Pagamenti elettronici: tutto ciò che serve sapere sul denaro del futuro

Tra contactless, Apple Pay, Google Pay e PayPal viviamo ormai in un'epoca dove il flusso di denaro passo costantemente attraverso la rete.

Pagamenti elettronici: tutto ciò che serve sapere sul denaro del futuro
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Quali che siano le scelte del Governo in materia di limite al contante e ai pagamenti con carta, quella che stiamo vivendo è senza dubbio l'epoca dei pagamenti elettronici.
Sempre meno prelievi al bancomat, sempre meno contanti in mano, nel portafogli e circolante, ma decisamente più pagamenti con carte, smartphone e tramite internet, che ormai pullula di servizi sicuri e ricchi di possibilità.
Nella vita di tutti i giorni i pagamenti elettronici sono diventati una prassi, un'opportunità per facilitare le nostre abitudini e per rendere gli scambi di denaro più veloci e sicuri. Sistemi ormai parte integrante della vita di tutti che meritano un certo approfondimento.

Senza contatto

La filosofia dei pagamenti elettronici fonda tutto il suo sistema su un contatto limitato tra chi paga e chi riceve il pagamento. Niente più scambio di soldi di mano in mano e, soprattutto, niente più scambio di carte di credito o bancomat. I tempi in cui chi pagava col bancomat non doveva andare sotto una certa soglia sono finiti, così come sembrano ormai un lontano ricordo quelli in cui bisognava inserire la propria scheda nel lettore e digitare il pin. I POS di quasi tutti gli esercenti sono ormai dotati di tecnologia contactless, un sistema basato su chip NFC o RFID che permette di appoggiare semplicemente la propria carta o il proprio smartphone sul lettore ed avviare automaticamente il pagamento.

Un sistema ormai perfettamente funzionante e sicuro. Le reticenze iniziali sono state ampiamente superate ed è ormai chiaro quanto sia sicuro: il sistema contactless protegge l'utente da frodi e con smartphone si è sempre più tutelati, grazie anche e soprattutto al fatto che per approvare una transazione è necessario inserire il proprio metodo di sblocco personale, che sia esso il PIN o l'impronta digitale. Non si può comprare per sbaglio e, soprattutto, non vengono mai trasmessi i dati della propria carta. Un sistema a prova di bomba che ha permesso ai pagamenti contactless di superare ampiamente gli 80 miliardi in tutto il Paese.

Libertà a tutti i costi

La spinta data dal post pandemia e dalle scelte del Governo Draghi e dell'Unione Europea lo scorso anno hanno cambiato radicalmente anche le abitudini dei più restii: il sistema Cashback ha dato un impulso fortissimo a questo tipo di pagamenti, così come la possibilità di viaggiare in metro a Milano con sistema contactless e in altre città. La Pandemia e la riduzione (o paura) dei contatti fisici ha fatto il resto, dando un'ulteriore scossa a questo metodo di pagamento, ora perfettamente integrato nella abitudini di molti di noi.

Questa integrazione è ormai talmente forte che anche le revisioni paventate dal nuovo Governo sui limiti ai pagamenti elettronici sono state ampiamente riviste e ridimensionate. Se il tetto al contante è stato alzato, è terminato con un nulla di fatto l'innalzamento del limite minimo di spesa per obbligare i commercianti ad accettare un pagamento elettronico.
La proposta iniziale era dai 60 euro in su, poi si era scesi a 30: ora, dopo il parere negativo dell'UE, ogni limite è stato tolto e i commercianti sono tenuti ad accettare il pagamento elettronico con qualsiasi tipo di somma. Una soluzione che certifica chiaramente quanto il contactless sia ormai indispensabile e rappresenti il presente delle nostre vite reali e digitali.

PayPal e e-commerce

Un forte impulso alla diffusione dei pagamenti elettronici lo ha dato certamente internet e il graduale e rapido sviluppo dell'e-commerce, diventato irrinunciabile soprattutto nel periodo della Pandemia, quando servizi come Amazon o Ebay sono diventati fondamentali anche per attività come la spesa a domicilio.
In una situazione come questa si sono moltiplicati i flussi di denaro elettronico e hanno acquisito maggiore popolarità quei servizi che da sempre permettono di gestirli nel miglior modo possibile. PayPal, che negli anni ha consolidato la sua forza e la sua leadership nel settore, è ad oggi la piattaforma più utilizzata per gestire i pagamenti elettronici online: il servizio permette a tutti di pagare, inviare e ricevere denaro in maniera sicura. Basta avere un conto bancario o una carta di credito per aprire gratuitamente un "conto" su Paypal.

Questo metterà al sicuro la propria carta o i propri dati da chiunque su internet, visto che il servizio fa da intermediario e garantisce la sicurezza dei dati personali. Pagare con Paypal vuol dire avere dalla propria un servizio che preleva i soldi dal conto nel momento esatto in cui lo decidiamo noi, mantenendo in cassaforte i nostri dati e permettendoci, all'occorrenza, di revocare la nostra scelta senza perdere nulla e con il massimo della velocità e della trasparenza. Nel mare magnum di internet, tra siti più o meno conosciuti che ci vendono qualsiasi cosa, PayPal è diventato un'assicurazione per sentirci più tranquilli e certi che le cose, anche se vanno male, possono essere sistemate in tempo. Il sistema è ora talmente diffuso che PayPal viene utilizzato non solo per l'e-commerce ma anche per gli scambi di denaro tra utenti.

Soldi a portata di smartphone

Il passo successivo, quello in cui il contante circolerà esclusivamente per via elettronica e non servirà quasi più nemmeno l'utilizzo delle carte di credito o dei bancomat, lo abbiamo già in parte davanti agli occhi, grazie a servizi come Apple Pay e Google Pay, ormai anch'essi entrati nell'uso comune di molti di noi.
L'intuizione di questi servizi, sfruttare il chip NFC dello smartphone per utilizzarlo come tramite per i pagamenti elettronici, si è rivelata un'idea quanto mai vincente e azzeccata, capace di semplificare ulteriormente il processo.

Il pagamento tramite smartphone o smartwatch è diventato sempre più diffuso e capillare, ormai compatibile con la maggior parte dei terminali POS nel nostro Paese e con possibilità sempre più concrete di pagare con questi sistemi anche sul web. Gli istituti bancari, intuito il successo, si sono subito adeguati al nuovo sistema e quasi tutte le loro carte sono ormai compatibili con le piattaforme di Google e Apple.

Sicurezza e velocità

Il funzionamento di Apple Pay e Google Pay è molto semplice e, soprattutto, simile: basta avere uno smartphone dotato di tecnologia NFC per registrare le proprie carte di credito, debito o prepagate compatibili (quelle di ultima generazione lo sono tutte) direttamente sul telefono.
In questo modo, il proprio dispositivo diventa una sorta di "portafoglio" elettronico in cui sono contenute tutte le nostre carte. Al momento del pagamento basta prendere in mano lo smartphone, utilizzare il proprio sistema di sicurezza per "sbloccare" la carta e avvicinare il dispositivo al terminale di pagamento per far sì che la transazione vada a buon fine. Anche qui la sicurezza è ai massimi livelli e questi sistemi di Apple e Google garantiscono totale privacy e tutela dei dati delle proprie carte di pagamento.

Tutto è legato ai sistemi di sicurezza del dispositivo, incluso il riconoscimento di impronte digitali, ormai presente in quasi tutti i nostri device.
I pagamenti con questa modalità sono apprezzati per la loro velocità e praticità, unendo il principio del contactless ad una maggior comodità di fondo, che ci permette di pagare con un oggetto praticamente sempre tra le nostre mani e senza dover aprire il portafogli per prendere la nostra carta.

Futuro... senza portafoglio

Praticità, velocità e comodità. Questi i tre mantra che stanno decretando la vittoria dei pagamenti elettronici su tutto il resto. Le big tech hanno fiutato l'affare e si sono gettate a capofitto sul settore, pronte ad "offrire" le loro tecnologie e le loro idee. Noi, dal canto nostro, ci siamo ormai convertiti quasi in toto al digitale, limitando l'utilizzo del contante allo stretto necessario, segno di un evidente apprezzamento per questi nuovi metodi, ormai sicuri e a prova di frode.

Stiamo andando dritti verso un mondo dove la circolazione di schede e denaro liquido sarà sempre più limitata o addirittura inutile: le nostre riserve passeranno insomma tutte sulla rete, come una moneta di scambio virtuale sempre più aleatoria e intangibile.
Un concetto difficile da mandar giù per gli "irriducibili del contante" ma con cui abbiamo già iniziato da tempo a fare i conti. Vedere i soldi come dei semplici numeri e non come un qualcosa da tenere saldamente tra le mani sotto forma di banconota o moneta è certamente strano per le generazioni più in là con gli anni, ma sarà normalità per i nostri figli e i nostri nipoti.