePlus 6 allora il sensore di impronte digitali in-display, lo schermo migliorato con notch "a goccia", qualche novità software e un po' di batteria e memoria interna in più non sono grandi stimoli all'aggiornamento, vista anche la mancanza del jack audio per le cuffie.
Se, invece, venite da OnePlus 5/5T, potrebbe essere giunta l'ora di passare al nuovo modello, visti il nuovo design frontale e lo scarto prestazionale. Sicuramente, in un mercato oramai trainato da smartphone dal costo superiore ai 1000 euro, un dispositivo di questo tipo venduto alla metà del prezzo potrebbe fare gola a molti. Nelle prossime settimane testeremo a fondo il terminale, restate quindi sintonizzati sulle pagine di Everyeye.it.