OnePlus Snowbot Battle: come sparare palle di neve in Finlandia dall'Italia

Dopo diversi problemi tecnici, la Snowbot Battle di OnePlus è andata in scena nel weekend per i primi utenti. Vi raccontiamo la nostra esperienza.

OnePlus Snowbot Battle: come sparare palle di neve in Finlandia dall'Italia
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OnePlus è un'azienda che ha sempre voluto puntare all'innovazione, ben consapevole che quest'ultima può portare dei rischi non di poco conto. Tuttavia, il gioco può valere la candela, dato che solamente chi ha pazienza riesce a spuntarla nel lungo periodo. In questi giorni di "clausura" forzata abbiamo provato la Snowbot Battle, iniziativa molto particolare organizzata da OnePlus.
Stiamo parlando di una battaglia tra robot sparapalle di neve, collocati fisicamente a Ruka (Finlandia), ma controllabili in tempo reale da tutto il mondo tramite una semplice connessione a Internet. L'obiettivo dell'iniziativa era quello di testare le potenzialità del 5G, dato che i robot venivano gestiti da smartphone OnePlus dotati di questa connettività. Un test che risultava ambizioso già sulla carta, ma è proprio questo il motivo che ci ha spinto a partecipare. Vediamo insieme com'è andata, tra luci e ombre.

La Snowbot Battle di OnePlus, un'idea intrigante

Tutto è iniziato il 1 marzo 2020, quando OnePlus ha deciso di svelare sui suoi canali social la volontà di effettuare un annuncio misterioso. Le immagini erano molto vaghe e praticamente nessuno era riuscito a capire a cosa si riferissero. L'azienda cinese è quindi intervenuta in nostro "soccorso", diramando un comunicato stampa che ci invitava alla Snowbot Battle, un evento in cui gli utenti di tutto il mondo si potevano sfidare in una battaglia di robot sparapalle di neve, gestiti tramite tecnologia 5G, connettività in grado di portare enormi benefici per quanto riguarda la latenza (quindi sulla carta è possibile controllare senza troppo input lag i robot).

Le partite si svolgevano due contro due, due robot rossi (team Avalanche) contro due robot blu (team Frostbite), e in mezzo al campo di battaglia erano presenti degli ostacoli (ad esempio, dei simpatici pupazzi di neve). La velocità massima a cui potevano essere sparate le palle di neve era di 120 km/h. L'azienda aveva pure pubblicato delle guide per imparare a giocare e dei video dietro le quinte (a quanto pare è stata coinvolta fisicamente anche la community).

Se vi state chiedendo il motivo per cui OnePlus aveva deciso di organizzare un evento simile, la risposta arriva dal comunicato stampa iniziale: "Quando si controllano i robot in tempo reale attraverso il 5G, la telecamera del dispositivo OnePlus 5G funziona esattamente come gli occhi del robot, permettendo all'utente di vedere il bersaglio e di mirare con una precisione di 1 mm". Insomma, stiamo parlando di un'interessante test legato al 5G.

Si poteva partecipare semplicemente tramite il proprio account OnePlus: bastava collegarsi via browser al sito realizzato per l'occasione e attendere il proprio turno in coda. Ognuno aveva teoricamente diritto a una sola partita, in modo da lasciar giocare anche gli altri.
Qui sono iniziati i primi problemi: l'avvio della Snowbot Battle era inizialmente previsto per il 10 marzo 2020 alle ore 13:00 e le partite sarebbero dovute andare avanti 24 ore su 24 fino al 12 marzo. Questo in live steaming, in modo da consentire a tutti di godersi l'evento. Peccato che, nel "momento clou", siano iniziati dei continui rinvii, prima di qualche ora e poi di diversi giorni.

Alla fine, si è arrivati al weekend. Sabato 14 marzo 2020 sarebbe dovuto essere il grande giorno, ma quando nemmeno l'evento delle 22:00 è partito, molti utenti hanno deciso di mollare la presa. I motivi che hanno causato tutti questi rinvii non sono mai stati comunicati troppo direttamente da OnePlus, ma tra un canale social e l'altro siamo riusciti a intuire che si sia trattato di un misto di condizioni meteo (la Finlandia non è esattamente il luogo più "ospitale" del mondo) e problemi tecnici (a quanto pare, l'infrastruttura realizzata per la live streaming non ha funzionato a dovere, ma anche quella dei robot ha avuto parecchi grattacapi).

Per farvi degli esempi concreti, c'erano persone che segnalavano di essere rimaste in coda per ore e di non essere mai riuscite a entrare, mentre ad altre tutto si era bloccato poco prima dell'inizio del loro turno. In ogni caso, in linea generale, tra tutti coloro che erano presenti sul forum ufficiale europeo, al 14 marzo 2020 nessuno era ancora riuscito a giocare.
L'azienda aveva persino dovuto pubblicare un breve video registrato tramite uno smartphone OnePlus per mostrare da vicino il campo da gioco (i robot sono molto più piccoli di come appaiono in foto) e far vedere che qualcuno alla fine era riuscito a fare qualche "partita".

Siamo arrivati a domenica 15 marzo 2020 ormai convinti che non saremmo mai riusciti a controllare il nostro robot dall'Italia. Tuttavia, non ci siamo persi d'animo e abbiamo deciso di provare di nuovo. Ebbene, con nostro grande stupore, dopo ore e ore di coda (sì, a quel punto era diventata una questione di principio), siamo finalmente riusciti a entrare in partita. Inizialmente pensavamo che non avrebbe funzionato nulla, dato che al centro dello schermo era comparsa l'icona di caricamento del video. Tuttavia, saltato il "warm up" per via di questo problema, il gioco si è caricato.

Lì abbiamo riscontrato tutti i limiti del caso: come potete vedere dal video presente qui sopra, dire che la Snowbot Battle andava a scatti è un eufemismo. Tuttavia, grazie a un enorme colpo di fortuna, chi vi scrive è riuscito a mirare correttamente l'avversario, probabilmente fermo per problemi come quelli segnalati da questo utente, e vincere per 51 a 0. Durante la partita, abbiamo provato a spostarci verso l'altro robot che si trovava a destra, ma il lag e il tempo ristretto (1:30 minuti a partita) non ci hanno consentito nemmeno di mirarlo. Quel che conta è che abbiamo vinto, inaspettatamente, una partita con gli Snowbot.

Per una sorta di bug, il gioco ci ha poi rimesso in coda e siamo riusciti a entrare per una seconda volta in partita. In questo caso, come potete vedere dal video, tutto era iniziato nel migliore dei modi: i controlli e il video erano molto più fluidi e il robot rispondeva in relativamente poco tempo ai nostri comandi, nonostante ci fosse comunque un po' di input lag.

Sembrava l'occasione perfetta, anche l'avversario si stava muovendo: tuttavia, proprio quando abbiamo iniziato a spararci palle di neve, il nostro schermo è diventato nero e non siamo più riusciti a giocare. Da lì la coda non ha più funzionato e non abbiamo avuto modo di fare altre partite. Come accennato in precedenza, problemi simili sono stati riscontrati anche da molti altri giocatori presenti sul forum dedicato, quindi non è solamente un caso. Inoltre, al momento in cui scriviamo, la live streaming non è mai andata in onda.

Insomma, l'evento non è andato esattamente nel migliore dei modi e chissà se OnePlus riuscirà a far funzionare tutto come si deve (l'azienda cinese ha già prolungato l'iniziativa più volte, quindi non possiamo sapere se ci saranno altre sessioni, ma auguriamo a OnePlus di riuscire a risolvere tutto). In ogni caso, questa storia è stata interessante per diversi motivi. Innanzitutto, siamo riusciti, più o meno, a controllare dei robot in Finlandia direttamente dall'Italia e colpire un bersaglio. Senza il 5G probabilmente non saremmo mai riusciti a farlo.
In secondo luogo, quest'iniziativa ci ha consentito di dare un fugace sguardo a ciò che potrebbe accadere in futuro grazie al succitato nuovo standard di connettività. Immaginatevi, quando tutto funzionerà a dovere, di poter partecipare a tornei di Snowbot e molto altro semplicemente dal browser del vostro smartphone. In definitiva, OnePlus ha forse fatto il passo più lungo della gamba con questa prima Snowbot Battle, ma dobbiamo ammettere che, nonostante tutto, quel colpo andato a segno è stata un'esperienza piacevole. Non possiamo quindi che fare un grosso in bocca al lupo all'azienda cinese, che in futuro potrebbe diventare una dei pionieri in questo complesso campo. Il primo passo è stato fatto: noi c'eravamo.