Speciale Ping

Svelato il social network made in Apple

Speciale Ping
INFORMAZIONI SCHEDA
Articolo a cura di

Durante lo scorso Apple Special Music Event del 1 Settembre gli occhi erano tutti puntati sulle nuove generazioni di iPod Nano, Touch e Shuffle.
Il lancio dei nuovi prodotti, però, è avvenuto in concomitanza con il rilascio della versione 10 di iTunes, storico software che accompagna da sempre i device progettati a Cupertino.
Un po’ in sordina la nuova release di iTunes porta con sé quella che da molti viene definito il vero e proprio ingresso nel mondo dei social network da parte di Apple: Ping.

La svolta social della musica

Una volta lanciato il nuovo iTunes basta effettuare il login allo store e procedere alla creazione di un profilo su Ping. A quel punto ci si può immergere liberamente in un social network completamente a sfondo musicale, basato su meccaniche ben conosciute tramite le quali è possibile cercare un artista o un altro utente e seguirlo, in modo da poter ottenere aggiornamenti su album, video, tour ma non solo: brani particolarmente apprezzati, dischi da tenere d’occhio e messaggi pubblicati in bacheca.
L’obiettivo di Apple è quello di avvicinare maggiormente gli utenti al mondo della musica, fondendo il social network con il proprio store musicale, leader nella vendita di album in digital delivery.

La prova su strada

Ping è un servizio molto giovane e si vede: i contenuti non sono moltissimi ma è semplice trovare ciò che si cerca grazie al motore di ricerca integrato, già sfruttato nello store.
Una volta individuata una band interessante è possibile seguirla, visualizzando ogni attività, dai post testuali alle segnalazioni di nuove canzoni particolarmente interessanti.
Il tutto è strutturato con una timeline che scandisce il passare del tempo, in modo da poter risalire anche agli eventi nel passato.
Se il profilo visualizzato è quello di un artista si può passare rapidamente alla pagina che mostra gli album disponibili per l’acquisto, cosa che dimostra il legame stretto tra lo store e l’ambiente social.
Lo stile grafico è omogeneo con quello di iTunes stesso e la navigazione avviene completamente all’interno del software, senza dover utilizzare alcun browser esterno.

L'inizio di un lungo cammino

Come tutti i social network poi diventati di culto la strada che si pone davanti a Ping è decisamente in salita: ovviamente il pubblico che utilizza iTunes è vastissimo ma non è detto che ogni utente deciderà di creare un profilo su Ping, andandone a sfruttare i punti di forza.
Per ora le previsioni sono ottime: Apple dichiara un milione di account attivati in due giorni, segno che c’è molto interesse intorno al progetto.
D’altro canto, però, i profili attivi degli artisti e delle band sono ancora un numero piuttosto ridotto, cosa che potrebbe scoraggiare la nuova utenza con gusti non particolarmente mainstream.
Ovviamente i contenuti sono destinati ad aumentare vertiginosamente col passare del tempo, quindi ciò che Ping è ora non è assolutamente rappresentativo di cosa potrebbe diventare, soprattutto se l’industria della musica inizierà a dare il suo contributo in maniera attiva.

Apple sta monitorando attentamente i primi passi di Ping e interviene in tempo reale per migliorare l’esperienza degli utenti: sono stati aggiunti da pochissimo tempo dei pulsanti per migliorare la navigazione, così come è stato aggiunto un filtro che va a colpire i primi account fake, creati per cercare di rubare la personalità di una persona fingendosi qualcun altro.
Ovviamente è difficile paragonare Ping a servizi che sono disponibili sul web da anni, da Pandora al celebre Last.fm, per arrivare al meno conosciuto Grooveshark, fruibile gratuitamente anche dall’Italia; ma il potenziale c’è e il collegamento così stretto allo store non farà altro che portare nuovi utenti verso l’uso di iTunes da un punto di vista commerciale, con buona pace degli altri operatori che vendono musica in download legale via Internet.

Ping Ping non è sicuramente partito col botto e ci sono ampi margini di miglioramento. Le basi però appaiono solide e gran parte dell’aumento della qualità del servizio dipende dall’utenza stessa, soprattutto per quanto riguarda gli artisti e le band. Solo il tempo potrà dire se Apple ha fatto di nuovo centro con questa operazione, che per ora appare come una piacevole aggiunta ad iTunes. In futuro, chissà...

Altri contenuti per Ping